[LUG] Linux Day: Lettera aperta alla comunita'
Marco Bertorello
marco@bertorello.ns0.it
Ven 18 Gen 2008 12:33:48 CET
Alessandro Pellizzari ha scritto:
> Il giorno gio, 17/01/2008 alle 20.52 +0100, KatolaZ ha scritto:
>
>
>> On Thu, Jan 17, 2008 at 08:19:41PM +0100, Flavio Visentin wrote:
>>
>
>
>>> Ma se posso avere soldi ed indipendenza perch? non dovrei averli?
>>> Non sono due termini mutuamente esclusivi.
>>>
>
>
>> Scusami Flavio, ma sembra che per te sia impossibile pensare ad un
>> Linux Day senza pensare ad una quantita' X di soldi da chiedere a
>> degli sponsor. E mi sembra che la questione non stia in questi
>> termini.
>>
>
> Lo e`. Appena consideri anche "soldi non materiali".
> Riprendo il tuo esempio: chi vi ha fornito le sale dove fare il LD? Chi
> ha pagato la corrente, il collegamento a Internet, la rete,
> l'assicurazione contro gli infortuni?
>
> Anche noi abbiamo sempre "approfittato" dell'ospitalita` delle scuole
> per questo (che assolvono gia` tutti gli obblighi di legge relativi), ma
> nemmeno le scuole lo fanno "per la gloria". Lo fanno per attrarre
> studenti. Per loro il LD e` un investimento.
> E, personalmente, gli faccio tutta la pubblicita` possibile.
>
> Il resto dipende da quanto vuoi enfatizzare l'evento.
> Se ti basta fare dei talk, portare qualche PC e chiacchierare con la
> gente non ti servono soldi, solo gente disposta a sbattersi (e a mettere
> "a rischio" le proprie apparecchiature per un giorno in mano a niubbi e
> sconosciuti).
> Ma se vuoi invitare a parlare un kernel developer dovrai almeno pagargli
> viaggio e albergo.
> Se vuoi delle cartelline o dei CD da distribuire per 3-500 partecipanti
> (credo sia la media dei LD) avrai dei costi. Se li accollano i soci del
> LUG? O riuscite a ripagarli vendendo magliette?
> Non so voi, ma noi siamo una decina ad organizzare il LD, e fare le
> cartelline e i CD potrebbe arrivare a costarci 50-100 euro a testa.
> A quel punto uno sponsor che ti allunghi 500 euro fa comodo.
>
Provo a spostare il problema su un altro lato: possibile che non esista
un altro modo di ottenere sponsorizzazioni (e quindi soldi), senza
svendere il contenuto della manifestazione agli sponsor?
Penso che gli amici siciliani che hanno sollevato il problema non
abbiano nulla da obiettare circa le "sponsorizzazioni passive" tipo
quelle che hai descritto (es. la scuola che offre ospitalità gratuita
per attirare studenti)... che dite?
ciao,
--
Marco Bertorello
System Administrator
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