[LUGDucale] R: Verbale incontro del 24.09.12

Matteo Pasotti matteo.pasotti@gmail.com
Ven 28 Set 2012 13:47:53 CEST


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On 28/09/2012 00:21, Manuel Bovo wrote:
> Su questo punto, se posso, vorrei esprimere il mio dissenso per
> due ragioni fondamentali. 1. Ubuntu si sta dimostrando ogni giorno
> che passa sempre più lontana dalla filosofia foss 2. Non è l'unica
> distro user friendly e proprio perché e cosi conosciuta noi
> dovremmo presentare almeno un'altra alternativa in maniera
> omogenea per far capire che nel panorama linux non esiste un unico
> modo di pensare.
> 
> Purtroppo quello a cui sto assistendo negli ultimi tempi è una 
> associazione linux=ubuntu che non rispecchia la realtà e potrebbe
> solo essere controproducente.
> 
> Soprattutto se si vuole attirare un utenza che vuole 
> lavorarci...l'interfaccia grafica dovrebbe essere il meno
> gioccattolasa possibile..
> 
> Suggerisco di scegliere una dietro alternativa e predisporre una
> metà delle macchine con questa.
> 
> Ciao :p
> 

Bene, sono stato preceduto alla grande :-)

Condivido sostanzialmente le preoccupazioni/contestazioni di Manuel
tranne per la questione "associazione linux=ubuntu" (cosa analoga
succede/succedeva in altri lug quando la maggioranza di utenti di una
distribuzione veniva naturalmente a "coalizzarsi" - è fisiologico).
Ciò che _non deve_ succedere è che la maggioranza faccia "sparire" le
minoranze, cosa mai successa almeno nei lug che ho frequentato
direttamente e indirettamente. Per questa ragione chiedevo, appunto,
un chiarimento.

Provo a rispondere a tutti, scusate il papiro.

Sergio, è l'associazione che dovrebbe dare un po' di spazio a più
"opzioni", non si può risolvere il problema delegando al singolo
membro o partecipante la responsabilità di dare una panoramica più
ampia di cosa sia il Software Libero (perchè potrebbe anche dire delle
fesserie, come a volte capita).
Se si promuove il software libero non si promuove solo ubuntu.

A parte la questione definita "filosofica" (non si tratta di sola
filosofia ma la *base senza la quale* nessuno avrebbe una
distribuzione come ubuntu sul pc) posso capire le logiche/necessità di
un lug in questi anni, ma è il discorso fatto in questo thread che non
mi sembra reggere molto: parliamo di pmi e insieme di persone che
passano da una piazza.

PMI
===
Una pmi non ha interesse (fine a se stesso) in diversi tipi di
interfaccia grafica ed in modo simile non ha bisogno di molti fronzoli
estetici (anche se alcuni possono essere utili nel migliorare il modo
in cui si lavora).
Edoardo, mostrare vari ambienti grafici ha la stessa importanza di
mostrare più distribuzioni, ognuno/a fa qualcosa meglio di un'altro/a.
Da utente kde mi verrebbe da proporre solo quello, ma ci sono contesti
in cui kde non è valido come lxde, ad esempio.

Altro aspetto fondamentale è che chi decide di passare a GNU/Linux in
ambito lavorativo vuole stabilità: Denis, vedere il proprio ambiente
cambiare comportamento ogni 6/12 mesi non è cosa gradita, non si può
restringere il campo a due distro come ubuntu e fedora.

Per una pmi, imho, le scelte dovrebbero ricadere su software libero di
comprovata stabilità e con, eventualmente, un supporto a pagamento
(resta sempre software libero, ma *bisogna spiegarlo*). Ubuntu LTS non
è affatto l'unica scelta: molte aziende chiedono di Debian,
CentOS/RHEL, OpenSuSE/SuSE, Mandriva (almeno fino a qualche mese fa).
Inoltre molti applicativi come suite per la produttività, gestionali,
ecc sono già confezionati per queste distribuzioni quindi queste
andrebbero considerate in fase di decisione.
Chi deve scegliere il Software Libero può essere più tranquillo se sa
che altre aziende sono migrate con successo: molte lo hanno fatto con
distribuzioni che non sono Ubuntu.

Studenti & Utenze private
=========================
Con gli studenti il discorso è molto diverso e volendo più complesso:
nonostante tutta la loro pigrizia (per fortuna non sono tutti così :-)
), è necessario puntare su loro in quanto "futuro". Mostrare loro
ambienti "giocattolosi" non li renderà utenti più consapevoli e
neppure li legherà maggiormente al software libero.

Cercare in tutti modi di fare capire loro l'importanza del Software
Libero non sarà mai fiato sprecato perché sicuramente nel gruppo
qualcuno recepirà il concetto. Fare vedere loro un'unica soluzione
preconfezionata ed esteticamente gradevole li attrarrà come li attrae
un videogame: dopo un po' si stuferanno e lo abbandoneranno per
qualcosa d'altro. E' una scorciatoia che potrebbe non dare gli esiti
sperati.

In merito al fatto che le "persone in piazza Ducale" (aka utenze
private) sappiano già cosa sia Ubuntu o, peggio pensino che Linux sia
Ubuntu, non è un indice che può giustificare la promozione esclusiva
di Ubuntu. Non è una semplificazione per tutti, ma un incentivo ad
associare erroneamente GNU/Linux ad Ubuntu. Proprio perchè la gente
ormai le conosce dovremmo spingerci al passo successivo, ossia
spiegare bene le differenze e mostrare alternative. Una sorta di
maieutica ;-)

Non sto dicendo che non bisogna usare ubuntu.

E' giusto voler catturare l'attenzione, ma non dovremmo limitarci a
questo perché -imho- non basta a dimostrare di essere maturi. Invece
continuare a inseguire, come per altro credo si stia già facendo, il
modo migliore per presentare e spiegare argomenti di una certa
complessità ad un pubblico (intelligente ma assopito o inquadrato in
logiche "windowsiane") è ciò che può fare la differenza.

Mizzica... :)
- -- 
Matteo
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