[LUG] Data prossimi LinuxDay 2006 e successivi

Manuele Rampazzo manu@linux.it
Mar 28 Feb 2006 20:31:34 CET


Ciao,

Marco Bertorello ha scritto:
> "Manuele Rampazzo" <manu@linux.it> wrote:
>>certamente, perché lug@ils è una lista sì dedicata ai LUG, ma in cui a
>>parlare sono le persone dei LUG, le persone che s'impegnano e
>>presumibilmente in modo "abbastanza" proporzionale all'effettiva
>>consistenza dei LUG, dei FSUG e delle associazioni assortite cui essi
>>si riferiscono.
> Ok, ma chi conta, interpreta e decide? 

Dipende dalla domanda iniziale e dalle sue condizioni. Nel caso del
Linux Day, visto che la "domanda" - cioè, la proposta di organizzare
questa manifestazione - è venuta da ILS, mi sembra corretto che a "tirar
le somme" sia ILS.

Per un'altra manifestazione, chiamiamola "Linux in Cantina", che metti
volesse organizzare l'ALLUG e volesse estenderla a livello nazionale,
non solo credo sia giusto che sia proprio l'ALLUG a interpretare e
decidere, ma penso che proprio l'ALLUG, in quanto promotore, dovrebbe
definire le linee guida iniziali, fermo restando la possibilità di
modificarle (ma anche no, non è obbligatorio) in seguito a consigli da
parte d'altri gruppi interessati.

Esattamente quello che ha fatto ILS negli anni scorsi :-)

Poi un altro gruppo mica dovrebbe per forza partecipare a "Linux in
Cantina", non è scritto da nessuna parte che dovrebbe farlo per forza,
magari è un gruppo d'astemi ;-P

Il medesimo concetto s'applica alla partecipazione di un gruppo
qualsiasi al Linux Day promosso da ILS: se proprio non piacciono le
linee guida o le modalità di questa manifestazione, perché insistere nel
volerci essere? :-)

>>>IMHO è un problema risolvibile al volo: 1 LUG = 1 voto.
>>nel qual caso l'uguaglianza una persona = un voto è secondo
>>me l'unica possibile
> Se fai queste discriminazioni (se pur ben motivate) cosa impedisce di
> impuntarsi su altri fattori?

NIENTE! :-) Niente impedisce che poi ci si facciano paranoie per
qualsivoglia motivo, anche il più assurdo che ti può venire in mente!
:-P Guarda Foglietta, ti sembra normale che faccia tutto 'sto strepito?
No, eppure esiste :-)

Comunque, tu fai l'esempio di GNUG ed ALLUG e l'esempio mi sembra
pertinente su come si potrebbe interpretare in senso sfavorevole
l'utilizzo del concetto "una persona, un voto". Io però te ne faccio un
altro, che ti mostra l'esatto contrario :-)

A Padova e provincia ci sono (alcuni non sono registrati nella LUGMap)
almeno tre LUG, due FSUG, un'associazione trashwarista, un hacklab: mi
sembra poi che ci siano anche dei gruppi all'interno dell'università, ma
per semplicità non li considero.

Comunque il totale è di sette gruppi che "potenzialmente" hanno diritto
d'un voto ciascuno nella sola provincia di Padova. Per contro, in Puglia
hai *in totale* sei gruppi.

Supponendo - e non avrei ragione di pensare diversamente - che il numero
d'attivisti nella Puglia non sia poi tanto ridotto rispetto a quanti
fanno attività nel Veneto, per quale motivo la loro capacità di
determinare le scelte della comunità dev'essere condizionata
pesantemente dal loro essere più unitari rispetto alla situazione
padovana (e non facciamo i conti con tutto il Veneto, va)?

Nota bene, con questo discorso non voglio assolutamente sminuire il
lavoro importantissimo che fanno tanti piccoli gruppi, i quali anzi a
volte sono molto più dinamici e attivi di LUG "elefantiaci" (vedi alcune
splendide realtà proprio qui in Veneto): ma la scelta del "un LUG, un
voto" la ritengo troppo indeterminabile e troppo soggetta a deformazioni
per poter essere un'alternativa seria alla formula "una persona, un voto".

>>Alla fine credo sia più giusto tornare alle persone, che sono l'unico
>>parametro davvero incontestabile nella natura della loro
>>esistenza :-) ed il peso di un LUG nelle decisioni colleggiali sarà
>>quello indotto dalla partecipazione dei suoi aderenti ai vari enti...
> Il voto basato sulle persone, in realtà mi può anche andar bene... si
> potrebbe far votare solo gli iscritti a questa lista... ma non la vedo
> ancora come soluzione ottimale

Eh, no, vero, non è ottimale, ma "un iscritto a LUG list, un voto" mi
sembra una soluzione molto meno imprecisa di "un LUG, un voto": e
comunque alla fine questo "voto" dell'iscritto in cosa si potrebbe mai
differenziare dal tanto bistrattato consenso di cui abbiamo parlato?

>>A cominciare da ILS, naturalmente :-) cui ogni iscritto - anche tu, se
>>solo volessi - può contribuire col proprio voto e con la propria
>>opinione a determinare il corso di ILS.
> E daje... :-) 
> TANTO NON MI ISCRIVO :-)

Ok, dopo ti giro le coordinate bancarie di ILS, così t'iscrivi ;-P

>>Non è che serva tanto per rendere ILS più filo-LUG, se credi che non
>>lo sia... ci si iscrive e si propongono le proprie idee, come si fa
>>in tutte le sacrosante associazioni del mondo...
> Non è che ILS sia contro i LUG, non è questo che dico... figurati! :)

Beh, tu magari no, ma altri interventi... alcuni proprio a caso, eh! ;-)

> A fine LD qualcuno di ILS l'aveva capito (non ricordo chi, ma ti prego:
> fatti vivo) che questa rigidezza porta solo a separare i LUG da
> ILS.

ILS non è perfetta, ma non è manco il Grande Satana che alcuni sembra
vogliano dipingere: a volte potrebbe essere un po' meno flessibile di
quanto si desideri, a volte esserlo di più... eh, c'est la vie!

> Semplicemente non mi piace che sia una ristretta cerchia di persone a
> stabilire in ultima voce cosa le comunità locali devono fare per una
> manifestazione che, a lato pratico, ha sempre visto i LUG alle prese
> con i problemi legati all'organizzazione.

Marco, abbiamo due scale di valori differenti, credo :-)

Per me se una "ristretta cerchia di persone" ha una certa idea, la
promuove e in qualche modo si attrezza per metterla in pratica (anche se
non necessariamente di persone), beh, non ci vedo niente di strano e
niente di male: semplicemente, da persona libera (e da rappresentante di
un gruppo libero, che non si può ritenere minimamente vincolato dalle
scelte altrui qualora queste dovessero essere contrarie al proprio
statuto), posso accettare o meno di partecipare e condividere a questa
manifestazione, riconoscendo all'organizzazione promotrice il *pieno
diritto* di 1) assumersene la paternità e 2) di definirne i parametri
per essere riconosciuti parte di questa manifestazione.

Punto. E c'entra poco che io sia socio di ILS e, di più, non sono
neanche poi così affezionato al Linux Day (ad esempio quest'anno manco
volevo partecipare all'organizzazione del Linux Day qui a Padova, perché
per il contesto in cui lavoro preferirei altre manifestazioni meno
generaliste) da sentirmi in dovere di difenderlo a spada tratta, se
quest'anno non lo si dovesse fare non è che cascherebbe il mio mondo...

Comunque, mi sa che i due valori cui ci riconduciamo sono
sostanzialmente inconciliabili, eh, tu che dici? :-)

Ciao,
Manu

-- 
"È ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il
possibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva
loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo."
Michail Bakunin (1814 - 1876)


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