[LUG] Logo 2006

[Stefano Canepa]

Il giorno mer, 30/11/2005 alle 10.52 +0100, Marco Bertorello ha scritto:
> In data Wed, 30 Nov 2005 10:27:31 +0100, Maurizio Lemmo - Tannoiser
> <tannoiser@linux.it> scrisse:
> 
> > * mercoledì 30 novembre 2005, alle 10:08, Marco Bertorello scrive:
> > > > Detto questo, mi permetto di farti notare, che se poi ils non lo
> > > > approva, il tuo logo rimane *TUO*.
> > > 
> > > Se ils non approva un logo scelto dalla comunità, il logo scelto da
> > > ils rimane *SUO*, semmai.
> > 
> > Amico, se tu non hai memoria storica, non posso farci nulla. La
> > manifestazione denominata "LinuxDay" e` un iniziativa di ILS, creata
> > da ILS, inventata da ILS. E connessa a doppio filo con ILS.
> > Fattene una ragione.
> 
> Ed andrebbe benissimo, se ILS si sforzasse di interpretare (o accettare)
> quello che viene proposto (o deciso) dalla comunità, invece che
> continuare con la linea dura "Il Linuxday è nostro, se non vi va bene
> fatevi il vostro".

Scusate tutti ma vorrei dire la mia su questo punto. Ribadisco che è il
mio punto di vista e nulla di più. 
Il Linux Day è un'iniziativa di ILS, perdonatemi ma non trovo parola
migliore per dirlo, cioé ILS in qualche maniera dice: il giorno X si fa
il Linux Day. Essendo l'idea del Linux Day quella di fare una
manifestazione *unitaria* sono state scritte le linee guida. Le linee
guida non sono uno strumento di tortura sono lo strumento per far si che
le manifestazioni locali abbiano un aspetto unitario. Sono state
emendate nel tempo e sicuramente sono migliorabili. Ogni LUG che
aderisce alla manifestazione indetta da ILS, registrandosi sull'apposito
sito, sottoscrive implicitamente le linee guida. È un po' come quando ci
si iscrive a un'associazione o a una palestra si sottoscrivono le regole
vicenti nell'associazione o nella palestra. I LUG aderenti quindi si
organizzano la manifestazione. In tutti i comunicati stampa, nelle linee
guida, in tutte le interviste, ogni volta che si parla di Linux Day si
ribadisce che sono i LUG a organizzare gli eventi locali. Sempre per
mantenere un'aspetto unitario la manifestazione ha un nome e un logo. Il
logo che conteneva il pinguino di ILS non piaceva ad alcuni LUG quindi
si è proposto di cambiarlo. Il logo non l'ho deciso io ma il comitato
organizzatore che, anche questa modifica introdotta quest'anno, non era
solo formato da soci di ILS. Come vedete nulla è immutabile e non c'è
nulla di nostro o vostro. Direi che tutto è nostro, di ILS e dei LUG.

> Se non ci fosse interesse a collaborare con ILS, non ci sbatteremmo a
> fare tutti 'sti discorsi. 

OK, continuamo sti discorsi ma manteniamo lo spirito di collaborazione
non facciamo muro contro muro perché secondo me non ci guadagna nessuno.

> > Cio` detto, se anche quest'anno, e piu` che gli altri anni, anche per
> > risonanza anche mediatica, il linuxday continua a essere un *successo*
> > crescente, dipende da questi cofattori:
> > 
> > - ci si attiva (tutti) *una volta all'anno* su quello che ci unisce
> > (che
> >   e` lo spirito primigeneo dell'iniziativa. Tu dov'eri nel 2000 quando
> >   io e Davide ne parlammo?) e non su quello che ci divide. Quello che
> >   ci divide, lo si puo` tranquillamente far valere tutti gli altri 364
> >   giorni dell'anno.
> 
> questo cosa centra? Non ci unisce certo un'associazione che impone
> regole, quanto la comunità che *tutti* i lug formano

Anche la GPL impone regole, ma questo è un'altro discorso. 
 
> > - il laborioso *fare* (e non lagnarsi in liste) di tutti i lug (il mio
> >   compreso), che a differenza di alcuni singoli personaggi, anziche`
> >   preoccuparsi di come deve essere la scatola, di che colore, ecc, si
> >   preoccupa di cosa ci va *dentro*.
> 
> Quegli alcuni singoli personaggi, _mentre_ si preoccupavano, non tanto
> della scatola quanto che questa non fosse imposta, si facevano _anche_
> il culetto tarallo per organizzare un evento, che come confermi anche
> tu, è stato un successo.
> 
> > - il fatto che un evento, anche bellissimo, fatto in 5 gatti, rimane
> >   autoreferenziale. Uno dei fattori di risultato, e` la massima
> >   adesione/aderenza dell'evento. Ovvero, "size matters".
> 
> Per questo consgilio di pensarci molto bene. Se l'andazzo continua così,
> non è difficile prevedere un proliferare di LinuxDay Apogrifi
> (quelli senza la "somma benedizione" di ILS). Questo discapito di chi?
> Dei LUG "separatisti"? ma non scherziamo...

Queste tue ultime però non mi sembrano molto coerenti con quanto scritto
all'inizio: scriviamo per collaborare con ILS.

Ciao
Stefano

-- 
Stefano Canepa aka sc: sc@linux.it  http://www.stefanocanepa.it
Three great virtues of a programmer: laziness, impatience and hubris.
Le tre grandi virtù di un programmatore: pigrizia, impazienza e
arroganza. (Larry Wall)
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