[LUG-Ischia] Ballmer: sì al Linux virtualizzato
Linux User Group Ischia
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Dom 24 Apr 2005 09:10:09 CEST
Ballmer: sì al Linux virtualizzato
Microsoft intende migliorare l'interoperabilità della propria piattaforma di
virtualizzazione con Linux e Solaris, che Virtual Server supporterà
ufficialmente
22/04/05 - News - Las Vegas (USA) - Entro la fine dell'anno Microsoft
(www.microsoft.com) ha intenzione di introdurre nel proprio software di
virtualizzazione di classe enterprise, Virtual Server, il supporto ufficiale
ai sistemi operativi Linux e Solaris x86.
Il CEO di Microsoft, Steve Ballmer, sostiene che questa mossa è stata
dettata dal crescente numero di clienti che chiedono di poter far girare su
Windows altri sistemi operativi, e in particolare Linux. Il big di Redmond
intende soddisfare queste richieste, o almeno una parte di esse, con il
rilascio verso fine anno del primo service pack per VS 2005.
Va detto che con le attuali versione di VS è già possibile, almeno in linea
teorica, far girare come "guest" sistemi operativi differenti da Windows:
non bisogna infatti dimenticare che la versione originaria del software,
sviluppata da Connectix, supportava ufficialmente BSD Unix, Linux, NetWare e
Solaris x86. Dopo l'acquisizione della famiglia di prodotti Virtual nel
2003, Microsoft ha focalizzato la propria attenzione unicamente sulla
compatibilità con Windows, cessando ogni forma di supporto agli altri
sistemi operativi.
Il big di Redmond, ora deciso a cambiare le proprie strategie, ha mostrato
al "Management Summit" di Las Vegas come un'istanza di Red Hat Enterprise
Linux possa girare all'interno di una macchina virtuale di VS 2005. Per il
momento, tuttavia, Microsoft non ha alcun piano circa il porting del proprio
software di virtualizzazione verso piattaforme di terze parti.
Ballmer ha lasciato intendere che la prossima major release di VS potrebbe
arrivare solo fra alcuni anni: l'imminente service pack avrà infatti il
compito di introdurre il supporto alle più recenti tecnologie hardware, tra
cui le estensioni x86 a 64 bit, i motori di virtualizzazione su chip di
Intel e AMD ( Virtualization Technology (punto-informatico.it/p.asp?i=51224)
e Pacifica (punto-informatico.it/p.asp?i=52148)), i processori x86 dual-core
e il clustering iSCSI.
Microsoft conta di utilizzare la tecnologia acquisita da Connectix per
integrare nella prossima major release di Windows, Longhorn, alcune
funzionalità di virtualizzazione dedicate agli utenti desktop. Per
l'occasione il colosso prevede anche di "aprire" il proprio formato
d'immagine VHD (Virtual Hard-Disk) e concederne l'implementazione, dietro
licenza, anche ad altri produttori: ciò potrebbe consentire, ad esempio, di
utilizzare l'immagine di una macchina virtuale salvata con VS 2005 o
Longhorn anche su Linux ed altri eventuali sistemi operativi.
Microsoft ha anche mostrato in funzione la piattaforma Microsoft Operations
Manager (MOM) 2005, capace di gestire macchine virtuali e reali e, grazie al
supporto dello standard WS-Management (punto-informatico.it/p.asp?i=49955),
anche server basati su Solaris.
Sia VS 2005 che MOM fanno parte della Dynamic Systems Initiative
(punto-informatico.it/p.asp?i=50454&p=2), una strategia con cui il big di
Redmond promette di tagliare i costi di gestione e amministrazione dei
sistemi aziendali.
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