[LUG-Ischia] Scandalo da internet a Barano

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BARANO  	18-11-2004
Il maresciallo Paparusso sequestra i computer dell'Ufficio tecnico
Scandalo da internet a Barano 

Dai computer del municipio si scaricavano film e canzonette. Un danno di più 
di 15 mila euro
| Barano - Internet continua a fare vittime. Dopo quelle del Cisi, eccoci a 
quelle del Comune di Barano. Secondo quanto emerso dalla denuncia presentata 
ai Carabinieri, che ha portato il maresciallo Nicola Paparusso a sequestrare 
tutti i computer dell'Ufficio tecnico di Barano, qualche dipendente di 
quell'ufficio si "divertiva" a scaricare da internet dell'ente locale, film 
e canzoni. E, poiché queste opere dell'ingegno non sono gratuite, gli 
effetti si sono sentiti sulla bolletta telefonica del Comune. I primi 
sospetti sono nati proprio dall'importo esagerato del conto del telefono. 
Secondo alcuni, il danno sarebbe di 15mila euro, a cui bisognerà aggiungere 
il danno rappresentato dal lavoro e sprecato da chi, pagato per lavorare sul 
condono, lavorava a scaricare file da internet. Il sindaco ed i funzionari 
del Comune, hanno cercato di vederci chiaro. Il dirigente dell'Utc, arch. 
Mazzella ha anche relazionato al sindaco su una certa anomalia riscontrata, 
ma non si è andato oltre, fino a quando la situazione non è precipitata il 
16 novembre. Nell'Ufficio tecnico del comune di Barano, lavorano anche tre 
giovani geometri incaricati di mettere in ordine le pratiche del condono 
edilizio. Uno di questi geometri, sapendo cosa bolliva in pentola, è 
sbiancato quando si è accorto che anche dal suo computer erano stati 
scaricati dei file musicali. Così ha chiamato l'assessore Bruno Molinaro, 
che si trovava in municipio per effettuare una sopralluogo sul territorio, e 
gli ha raccontato tutto. L'avv. Molinaro non ha perso tempo. Dopo un 
confronto con la dr. Bagnara e il dr. Pascale, ha fatto intervenire il 
comandante la stazione Carabinieri di Barano. Il maresciallo Paparusso ha 
sequestrato tutti i computer dell'ufficio tecnico per verificarne l'uso che 
ne è stato fatto. La situazione non è semplice, innanzitutto perché l'intero 
settore tecnico non ha più computer su cui elaborare relazioni e rapporti, e 
poi per i risvolti penali che una simile storia comporterà. Si prevede che 
coinvolgerà anche altri dipendenti. L'uso improprio del computer in ufficio 
è stato duramente censurato in molte sentenze della suprema Corte. 
Recentemente il vicepresidente del Senato ha licenziato un suo collaboratore 
perché usava internet per scopi diversi da quelli d'ufficio, anche se molti 
sono propensi a credere che sia stato licenziato perché fotografato ad un 
raduno gay. 

IL GOLFO Quotidiano di Ischia e Procida
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