[LUG] Linux Day: Lettera aperta alla comunita'Se mi dici il 10% significa che circa 12 LD sono incongruenti con le Linee Guida. Dato che

gianko gianko@trouge.net
Gio 17 Gen 2008 11:46:59 CET


Fabio Coatti ha scritto:
> Vorrei capire bene cosa intendi per "sagra". Dato che a mio avviso l'interesse 
> delle aziende può tranqullamente essere il benvenuto, vorrei capire 
> dove "tiri la riga". Se non ci devono essere aziende coinvolte a nessun 
> titolo, vuol dire lasciare fuori il 90% dell'utilizzo del free software.  Se 
> è questo quello che intendi, rispetto l'opinione ma non la condivido, per 
> usare un eufemismo.

Nelle linee guida sta scritto che il linuxday si rivolge principalmente
al grande pubblico. E il grande pubblico è quello che non ci sta niente
a scambiare fischi per fiaschi. Mescolare logiche aziendali all'interno
di un LD non credi possa confondere le persone?

> la riga è che può parlare solo chi usa il free soft _senza_ farci soldi? 
> allora abbiamo università, onlus, studenti ed appassionati. Quota importante 
> ma non unica.

Riformulerei la domanda cercado di essere più generico e andare un po
più in profondità: cosa è il LinuxDay? E dopo aver avuto una risposta
che non sia quelle delle linee guida mi domanderei: alla luce di quanto
emerso, mischiarlo a logiche del profitto crea confusione?
Nelle lineeguida può starci scritto qualunque cosa, qualunque
definizione di LinuxDay lasca o stringente... alla fine il vero
significato del LinuxDay è quello che gli da ogni gruppo ogni anno.

Possibile che Linux debba essere ridotto ad una componente di queste
logiche spogliandolo di ciò che veramente è?
Non è che gli sto dando sembianze antropomorfe e voglio venerarlo come
fonte di verità e di saggezza o forgiare un pinguino d'oro... ma dai
Linux è diventato quello che è solo perché qualche azienda lo sostiene o
perché dietro ha idee nuove ben solide? E' tutto qua quello che ci sta
dietro?

Io sono curioso di sapere cosa volete che passi dai vostri LinuxDay.
Quale messaggio volete che sia recepito dal "grande pubblico"?
>
>> Qual'è lo spirito del LinuxDay? Diffondiamo ideali o ci facciamo un
>> mazzo cosi per
>> diffondere, aggratis, un prodotto nel mercato?
>
> Scusa, puoi circostanziare? Se ti si deve prendere alla lettera, non si può 
> parlare nemmeno di mysql (giusto per fare un esempio) o di asterisk: E' molto 
> probabile che tali "prodotti" verranno usati da aziende che ci fanno soldi, e 
> che saranno tra il pubblico. 

Parlare di mysql al grande pubblico, secondo te, quanto è fruttuoso?
Ma allora se vogliamo parlare di Mysql, Sicurezza delle reti, Honeypots,
Gambas, Mono e compagnia bella... chi è questo famigerato grande
pubblico scritto nelle linee guida?

> (non sono esempi ideali, come si capisce bene, 
> ma realtà già vista). E probabilmente i relatori saranno persone che 
> provengono da aziende e che parlano della loro esperienza. E con ogni 
> probabilità non parleranno di ideali, ma di come hanno risparmiato un sacco 
> di soldi o di come lavorano meglio con il freesoftware.
> Giusto per chiarezza, tu cosa faresti?

Possibile che Linux debba essere ridotto ad una componente di queste
logiche spogliandolo di ciò che veramente è?
Non è che gli sto dando sembianze antropomorfe e voglio venerarlo come
fonte di verità e di saggezza... ma dai Linux è diventato quello che è
solo perché qualche azienda lo sostiene o perché dietro ha idee nuove
ben solide? E' tutto qua quello che ci sta dietro?

Sarei curioso di sapere cosa volete che passi dai vostri LinuxDay. Quale
è il messaggio volete che sia recepito dal "grande pubblico"...






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