[Primipassi] inetd.conf

Sergio Ballestrero sballestrero@interfree.it
Mar 8 Maggio 2001 09:39:48 CEST


On Sun, 6 May 2001, Gianni Bianchini wrote:

> On Sat, May 05, 2001 at 09:43:23PM +0200, Massimo Tagliaferri wrote:
>
> > Volevo anche sapere se con un installazione automatizzata potevo garantirmi
> > una sicurezza maggiore.
>
> Spesso accade il contrario. Alcune distribuzioni "automatiche" tipo
> redhat o mandrake, messe su con le opzioni piu' comuni, installavano,
> almeno in un recente passato, tutta una serie di servizi di rete normalmente
> inutili per un uso casalingo della macchina e li attivavano senza
> particolari controlli sull'accesso. Considerato che le distribuzioni
> x.0 di redhat hanno spesso la tendenza a comportarsi da colabrodi,
> si fa alla svelta a far due piu' due. Ora mi pare che la situazione
> stia un po' migliorando. Anche se non conosco bene le ultime versioni
> di queste distribuzioni mi e' parso di vedere che offrono una
> modalita' "server", una "workstation", ecc. e questo dovrebbe aiutare.
> Pero', ripeto, non ho provato.

 Adesso le modalita' "workstation" non installano i server telnet, ftp
etc.

 Sulla Mandrake c'e' una "scelta del livello di sicurezza" che fa un
lavoro abbastanza buono. Ha solo il pessimo vizio di piallare via
qualsiasi configurazione fatta a mano :-[

 Sulla RH, e' consigliato (e comodo) usare chkconfig per (dis)abilitare
servizi da (x)inetd o bootlevel.

 Ciao,
  Sergio


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