[Primipassi] Debian 30r1

[Marco Ermini]

Franco Vite <franco@firenze.linux.it> wrote:
[...]
>  - le altre distribuzioni (escluse la Suse e la SCO) non sono
>    distribuzioni necessariamente piu' commerciali della debian.

In realta', a meno che tu non fraintenda il termine "commerciale", RedHat e
Mandrake *sono* distro commerciali, cioe' sono create attraverso un business
che "spera" di andare all'attivo, quindi ha lo scopo di vendere. Debian no,
quindi e' IMHO corretta una grossolana distinzione in distro commerciali e non
commerciali, in cui RedHat e Mandrake rientrano nel primo gruppo, Debian nel
secondo.



>    Mandrake e Red Hat, per esempio, le puoi liberamente e gratuitamente
>    scaricare dalla rete (3 cdrom cadauna).
>    e cosi' per tante altre (quasi tutte).

Scusami, Franco, ma questo *non ha alcuna attinenza* col fatto che siano
distro commerciali. 

>    la Debian, di suo, ha una filosofia legata al software libero ("free
>    software"),
[...]

Anche RedHat e Mandrake (soprattutto RedHat, direi), pur essendo commerciali,
sono fortemente ispirate al software libero ed alla licenza GPL, tanto anche
da fare scelte "tecnicamente discutibili" pur di mantenere "puliti" i loro
CD.

Per favore, non facciamo confusione tra business e software libero. Sono due
cose che vanno su un piano diverso, ed i due piani si possono intrecciare
benissimo. Il fatto che una cosa sia sviluppata a livello commerciale non
significa che non possa essere GPL, come inversamente un progetto sviluppato
solo "volontaristicamente" non significa che non possa avere sbocchi
commerciali o essere venduto. Sono due concetti che vanno su un piano
totalmente diverso e non vanno confusi, altrimenti si rischia di dire che la
RedHat se ne sbatte della GPL, o che la Debian non e' buona per essere
venduta, o che un software commerciale sviluppato seriamente non possa essere
GPL. E sappiamo benissimo che queste cose non sono vere.


ciao


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Marco Ermini
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Perche' perdere tempo ad imparare quando l'ignoranza e' istantanea? (Hobbes)