[LUG] Scarichiamoli! - atto secondo
Lo staff della Creative Commons Community
staff@creativecommons.it
Lun 14 Mar 2005 18:22:59 CET
Ci scusiamo per il precedente invio.
Cari utenti GNU-Linux,
l'incontro del primo Febbraio 2005 in Senato della Repubblica è stato un
momento importante per capire quali interessi possa mettere in luce la
campagna "Scarichiamoli!".
http://www.creativecommons.it/news/index.php?p=121
L'accesso pubblico al sapere e la libera fruizione delle opere dell'ingegno
rappresentano un minimo comune denominatore per movimenti tra loro diversi
(Open Access, Open Content, Open Source, Web Accessibility), che si occupano
di problemi diversi, ma che nel rispetto dei propri principi non possono fare
a meno di trovare una base condivisa: uno sviluppo "aperto" della Società
della Conoscenza.
Pertanto, la richiesta allo Stato ed agli organi di governo (Ministero per i
Beni e le Attività Culturali; Ministero dell'Istruzione, dell'Università e
della Ricerca; Ministero delle Comunicazioni; Ministro per l'Innovazione e le
Tecnologie; Centro Nazionale per Informatica nella Pubblica Amministrazione)
di un portale, di un (meta)motore di ricerca, di un client P2P e di altre
soluzioni finalizzate alla creazione e al rafforzamento di canali sicuri e
diffusi (grazie anche al coordinamento con associazioni, fondazioni,
università... ) per la libera circolazione della cultura, non può prescindere
dal considerare le conquiste di civiltà che i suddetti movimenti hanno
conseguito e che rappresentano una straordinaria risorsa per la collettività:
ad esempio, il sistema dovrà utilizzare software libero, dovrà essere
compatibile con il protocollo OAI-PMH , dovrà rispettare le WCAG 1.0, dovrà
mettere a disposizione opere di pubblico dominio (musica [si pensi allo
straordinario patrimonio culturale rappresentato dalla musica classica],
scritti, immagini e ogni altra opera dell'ingegno su cui non siano presenti
diritti di utilizzazione economica e diritti connessi) e opere rilasciate con
licenza libera od open content , scaricabili gratuitamente, nella piena
legalità (è chiaro che scaricare un file non significa necessariamente
commettere un illecito, ma prima di scaricarlo è necessario sapere se
effettuare quel download è lecito oppure no: una corretta informazione
garantisce sicurezza e libertà).
È su queste basi che una modifica come quella dell'articolo 11 della legge sul
diritto d'autore potrà avere un senso: perché le opere finanziate (a fondo
perduto) con soldi pubblici non soltanto devono essere persistentemente non
soggette ad alcuni diritti esclusivi (diritti patrimoniali d'autore e diritti
connessi ), ma devono essere anche pubblicamente accessibili e liberamente
fruibili.
L'iniziativa della Comunità di Creative Commons Italia sta avendo un grande
appoggio sia da parte della società civile sia da parte del "popolo della
rete": essa non si limita ad un ristretto dialogo tra "addetti ai lavori", si
tratta, invece, di un esempio di democrazia partecipativa fondata su un
utilizzo intelligente di Internet e sulle inesauribili energie di una rete
che, consapevole delle proprie possibilità, esclama: "Scarichiamoli!".
Per maggiori informazioni e per tutti i dettagli
http://www.creativecommons.it/main.php?page=scarichiamoli
Per la Comunità di Creative Commons Italia,
Nicola Alcide Grossi
Danilo Moi
Michele Bottari
Fabio Sabatino
Marco Marandola
Angelo Rindone
Flavia Marzano
Alberto Sanna
Ado Pieretti
Lorenzo De Tomasi
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Lo staff della Creative Commons Community
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