Voto (era: Re: [LUG] Proposta per LinuxDay 2006)

Francesco Casalena casalena@linuxmail.org
Gio 2 Mar 2006 12:43:39 CET


> ----- Original Message -----
> From: "Maurizio Lemmo - Tannoiser" <tannoiser@linux.it>
> To: lug@lists.linux.it
> Subject: Re: [LUG] Proposta per LinuxDay 2006
> Date: Thu, 2 Mar 2006 09:33:41 +0100
> 
> 
> * mercoledì 01 marzo 2006, alle 14:41, Bertalan Ivan scrive:
> > Allora visto che tra tanti informatici non siamo in grado di  
> > risolvere un problema banale che tra bambini si risolve con un  
> > semplice gioco di parole... propongo:
> >
> > Ogni LUG scrive una bella lettera raccomandata al LUG di Roma.
[CUT]
> Perche` questa cosa funzioni, dovresti *prima* fare un qualche
> censimento (che IMHO non si puo` fare, almeno non in modo ovvio), e
> quindi garantire che *tutti gli aventi diritto* siano a conoscenza dei
> termini di votazione.
> 
> E quindi: *chi* censisce *chi*? Con che diritto? Nota sulla lugmap.
> Proprio per questo motivo, la lugmap NON e` un censimento, ma una
> bivalenza: ils si e` resa disponibile a tracciare i lug, i lug si
> "palesano" a ils, ma non c'e` (sempre) aderenza 1:1, e non c'e` pretesa
> di ils di essere autoritativa sulla lista, ovvero tecnicamente l'insieme
> dei lug e` un numero maggiore (anche se magari non di molto) del numero
> espresso sulla lugmap. Questo perche` lo garantisce il diritto civile
> (che e` piu` autoritatevole di ils).

Esatto.
Se si vuole fare in modo che "tutti" votino (con qls modalità) divente-
rebbe praticamente impossibile.
Secondo me è errata l'ottica: non ci dovrebbe essere alcuna "autorità"
che chiami a raccolta i LUG per il voto, ma dovrebbero essere i LUG 
stessi ad accordarsi per votare.
In pratica:
1) un gruppo qls di LUG (A,B,C) si accorda e pubblica la volontà di far 
sentire, attraverso il risultato di una votazione, una sola voce su determi-
nate questioni a partire dalla data x/y/z
2) essendo la cosa pubblica e pubblicata, LUG D lo viene a sapere ed ha
tempo fino alla suddetta data per aderire al gruppo di voto ed iniziare a
partecipare sin dalla prima votazione
3) LUG E lo ha saputo in ritardo: in ogni momento può iniziare a partecipa-
re alle votazioni comuni
4) LUG F lo ha saputo in tempo ma non ha aderito ovvero non vuole ade-
rire: continuerà a far sentire la propria singola voce.
5) sempre e comunque chi ha iniziato a votare per primo non è più bravo
o bello degli altri: il Molise è una regione più giovane dell'Abruzzo, non per
questo Molise ed Abruzzo non hanno pari dignità a livello nazionale.

Il punto 1) sarebbe da affrontare, a livello qualitativo, alla LUGConf.

> - In emilia romagna siamo in tanti, e molto attivi (potrei dire la
>    stessa cosa del veneto che conosco altrettanto). Visto che
>    *legalmente* il codice civile mi riconosce il diritto di associazione
>    sulla parola, ricevi circa una 50ina di raccomandate dall'er. Tutte
>    *formalmente* legali: lug bologna (che non esiste o esiste dipende da
>    come la vedi, e` "insito" in erlug), lug bassa (idem)... ecc.

Questo è il problema dell'identitificazione del votante: ci si potrebbe
basare solo ed esclusivamente sulla buona fede di chi vuole partecipare
alle votazioni.
Potrebbe o meno essere poco, dipende molto dalla serietà, che nessuno
può giudicare, delle persone e dei gruppi.
Certo è un punto debole, ma già in questa sede non ho alcun elemento
nè alcun potere per giudicare niente e nessuno se non le sue idee.
A meno di smentite in tal senso.

Come votare?
Se vale la buona fede, non servono raccomandate.
Basta una paginetta web con autenticazione degli aventi diritto.

Quanti voti x LUG?
Direi di seguire un criterio proporzionale.
Esempio:
LUG A e LUG B sono associazioni legalmente riconosciute, LUG
C e LUG D no.
Delle prime sappiamo con certezza il numero di aderenti, delle altre no.
In caso di buona fede, sapremmo anche il numero di aderenti a LUG C
e LUG D, insomma sappiamo il totale degli aderenti a tutti i LUG.
Per garantire la rappresentatività proporzionale, diciamo che ogni 10
aderenti (numero a casaccio) un qls LUG ha diritto ad un delegato con 
diritto/dovere di voto.
Un po' come avviene per il nostro Parlamento: le regioni più popolose
mandano a Roma più parlamentari che poi votano le leggi valide x tutti.
L'elezione dei delegati avverrebbe entro ogni LUG, poi questi hanno
libertà di voto. Per evitare che non rappresentassero la volontà del 
proprio LUG, la carica sarebbe di durata limitata (se non sono d'accordo 
con i voti dati in Parlamento da un deputato che ho votato, alla prima
occasione cambio il mio voto).
Riassumo: occorrono 2 piani di votazione, uno entro ogni LUG che vuole
partecipare al voto generale per eleggere i propri delegati, l'altro a livello
dei delegati per raggiungere la posizione comune.
Poi si genereranno maggioranze ed opposizioni a tutti i livelli, d'accordo,
ma la democrazia, con tutti i suoi limiti, è sempre meglio della dittatura.

Ciao
---
Ing. Francesco Casalena

fraz. Villa Ripa 64040 Teramo
casa: 0861328475    mobile: 3475521809
LUG Il Pinguino - Teramo



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