[LUG-Ischia] Brevetti software in Europa: votiamo per restare liberi
Linux User Group Ischia
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Gio 10 Giu 2004 12:59:33 CEST
BREVETTI SOFTWARE IN EUROPA:
VOTIAMO PER RESTARE LIBERI
Il Consiglio dei ministri dell'Unione Europea ha ribaltato il
rifiuto
del Parlamento europeo ai brevetti software in Europa. Nella
riunione
del 17 e 18 maggio scorso, il Consiglio europeo dei ministri
sulle
Competitività, a Bruxelles, ha rigettato [0] gli emendamenti che
il
Parlamento europeo aveva apportato [1] all'originale direttiva.
Questa
avrebbe introdotto in Europa una legislazione sui brevetti
software
simile a quella in vigore negli Stati Uniti e in Giappone, sulla
quale
la Federal Trade Commission Statunitense ha già espresso critiche
e
riserve [2].
Il risultato del compromesso approvato dal Consiglio dei
ministri
è addirittura peggiore [3] della proposta originaria,
perché
potenzialmente permette di brevettare qualunque programma
per
elaboratore.
Una tale legislazione sarebbe deleteria [4] per il tessuto
produttivo
europeo legato alle moderne tecnologie, che è costitutito in
massima
parte di piccole e medie imprese utilizzatrici o produttrici
di
software. Infatti, una forte protezione brevettuale in questo
campo
avvantaggia solo chi ha già registrato un gran numero di brevetti e
può
quindi stringere accordi di non belligeranza con le altre
grandi
imprese.
In questo modo si creano artificialmente delle "barriere
all'ingresso"
per le nuove aziende, piccole o grandi che siano, limitando
quindi
l'offerta ed impedendo la naturale diminuizione dei prezzi dovuta
alla
competizione.
Il software libero è particolarmente vulnerabile ad una legislazione
che
ammetta i brevetti software, perché le licenze libere
permettono
la libera copia senza vincoli. Essendo quindi incompatibili con
la
copertura brevettuale come normalmente adottata, i programmi liberi
sono
costretti ad un pericoloso slalom nel campo minato dei brevetti [5].
Grazie alle pressioni effettuate dalle associazioni di categoria [6],
e
dopo la lettera aperta dell'eurodeputato Marco Cappato [7], prima
il
ministro all'Innovazione e Tecnologia Lucio Stanca [8] e subito
dopo
il viceministro all'Economia e Finanze Mario Baldassarri [9]
hanno
dichiarato la loro posizione di contrarietà, ed il Governo italiano si
è
astenuto [10] dal votare la risoluzione proposta dalla
presidenza
irlandese, sponsorizzata da importanti multinazionali del software
[11].
Il nostro governo ha quindi svolto correttamente il proprio ruolo,
ma
purtroppo questo non è stato sufficiente, a causa soprattutto del
cambio
di fronte di alcuni paesi che avevano espresso dichiarazioni di
voto
diverse [12]. A meno che qualcuno dei rappresentanti ritiri il
proprio
voto nella prossima riunione di metà giugno, il testo approvato
dal
Consiglio europeo di maggio sarà discusso dal nuovo Parlamento
europeo
nei prossimi mesi.
I CITTADINI EUROPEI POSSONO influire su questi eventi, e INDICARE
AGLI
EURODEPUTATI COL LORO VOTO LA PROPRIA CONTRARIETÀ AI BREVETTI
SOFTWARE,
per una società che sia centrata sui bisogni e le libertà del
cittadino,
piuttosto che sugli interessi e le rendite di posizione di pochi.
È per questo che segnaliamo l'impegno che diversi candidati hanno
preso
pubblicamente riguardo a diverse questioni, fra cui i brevetti
software,
sottoscrivendo un appello proposto da diverse associazioni [13].
Ed è per questo che teniamo a ricordare che gli eurodeputati
Armando
Cossutta (GUE, Partito dei Comunisti Italiani), Cristiana
Muscardini
(UEN, Alleanza nazionale), Marco Cappato (NI, Lista Emma Bonino)
hanno
riconosciuto l'importanza della questione, orientando nel senso
corretto
le scelte dei propri schieramenti quando il Parlamento Europeo votò
in
proposito il 24 settembre scorso.
In particolare l'eurodeputato Marco Cappato, del Partito
Radicale
Transnazionale, ha condotto l'organizzazione a Roma di una
conferenza
sui brevetti software [14], contribuendo così a diffondere
la
consapevolezza del rischio che il Parlamento Europeo ha di
seguito
sventato con il suo voto. Cappato ha successivamente
pubblicizzato,
assieme ad Emma Bonino, [15] la necessità di opporsi alla direttiva
come
originalmente concepita.
Infine, mettiamo a disposizione sul nostro sito [16] UN RIASSUNTO
DEL
VOTO DEGLI EURODEPUTATI ITALIANI sull'argomento, perché ognuno
possa
verificarne il comportamento.
Altre informazioni sui brevetti software sono disponibili alla pagina
<http://softwarelibero.it/progetti/brevettisw/>.
Riferimenti:
[0] http://swpat.ffii.org/log/04/cons0518/
[1] http://swpat.ffii.org/papers/europarl0309/
[2] http://www.ftc.gov/opa/2003/10/cpreport.htm
[3] http://swpat.ffii.org/letters/cons0406/text/
[4] http://swpat.ffii.org/analysis/sektor/
[5] http://www.gnu.org/philosophy/savingeurope.html
[6] http://softwarelibero.it/news/20040514-01.shtml
[7] http://softwarelibero.it/pipermail/discussioni/2004-May/010258.html
[8] http://softwarelibero.it/altri/Prot_1069.pdf
[9] http://softwarelibero.it/altri/MEF.pdf
[10] http://www.innovazione.gov.it/ita/comunicati/2004_05_18.shtml
[11] http://kwiki.ffii.org/Cons040518En
[12] http://kwiki.ffii.org/?Pietras040520En
[13] http://italy.peacelink.org/cris/articles/art_5108.html
[14] http://www.radioradicale.it/software_libero/software_libero.html
[15]
http://softwarelibero.it/pipermail/discussioni/2003-October/008347.html
[16]
http://softwarelibero.it/progetti/brevettisw/voto-maggio-2003.shtml
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