[LUGDucale] R: Verbale incontro del 24.09.12

Edoardo Nembro edoardo.nembro@gmail.com
Ven 28 Set 2012 14:43:06 CEST


Mi scuso preventivamente per il wall of paper... :)

Io invece valuto la scelta in modo diverso: secondo me scopo del lug
dovrebbe essere quello di diffondere
il più possibile il software opensource. Io personalmente sarei più
contento se 20 avventori del linuxday
scegliessero di adottare un sw opensource tra tutti quelli presentati,
piuttosto che 2 persone passassero
completamente a linux.

In secondo luogo io non mi sento di consigliare ad una PMI una distro
piuttosto che un'altra, perchè dipende
dall'uso che ne andranno a fare, perchè dipende dai programmi che dovranno
usare e perchè dipende da chi
gli farà assistenza. Come hanno detto però anche Denis e Fulvio, sarebbe
meglio partire con tutti i computer
approntati nello stesso modo, perchè sarà più semplice per noi mostrare i
programmi e il funzionamento.
Ubuntu è stata scelta perchè è probabilmente l'unica che tutti noi del lug
abbiamo provato sufficientemente a
lungo da saperla usare bene. Potevamo scegliere centos, mandrake, mageia o
gentoo? Certo, ma sono distro
che conosco in modo estremamente superficiale e a molte richieste non
saprei rispondere in modo preciso,
non immediatamente per lo meno.
Alla tua affermazione "Se si promuove il software libero non si promuove
solo ubuntu." ti rispondo che non
promuoviamo ubuntu, l'abbiamo semplicemente scelto per nostra comodità
durante le dimostrazioni.

Per quanto riguarda gli altri DE, il discorso è analogamente basato su
motivi pratici. Partendo dal punto che
vorremmo avere tutti i pc più uniformi possibili, ci sono altre 2 questioni
da valutare: il peso dei vari DE
(se la media dei pc disponibili dovesse montare pentium 2, gnome 3 o kde
sarebbero da scartare) e la difficoltà
di uso da parte di utenti "autonomi". Per questo motivo avevo ad esempio
appoggiato l'uso di mint, che ha
un'usabilità più simile a windows.

Per quanto riguarda l'ultima osservazione, il mio discorso era proprio
l'opposto: l'associazione linux=ubuntu
viene fatta giusto da utenze un minimo skillate nell'uso del pc, l'utenza
destinataria della giornata, cioè chi lavora
in una PMI, non ha in media la benchè minima idea di cosa sia linux, ubuntu
e del rapporto tra le 2. Per queste
persone presentare un PC con ubuntu o gentoo non cambia nulla, cambia però
a noi che dobbiamo presentarlo.

Saluti, Edo

Il giorno 28 settembre 2012 13:47, Matteo Pasotti
<matteo.pasotti@gmail.com>ha scritto:

> Bene, sono stato preceduto alla grande :-)
>
> Condivido sostanzialmente le preoccupazioni/contestazioni di Manuel
> tranne per la questione "associazione linux=ubuntu" (cosa analoga
> succede/succedeva in altri lug quando la maggioranza di utenti di una
> distribuzione veniva naturalmente a "coalizzarsi" - è fisiologico).
> Ciò che _non deve_ succedere è che la maggioranza faccia "sparire" le
> minoranze, cosa mai successa almeno nei lug che ho frequentato
> direttamente e indirettamente. Per questa ragione chiedevo, appunto,
> un chiarimento.
>
> Provo a rispondere a tutti, scusate il papiro.
>
> Sergio, è l'associazione che dovrebbe dare un po' di spazio a più
> "opzioni", non si può risolvere il problema delegando al singolo
> membro o partecipante la responsabilità di dare una panoramica più
> ampia di cosa sia il Software Libero (perchè potrebbe anche dire delle
> fesserie, come a volte capita).
> Se si promuove il software libero non si promuove solo ubuntu.
>
> A parte la questione definita "filosofica" (non si tratta di sola
> filosofia ma la *base senza la quale* nessuno avrebbe una
> distribuzione come ubuntu sul pc) posso capire le logiche/necessità di
> un lug in questi anni, ma è il discorso fatto in questo thread che non
> mi sembra reggere molto: parliamo di pmi e insieme di persone che
> passano da una piazza.
>
> PMI
> ===
> Una pmi non ha interesse (fine a se stesso) in diversi tipi di
> interfaccia grafica ed in modo simile non ha bisogno di molti fronzoli
> estetici (anche se alcuni possono essere utili nel migliorare il modo
> in cui si lavora).
> Edoardo, mostrare vari ambienti grafici ha la stessa importanza di
> mostrare più distribuzioni, ognuno/a fa qualcosa meglio di un'altro/a.
> Da utente kde mi verrebbe da proporre solo quello, ma ci sono contesti
> in cui kde non è valido come lxde, ad esempio.
>
> Altro aspetto fondamentale è che chi decide di passare a GNU/Linux in
> ambito lavorativo vuole stabilità: Denis, vedere il proprio ambiente
> cambiare comportamento ogni 6/12 mesi non è cosa gradita, non si può
> restringere il campo a due distro come ubuntu e fedora.
>
> Per una pmi, imho, le scelte dovrebbero ricadere su software libero di
> comprovata stabilità e con, eventualmente, un supporto a pagamento
> (resta sempre software libero, ma *bisogna spiegarlo*). Ubuntu LTS non
> è affatto l'unica scelta: molte aziende chiedono di Debian,
> CentOS/RHEL, OpenSuSE/SuSE, Mandriva (almeno fino a qualche mese fa).
> Inoltre molti applicativi come suite per la produttività, gestionali,
> ecc sono già confezionati per queste distribuzioni quindi queste
> andrebbero considerate in fase di decisione.
> Chi deve scegliere il Software Libero può essere più tranquillo se sa
> che altre aziende sono migrate con successo: molte lo hanno fatto con
> distribuzioni che non sono Ubuntu.
>
> Studenti & Utenze private
> =========================
> Con gli studenti il discorso è molto diverso e volendo più complesso:
> nonostante tutta la loro pigrizia (per fortuna non sono tutti così :-)
> ), è necessario puntare su loro in quanto "futuro". Mostrare loro
> ambienti "giocattolosi" non li renderà utenti più consapevoli e
> neppure li legherà maggiormente al software libero.
>
> Cercare in tutti modi di fare capire loro l'importanza del Software
> Libero non sarà mai fiato sprecato perché sicuramente nel gruppo
> qualcuno recepirà il concetto. Fare vedere loro un'unica soluzione
> preconfezionata ed esteticamente gradevole li attrarrà come li attrae
> un videogame: dopo un po' si stuferanno e lo abbandoneranno per
> qualcosa d'altro. E' una scorciatoia che potrebbe non dare gli esiti
> sperati.
>
> In merito al fatto che le "persone in piazza Ducale" (aka utenze
> private) sappiano già cosa sia Ubuntu o, peggio pensino che Linux sia
> Ubuntu, non è un indice che può giustificare la promozione esclusiva
> di Ubuntu. Non è una semplificazione per tutti, ma un incentivo ad
> associare erroneamente GNU/Linux ad Ubuntu. Proprio perchè la gente
> ormai le conosce dovremmo spingerci al passo successivo, ossia
> spiegare bene le differenze e mostrare alternative. Una sorta di
> maieutica ;-)
>
> Non sto dicendo che non bisogna usare ubuntu.
>
> E' giusto voler catturare l'attenzione, ma non dovremmo limitarci a
> questo perché -imho- non basta a dimostrare di essere maturi. Invece
> continuare a inseguire, come per altro credo si stia già facendo, il
> modo migliore per presentare e spiegare argomenti di una certa
> complessità ad un pubblico (intelligente ma assopito o inquadrato in
> logiche "windowsiane") è ciò che può fare la differenza.
>
> Mizzica... :)
> - --
> Matteo
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> Version: GnuPG v1.4.12 (GNU/Linux)
> Comment: Using GnuPG with Mozilla - http://enigmail.mozdev.org/
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