[LUG] Proposta linee guida per nuovo evento (nazionale?) alternativo al LD

Fabio Coatti cova@ferrara.linux.it
Mer 6 Ago 2008 01:35:47 CEST


Il Tuesday 05 August 2008 22:17:23 Ivan Iraci ha scritto:
> Il giorno mar, 05/08/2008 alle 21.21 +0000, Fabio Coatti ha scritto:
> > Adesso, questo mi sembra francamente esagerato. Negli anni passati ci
> > sono stati sicuramente alcunl lug od associazioni "dissidenti",
> > passatemi il termine, ma da qui a dire che non c'è stata unità è una
> > notevole stiracchiatura retorica. Consiglierei di riguardare quello
> > che è successo sul territorio ed i numeri della manifestazione, e non
> > fissarsi su questa ml che ha la notevole capacità di traformarsi in
> > una lente deformante.
>
> Il fatto è che "i numeri" ci sono stati solo formalmente. Perché se il
> criterio di aggregazione per sommare questi famosi "numeri" sono le
> linee guida o quello che sta alle basi delle linee guida, scopriamo (ad
> esempio dalle discussioni di questi ultimi due mesi) che c'è ben poco da
> aggregare: non solo non c'è consapevolezza piena delle motivazioni, ma a
> volte neanche un'interpretazione univoca delle regole. 

Mi sembrava di aver detto che ritengo la ML uno specchio deformante, quindi 
non adatto a rappresentare la situazione nella sua interezza. Se la vuoi 
prendere come esempio allora non posso controbattere granchè. 


> Quindi a cosa 
> servono, questi "numeri"? A farsi belli? A vantarsi con gli amici al
> bar? L'essere "dissidenti", al di là dell'aggettivo affibbiato da chi è
> evidentemente a corto di argomenti più elevati, è una condizione che
> esiste a priori, proprio perché alla base non c'è un criterio valido di
> aggregazione. E allora qual'è la soluzione? Fingere l'esistenza di
> questo criterio o rifondare questa aggregazione su dei valori reali?
> La seconda strada è stata rigettata (o non compresa, forse) dai più.

A parte che mi sfugge la considerazione relativa a "chi non ha argomenti più 
elevati", mi sembra abbastanza fuori luogo (leggi "flammoso"), io non sto 
andando tanto sul filosofico, ma rimarrei sul concreto. Non credo che i  
numeri servano a farsi belli: attestano un fatto poco discutibile, ossia che 
l'aggregazione c'è stata. La dietrologia è inutile e temo errata, molto 
spesso.
E non sono nemmeno contro al cambiamento delle linee guida. Quello che mi 
preoccupa è la situazione in cui si considera migliore l'ordine sparso, il 
frammentarsi o addirittura fare una manifestazione in diretta concorrenza al 
LD "classico" rispetto ad una manifestazione unitaria, per quanto non 
corrispondente al 100% dei desideri di tutti quelli che vi partecipano.
Se esce una nuova formulazione delle linee guida, va benissimo. Semplicemente 
metto come valore principale il fare una attività unitaria, anche a costo di 
rinunciare a qualcosa. Se il prezzo mi sembra eccessivo, me ne sto fuori. Ma 
proporre qualcosa in competizione (perchè e questo di cui si parla, poche 
storie) mi sembra autolesionistico ai massimi livelli.  

> Qualcuno (io, in quanto ambasciatore di nessuno che non me stesso) a
> questo punto ho pensato che potesse essere il caso di ripartire dalle
> motivazioni. Che il numero, ai fini di una *efficace* divulgazione, è
> sacrificabile di fronte alla qualità. E che la qualità può essere
> garantita solo ed esclusivamente dal porre la centralità su certe cose.
> E, in ogni caso, dubito che i numeri non verrebbero lo stesso...
>
> > Credo che un punto di vista così forte meriterebbe qualche dato più
> > concreto per essere accettabile fino in fondo. Il "fermo restando" mi
> > sembra un po' troppo dogmatico.
>
> Vedi su. Leggi gli archivi della lista. Parla un po' in giro.

Si, vabbè. 

>
> > però mi sfugge una cosa: se c'è tale fuga dall'unità, perchè si cerca
> > di discuterne in questa ML? non sarebbe forse meglio lasciare tutte le
> > pecore che vanno a branco e prendere la propria strada? in fondo la
> > questa ml è servita moltissimo a coordinare uno sforzo unitario. Date
> > le premesse, chi non gradisce lavorare assieme e vuol fare lo spirito
> > indipendente, si accomodi e faccia luogo.
>
> Non è pensabile che si possa volere lavorare *assieme*, ma su delle basi
> che si reputano più solide?
> Non sono mai stato malato di protagonismo: se ho postato la cosa qui è
> perché penso (spero) che ci siano altri, magari intere associazioni che
> magari possano trarre giovamento da quell'idea, che magari possa
> nascerne una presa di coscienza più su larga scala. Qui non si tratta di
> "volere fare lo spirito indipendente". Si tratta di perseguire un
> obiettivo con determinati mezzi.
> Se il trunk del LD si rivela inadatto (o non pronto) a svolgere una
> determinata funzione, perché non forkare? È forse reato di lesa maestà
> annunciare pubblicamente una proposta di un branch che parta da un
> patchset che si sa già (perché la discussione si è già abbastanza
> trascinata) non verrà mai adottato dal trunk?

no, non è lesa maestà, non c'è alcuna lesa maestà. A parte che il paragone tra 
codice e attività sociali mi sembra abbastanza estremo, rimango dell'idea che 
il valore principale (per una manifestazione come il LD, non in generale) sia 
l'unità di intenti. Od almeno una ragionevole approssimazione di essa.

>
> > altrimenti si tratta di una nuova "riunificazione" in un gruppo
> > diverso e per forza contrapposto. Cosa che reputo dannoso per il
> > "mondo linux", chiamiamolo così, italiano. (o free soft, o
> > $quellochevipare).
>
> Secondo me non si tratta necessariamente di contrapposizione. E, sempre
> secondo me, non è affatto dannoso. Alla fine, la proposta che viene
> fatta alla gente si diversifica, non si riduce.
> Potrei portare ad esempio centinaia di software in cui il fork ha
> portato maggiori benefici per la comunità. Non capisco perché questa
> cosa debba destare scandalo per una manifestazione...

Seplicemente, a mio personalissimo giudizio, quanto scritto sopra non regge. 
se fai due eventi nello stesso giorno, ma diversi, non è contrapposizione? 
chi ha fatto i primi LD ricorderà benissimo che uno dei motivi di principale 
soddisfazione era l'aver fatto qualcosa a livello nazionale, altro che 
diversificazione. Ripeto ancora che l'esempio dei fork è estremamente 
forzato. Quando l'obbiettivo è fare vedere che c'è una grossa forza dietro ad 
una cosa, il fork funziona solo se prende completamente il posto 
dell'originale. altrimenti ottieni due mezze cose. Ed in questi contesti il 
totale è maggiore della somma delle parti. 
Nessuno scandalo, ci mancherebbe. Semplicemente la sensazione che per ricavare 
1 si butti via 100.




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