[LUG] La cattedrale ed il bazaar
Edy Incoletti
edy.incoletti@logicsnc.com
Gio 22 Lug 2004 08:46:37 CEST
Antonio non ha frainteso.
Per il LD non ci vedo grossi problemi. Il talk (o la sponsorizzazione)
DEVE essere orientata all'OS e il LUG è presente in sala per controllare
e, nell'eventualità, far fare figuracce a chi non rispetta questa
semplice regola.
Discorso diverso è se il lug si fa promotore di una lista di aziende che
operano in ambito OS. Sinceramente se devo dire ad un'azienda "Rivolgiti
tranquillamente a xyz perché ti fornirà soluzioni OS" vorrei essere
sicuro che ciò avverrà e avverrà ache dopo la prima volta. I dubbi (miei
e del mio lug) sono proprio su come assicurarsi di ciò. Senza questa
assicurazione (chiamala certificazione se vuoi) un elenco ha poco
valore. Farla costa cara, ma se avesse valenza nazionale potrebbe anche
essere una fonte di introiti per i lug (mi sembra che dietro le
certificazioni ci sia un bel giro!!!).
Federico Di Gregorio ha scritto:
>mazza, quanto scrivete un 36h. piccola premessa e poi rispostone
>generico a tutti...
>
>On mer, 2004-07-21 at 11:58 +0200, robang wrote:
>[snip]
>
>
>> Ma probabilmente la discussione era orientata ANCHE alla definizione di
>>sponsor nazionali che ovviamente non sono gestibili dal singolo LUG.
>>Quindi rimane il problema di discutere come ILS scelga gli sponsor
>>nazionali perchè mi pare veramente fuori luogo che *a priori* ILS si
>>impicci di come noi LUGs ci scegliamo gli sponsor.
>>
>>
>
>ehm.. ma se siamo sulla lista "lug" a decidere come ILS debba scegliere
>i propri sponsor nazionali, non credi che sia giusto andare quantomeno
>in pari e dare delle regole *anche* per gli sponsor locali? se siamo noi
>a definire le regole è piuttosto difficile che " ILS si impicci di come
>noi LUGs ci scegliamo gli sponsor."
>
>sono pienamente d'accordo con i discorsi sulle difficoltà nel valutare
>se un'azienda "supporti" o meno il software libero. in effetti avevo
>usato un termine vago di proposito, proprio per cercare di non dare
>delle regole troppo strette. ma, ovviamente, se vogliamo eliminare alla
>radice ogni litigio futuro qualche regola va data. classificare e
>"certificare" le aziende mi sembra un lavoro immane per il quale mancano
>i mezzi. la mia proposta è di chiedere semplicemente alle aziende di
>mostrare un minimo di impegno, per esempio chiedendo alle aziende che
>non rilasciano o supportano direttamente, almeno di far puntare
>eventuali link "pubblicitari" non alla home page istituzionale ma ad una
>pagina "l'azienda XXX supporta linux". così se la piccola azienda di
>consulenza che ha appena iniziato a supportare linux ma è anche partner
>certificato m$ e ce l'ha scritto a caratteri cubitali in home page vuole
>sponsorizzare, può farlo, ma con una pagina ad hoc, che dice noi usiamo
>e consigliamo linux per questo e quello. è un minimo, ok, ma un minimo
>che aiuta a decidere.
>
>per il resto, evito 400 righe di citazioni, ma corro lungo i binari di
>agx e tannoiser.
>
>federico
>
>
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