[LUG-Ischia] Scarichiamoli! Atto secondo. (fwd)

Linux User Group Ischia info@lug-ischia.org
Sab 19 Mar 2005 16:58:43 CET


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L'incontro del primo Febbraio 2005 in Senato della Repubblica è stato un 
momento importante per capire quali interessi possa mettere in luce la 
campagna "Scarichiamoli!".
L'accesso pubblico al sapere e la libera fruizione delle opere dell'ingegno 
rappresentano un minimo comune denominatore per movimenti tra loro diversi 
(Open Access, Open Content, Open Source, Web Accessibility), che si occupano 
di problemi diversi, ma che nel rispetto dei propri principi non possono 
fare a meno di trovare una base condivisa: uno sviluppo "aperto" della 
Società della Conoscenza. 

Pertanto, la richiesta allo Stato ed agli organi di governo (Ministero per i 
Beni e le Attività Culturali; Ministero dell'Istruzione, dell'Università e 
della Ricerca; Ministero delle Comunicazioni; Ministro per l'Innovazione e 
le Tecnologie; Centro Nazionale per Informatica nella Pubblica 
Amministrazione) di un portale, di un (meta)motore di ricerca, di un client 
P2P e di altre soluzioni finalizzate alla creazione e al rafforzamento di 
canali sicuri e diffusi (grazie anche al coordinamento con associazioni, 
fondazioni, università... ) per la libera circolazione della cultura, non 
può prescindere dal considerare le conquiste di civiltà che i suddetti 
movimenti hanno conseguito e che rappresentano una straordinaria risorsa per 
la collettività: ad esempio, il sistema dovrà utilizzare software libero, 
dovrà essere compatibile con il protocollo OAI-PMH, dovrà rispettare le WCAG 
1.0, dovrà mettere a disposizione opere di pubblico dominio (musica [si 
pensi allo straordinario patrimonio culturale rappresentato dalla musica 
classica], scritti, immagini e ogni altra opera dell'ingegno su cui non 
siano presenti diritti di utilizzazione economica e diritti connessi) e 
opere rilasciate con licenza libera od open content , scaricabili 
gratuitamente, nella piena legalità (è chiaro che scaricare un file non 
significa necessariamente commettere un illecito, ma prima di scaricarlo è 
necessario sapere se effettuare quel download è lecito oppure no: una 
corretta informazione garantisce sicurezza e libertà). 

È su queste basi che una modifica come quella dell'articolo 11 della legge 
sul diritto d'autore  potrà avere un senso: perché le opere finanziate (a 
fondo perduto) con soldi pubblici non soltanto devono essere 
persistentemente  non soggette ad alcuni diritti esclusivi (diritti 
patrimoniali d'autore e diritti connessi ), ma devono essere anche 
pubblicamente accessibili e liberamente fruibili. 

L'iniziativa della Comunità di Creative Commons Italia sta avendo un grande 
appoggio sia da parte della società civile sia da parte del "popolo della 
rete": essa non si limita ad un ristretto dialogo tra "addetti ai lavori", 
si tratta, invece, di un esempio di democrazia partecipativa fondata su un 
utilizzo intelligente di Internet e sulle inesauribili energie di una rete 
che, consapevole delle proprie possibilità, esclama: "Scarichiamoli!". 

Vi invitiamo a sostenere questo progetto. 

Per maggiori informazioni e per tutti i dettagli
http://www.creativecommons.it/main.php?page=scarichiamoli 

Per la Comunità di Creative Commons Italia, 

Nicola Alcide Grossi
Danilo Moi
Michele Bottari
Fabio Sabatino
Marco Marandola
Angelo Rindone
Flavia Marzano
Alberto Sanna
Ado Pieretti
Lorenzo De Tomasi 





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