[LUG] Linux Day: Lettera aperta alla comunita'Se mi dici il 10% significa che circa 12 LD sono incongruenti con le Linee Guida. Dato che

Fabio Coatti cova@ferrara.linux.it
Gio 17 Gen 2008 12:29:04 CET


Alle giovedì 17 gennaio 2008, gianko ha scritto:
> Fabio Coatti ha scritto:
> > Vorrei capire bene cosa intendi per "sagra". Dato che a mio avviso
> > l'interesse delle aziende può tranqullamente essere il benvenuto, vorrei
> > capire dove "tiri la riga". Se non ci devono essere aziende coinvolte a
> > nessun titolo, vuol dire lasciare fuori il 90% dell'utilizzo del free
> > software.  Se è questo quello che intendi, rispetto l'opinione ma non la
> > condivido, per usare un eufemismo.
>
> Nelle linee guida sta scritto che il linuxday si rivolge principalmente
> al grande pubblico. E il grande pubblico è quello che non ci sta niente
> a scambiare fischi per fiaschi. Mescolare logiche aziendali all'interno
> di un LD non credi possa confondere le persone?

Puoi evitare di tirare il discorso fuori dal binario? Il grande pubblico è 
interessato ad un sacco di cose, proprio perchè "il grande pubblico" è una 
cosa fumosa e non definita. A diversi linuxday od eventi analoghi, buona 
parte dei presenti erano in veste di gente che ci guadagna, con il FS. (e che 
nel frattempo non abbandona l'idea che ci sta dietro, questa antinomia vorrei 
sapere chi se la è inventata). In questo caso sposti l'indeterminatezza ad un 
altro livello. Mi definisci "grande pubblico"?
Riguardo alle logiche aziendali: a parte che le aziende, volente o nolente che 
tu sia, sono una parte rilevante della società e degli utenti del software, 
come fai a saltare da "presenza di aziende interessate al FS" in "mescolare 
logiche aziendali al LD". Si può avere chiarezza, con esempi, invece di un 
approccio così fumoso e poco chiaro?

>
> > la riga è che può parlare solo chi usa il free soft _senza_ farci soldi?
> > allora abbiamo università, onlus, studenti ed appassionati. Quota
> > importante ma non unica.
>
> Riformulerei la domanda cercado di essere più generico e andare un po
> più in profondità: cosa è il LinuxDay? E dopo aver avuto una risposta
> che non sia quelle delle linee guida mi domanderei: alla luce di quanto
> emerso, mischiarlo a logiche del profitto crea confusione?

Non capisco il senso del discorso. Se vuoi riformulare il concetto di LD 
(riformulare, perchè cosa sia il linuxday adesso è BEN CHIARAMENTE scritto 
qui http://www.linuxday.it/faq.php, che ti piaccia o no), ben venga la 
discussione: però vediamo di essere pratici. Non ho ancora visto esempi 
chiari di cosa si voglia fare, nonostante siano stati chiesti da più parti. 
Non si è nemmeno definito cosa si voglia fare a livello ideale, se 
non "uscire dalle logiche aziendali", che personalmente mi fa dubitare della 
corretta compresione delle "logiche aziendali" e della loro interazione con 
il FS, ma questo è un'altro discorso.

> Nelle lineeguida può starci scritto qualunque cosa, qualunque
> definizione di LinuxDay lasca o stringente... alla fine il vero
> significato del LinuxDay è quello che gli da ogni gruppo ogni anno.

Vedi link sopra: il significato è ben scritto. Poi si può dire tutto ed il 
contrario di tutto, come di solito capita in Italia, ma su questo si può fare 
poco.

>
> Possibile che Linux debba essere ridotto ad una componente di queste
> logiche spogliandolo di ciò che veramente è?
> Non è che gli sto dando sembianze antropomorfe e voglio venerarlo come
> fonte di verità e di saggezza o forgiare un pinguino d'oro... ma dai
> Linux è diventato quello che è solo perché qualche azienda lo sostiene o
> perché dietro ha idee nuove ben solide? E' tutto qua quello che ci sta
> dietro?

No. il discorso è più generale. Linux (il free software, GNU, tutta la 
compagnia cantante) deve il suo successo ad un'infinità di fattori: c'è 
l'ideale, c'è l'interesse economico, ci sono le aziende e c'è Stallman. 
Inutile affrontare l'esame di questi fattori, sono arcinoti.
Secondo me, escludere le aziende (o chi guadagna con il FS) è concettualmente 
ed idealmente sbagliato a livello di suicidio, definirlo irragionevole è 
abusare degli eufemismi.
>
> Io sono curioso di sapere cosa volete che passi dai vostri LinuxDay.
> Quale messaggio volete che sia recepito dal "grande pubblico"?

I messaggi sono molti. Sicuramente non vorrei che il LD faccia passare un solo 
messaggio, quello della parte "ideale" del FS. Il mondo non è così limitato.


>
> Parlare di mysql al grande pubblico, secondo te, quanto è fruttuoso?
> Ma allora se vogliamo parlare di Mysql, Sicurezza delle reti, Honeypots,
> Gambas, Mono e compagnia bella... chi è questo famigerato grande
> pubblico scritto nelle linee guida?

Secondo me il concetto di grande pubblico è probabilmente furoviante, ma 
mettiamola così: se devo stimare quali siano gli interventi che hanno avuto 
più ritorno (ak: più gente partecipe) si dividono equamente tra cose del 
tipo: presentazioni di soluzioni OS/FS per affrontare  problemi concreti 
(asterisk, mysql cluster, ecc..); interventi stratecnici con personaggi 
famosi, esperienze di adozione FS in realtà specifiche e dissertazioni 
filosofiche ed ideali. E l'ultimo punto non è il più alto in classifica.
Ora, immagino che tu toglieresti almeno due punti di quelli elencati. Qui 
prodest?


>
> Possibile che Linux debba essere ridotto ad una componente di queste
> logiche spogliandolo di ciò che veramente è?
> Non è che gli sto dando sembianze antropomorfe e voglio venerarlo come
> fonte di verità e di saggezza... ma dai Linux è diventato quello che è
> solo perché qualche azienda lo sostiene o perché dietro ha idee nuove
> ben solide? E' tutto qua quello che ci sta dietro?

Scusa la durezza, ma che cosa vuol dire "quello che veramente è linux"?? linux 
è un sistema operativo, che fa girare una quantita invereconda di server al 
mondo, in molti casi usati per farci dei soldi. E che genera un indotto 
pesante.
E' anche il prodotto di un sistema "filosofico", che è figlio di un approccio 
culturale ed ha generato tutta una serie di ricadute culturali di primaria 
importanza. 
Non puoi staccare una cosa dall'altra. Così come non puoi dire che Linux non 
debba nulla ad IBM e viceversa.
(dico linux, ma consideralo pure un meta-name per un sacco di altre cose)

>
> Sarei curioso di sapere cosa volete che passi dai vostri LinuxDay. Quale
> è il messaggio volete che sia recepito dal "grande pubblico"...

Io vorrei evitare che fosse un messaggio a senso unico. Il mondo non è fatto 
solo da filosofi del freesoftware, c'è anche qualcuno che lo usa. Possibile 
che siamo ancora allo stadio del "esclusione reciproca"? Andiamo.




-- 
Fabio "Cova" Coatti    http://members.ferrara.linux.it/cova     
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