[LUG-Ischia] Dai clic alle note di lavoro Microsoft brevetta tutto

Linux User Group Ischia info@lug-ischia.org
Mer 9 Giu 2004 20:48:22 CEST


Il Patent Office attribuisce migliaia di invenzioni al gigante Usa 

Le piccole aziende temono una politica di strangolamento 

Dai clic alle note di lavoro 

Microsoft brevetta tutto 

L'Ue ha approvato una direttiva che consentirà pratiche simili 

ROMA - Bill Gates ha inventato la procedura che permette di avviare un 
programma con un clic del mouse. Ne è convinto il Patent Office 
statunitense, che ha appena assegnato a Microsoft un brevetto su "un bottone 
per il lancio delle applicazioni". E' uno dei bizzarri effetti della nuova 
politica di Microsoft nel campo dei brevetti, che sta mettendo in allarme i 
concorrenti del gigante statunitense e i sostenitori dell'open source. 

Il brevetto ottenuto dalla società di Redmond non ha effetti diretti sui 
sistemi informatici che utilizzano un mouse, valendo soltanto per 
"apparecchi con risorse limitate", come i computer palmari. Ma preoccupa il 
fatto che il Patent Office conceda licenze su idee e principi, e non su 
soluzioni meccaniche, senza peraltro tenere conto della cosiddetta "prior 
art", cioè delle tecniche preesistenti. E' di oggi la notizia che Bill Gates 
e soci hanno ottenuto anche la paternità del commento "todo", comunemente 
inserito nel codice di un software per indicare le cose ancora da fare. 

Microsoft detiene oltre 4 mila brevetti e in questo momento ha un centinaio 
di richieste in attesa di approvazione. La società di Bill Gates segue la 
strada di molte grandi aziende, che inondano di presunte invenzioni il 
Patent Office. L'ufficio brevetti tende ad accettare la maggior parte delle 
richieste, pur sapendo che, di fronte a una contestazione, la licenza si 
rivelerà infondata. 

"Circa il 75 per cento delle cause per violazione di brevetto finisce in una 
bolla di sapone", spiega Daniel Ravicher, direttore esecutivo della Public 
Patent Foundation. "Le grandi aziende hanno ingenti risorse da dedicare a 
questi grattacapi, ma le piccole organizzazioni che sviluppano software open 
source non hanno i soldi per affrontare Microsoft davanti ai giudici". Eric 
Raymond, presidente della Open Source Initiative, è ancora più diretto: 
"Vogliono colpirci direttamente. E' un tentativo di azzoppare la 
concorrenza".
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Il problema rischia di riproporsi in termini simili anche in Europa: il 
Consiglio dei ministri dell'Unione ha recentemente approvato una direttiva 
che ricalca la normativa statunitense sui brevetti. Secondo i suoi critici, 
Microsoft ha avuto un peso significativo sull'approvazione di questo 
provvedimento: la società di Redmond detiene grandi interessi in Irlanda, 
presidente di turno dell'Unione.
(9 giugno 2004)
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