[LUG] Data prossimi LinuxDay 2006 e successivi

Marco Bertorello marco.bertorello@allug.it
Mer 1 Mar 2006 11:50:35 CET


On Tue, 28 Feb 2006 20:47:55 +0100
Manuele Rampazzo <manu@linux.it> wrote:

> Marco Bertorello ha scritto:
> > On Tue, 28 Feb 2006 18:46:09 +0100
> > md@Linux.IT (Marco d'Itri) wrote:
> >>On Feb 28, Marco Bertorello <marco.bertorello@allug.it> wrote:
> >>>Basterebbe ammeterli gli errori ed accettare i contributi... il
> >>>contributo è:"il consenso ha fallito, visto che c'è malcontento.
> >>No, il consenso non "ha fallito". La definizione di "consenso" non è
> >>"tutti d'accordo".
> > Per questo che ha fallito.
> 
> AAAAAAAARGH!!!! :-(((((((((( Ma come puoi dire che il consenso ha
> fallito se non tutti sono d'accordo con quanto il "consenso" ha
> determinato?

Secondo me, il consenso può anche andare bene in altri casi. Per
questo no. Crea troppo malcontento e poca trasparenza, questo porta ai
casini ai quali stiamo assistendo. 

> E allora fallirebbe anche una votazione, se solo ci fosse un voto
> sfavorevole?

no! la votazione si basa su fatti: la maggioranza decide. Il consenso
deve essere percepito. 

Per esempio: sicuramente il CO, l'anno scorso ha percepito consenso
verso il logo. Io non l'ho percepito affatto. e come me, altri.

Si fa presto a dire "c'è consenso", per fare come si vuole

> Non è realistico pensare che le decisioni vengano prese all'unanimità,
> quando le persone coinvolte sono più di una... Se hai proprio una
> botta di culo a volte può anche capitare, ma in genere ci sarà sempre
> qualcuno contrario a qualcosa.

Ma questo sicuramente! :)

> Ci sono fior fiori di esempi sulla psicologia che determina il
> comportamento gruppi, vedi quelli sugli amici che devono decidere dove
> andare la sera: è altamente improbabile che si riesca sempre ad
> accontentare tutti, a volte invece si riesce a scontentare tutti, ma
> di solito le decisioni vengono prese a maggioranza (non semplicemente
> numerica)... Poi se a uno proprio da fastidio il locale dove il gruppo
> vuole andare stasera, mentre gli altri assolutamente ci vogliono
> andare, e non ci si riesce a trovare un accordo, chi non vuole andare
> per una volta se ne sta a casa, o va con un'altra compagnia, o si
> ubriaca e da fuoco alle macchine...

La vedo diametralmente opposta... :) se sei in 4 gatti, ci metti
un'attimo a stabilire se c'è consenso o no. Quando sei in tanti, meglio
affidarsi ai numeri di una votazione

> Per il Linux Day è praticamente la stessa cosa :-)

Non è proprio così... Se io non sono d'accordo non posso fare il
LinuxDay. O meglio, posso farlo, ma non posso chiamarlo così... c'è il
censore che cassa

> >>>Proviamo una votazione?"
> >>Mi pare che sia già stato spiegato a sufficienza perché le votazioni
> >>non sono uno strumento utile in queste circostanze.
> > ma nemmeno il consenso.
> 
> Mi pare sia un sistema che alla fin fine funziona un po' di più :-)

Secondo me, no. 
 
> Ocio che il sistema del consenso non necessariamente funziona
> all'interno di organizzazioni più determinate: all'interno di ILS si
> vota, per esempio, nella mia associazione idem, ecc.
> Non è una difesa ad oltranza del consenso, è una difesa contestuale.

Mah... io non credo assolutamente in questo metodo. Non è trasparente. 
Belin, è come se quando uscirà la data del LD (ipotizziamo 28/10),
qualcuno saltasse su e dicesse "c'era consenso per il 10/9". puoi
contraddirlo senza andare a spulciare gli archivi? 
Molto più semplice una votazione diretta. Senza trucchi e senza
inganni :-) Alla luce del sole 

ciao,

-- 
Marco Bertorello			http://www.allug.it
ALessandria Linux User Group		mailto:info@allug.it
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