[LUG] Recupero di computer: attività illegale?

pierpiggi pierpiggi@gmail.com
Gio 12 Maggio 2011 17:28:37 CEST


> Date: Wed, 11 May 2011 12:39:18 +0200
> From: "GalLUG - Galliate Linux User Group (NO)" <info@gallug.it>
> Subject: [LUG] Recupero di computer: attività illegale?
> To: Italian LUG mailing list <lug@lists.linux.it>
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> Content-Type: text/plain; charset=ISO-8859-1
>
> Buongiorno a tutti,
>     vorrei sapere se qualcuno in LUG fa attività di recupero di PC (da
> privati, aziende, discariche, cave o quanto altro).
>   
[cut]

Ciao fabio,
Sono Piergiovanna, del Faber libertatis di Padova
(www.faberlibertatis.org).
Confermo anche io quello che ti hanno già detto in tanti, ovvero che si
deve distinguere tra rifiuti elettronici (che vanno trattati secondo la
RAEE)  e strumentazioni elettroniche non ancora smaltite.
Farei però una distinzione tra i "fornitori" di cui hai parlato:
- Privati: non hanno alcun obbligo di documentare lo smaltimento del pc
personale, ma solo l'obbligo (morale) di portarlo in un centro apposito
e di smaltirlo quindi correttamente (poi, che molti buttino il pc nei
cassonetti normali infischiandosene è un altro paio di maniche). Se un
privato ti dona un pc, quindi, puoi semplicemente fargli una ricevuta di
avvenuta donazione e/o di assunzione di responsabilità per il pc che
prendi in carico, ma non ti accolli grandi responsabilità.
- Aziende: come anche qualsiasi ente, cooperativa, etc., hanno vincoli
più importanti, dato che i materiali sono in genere inventariati e 
devono uscire secondo determinate procedure, di smaltimento o di
vendita/donazione. Le ditte o gli enti che smaltiscono rifiuti
elettronici hanno costi non indifferenti e in genere preferiscono fare
una donazione o una vendita a costo nullo a una associazione, piuttosto
che prendersi l'onere dello smaltimento. In questo caso, allora, devi
fare ben attenzione  che sul documento di donazione/vendita alla tua
associazione siano indicati i pezzi che effettivamente ti consegnano (e
devi poi conservare bene il documento), così da evitare eventuali
pasticci (sorvolo sulle varie opzioni che si potrebbero verificare). A
volte, al di là della loro fattura o bolla di consegna, ti possono
richiedere un documento in cui dichiari che userai per scopi sociali il
materiale e che verrà smaltito correttamente (noi del faber lo abbiamo
fatto spesso per le donazioni dell'Uni).
-Discarica (o centro di smaltimento): se fai uscire del materiale dalla
discarica, penso che devi forzatamente passare per il gestore della
discarica (a volte sono cooperative di recupero che se ne occupano). In
questo caso il tuo interlocutore saprà darti tutte le informazioni
necessarie. Un consiglio è quello di far accompagnare sempre i materiali
da una carta firmata da un responsabile della discarica, in cui viene
descritto ciò che viene prelevato, previo suo consenso. Credo tuttavia
che la possibilità che tu trovi materiale utile in discarica sia
pressocché nulla, dato che se il materiale arriva lì, in genere ha già
fatto il suo percorso di vita (per i motivi sopra descritti). A memoria,
in faber non abbiamo mai recuperato nulla dai centri di smaltimento.
Abbiamo invece in molti casi dovuto demandare i nostri possibili
donatori alla discarica perchè ci offrivano materiale troppo vecchio e
pertanto non recuperabile per alcun progetto.
- Cave: ? qui la mia curiosità si perde ai limiti della fantasia! :-D

Passata la parte  di ingresso in associazione,  due parole vanno spese
anche sull'uscita dei materiali dall'associazione (per donazioni,
comodati, prestiti, etc.), dato che i problemi sono simili. E'
importante far firmare sempre un contratto al destinatario in cui
l'associazione viene sollevata da ogni responsabilità in caso di mal
funzionamento o di installazione di software non legale o di smaltimento
non corretto. In quest'ultimo caso, infatti, si deve anche considerare
che se il pc donato proviene da un ente o  società può essere più
facilmente tracciabile grazie a matricole etc. e se per caso il pc viene
smaltito in modo scorretto può portare problemi alla tua associazione a
cui la ditta lo ha venduto/donato (è meglio che la responsabilità se la
prenda chi eventualmente smaltisce scorrettamente).
In faber usiamo un "comodato d'uso gratuito" in cui il destinatario
solleva l'associazione da ogni responsabilità, si impegna a non
installare software illegale e si impegna a restituire il pc una volta
terminatone l'uso o a smaltirlo secondo le normative vigenti.

che mailona....

spero di essere stata chiara oltre che prolissa

ciao
Pier
 


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