[Primipassi] mutt: ricever la posta collegandosi a server imap
leandro noferini
lnoferin@cybervalley.org
Ven 11 Apr 2008 09:42:02 CEST
Cynthia Russo ha scritto:
Beh,innanzitutto questo non è esattamente quello che si può definire un
quesito da primipassi ma ci si prova lo stesso.
[...]
> Io voglio che un utente rossi con indirizzo di posta eletronica
> rossi@esempio.it che accede alla postazione client1 possa inviare una email
> all'utente mirko con indirizzo mirko@esempio.it operante nella postazione
> client2, in questo caso per l'invio della posta sfrutto il lato smtp del
> server (qunindi postfix) mentre al momento della ricezione mirko accederà al
> server (smtp/imap) sfruttando le caratteristiche di dovecot.
E su questo non ci sono dubbi.
> Ora, i client riescono ad inviare la posta elettronica, se non altro così mi
> dice mutt,
E se lo dice mutt dovremmo esserci perché, ovviamente, mutt funziona.
> In sostanza vorrei prima di tutto capire postfix effettivamente dove va a
> collocare la posta che gli arriva (per verificare che effettivamente la posta
> esca dai client)
Che dicono i log, nel caso /var/log/mail.log?
> e se ce un modo per ordinare a mutt di servirsi del server predisposto
> per ricevere la posta,
mutt (che funziona) nelle operazioni "normali" non prende la posta ma si
limita a leggerla da qualche fonte: normalmente uno spool come una
mailbox o una Maildir (come nel caso in oggetto), lasciando che siano
altri (fetchmail probabilmente è il candidato unico) a preoccuparsi
dello scarico effettivo.
C'è poi anche la possibilità che mutt legga uno spool "remoto" usando i
protocolli pop3(s) e imap(s), caratteristica che serve per scavalcare il
lavoro di fetchmail ma che non deve essere considerata di default.
Te come hai operato?
> questo implica che ovviamente dovecote la prenda in carico dopo che
> postfix l'ha ricevuta.
Non conosco dovecot ma credo che la sua principale funzione è quella di
offrire servizi come pop3(s) e/o imap(s) quindi non deve "prendere in
carico" la posta ma solo offrirla ai client.
Che intendevi?
> premetto che nella macchina server ho dovuto creare gli utenti che poi
> utilizzano le macchine client.
Questo normalmente è necessario a meno di non usare caratteristiche di
postfix e dovecot (credo) dette qualcosa come "utenti virtuali" (vado a
memoria perché non ho modo di verificare).
Diciamo che per ora va bene così.
> intanto ho inserito queste due righe nel file di configurazione di postfix /
> etc/postfix/main.cf
>
> home_mailbox = Maildir/
> mailbox_command = /usr/lib/dovecot/deliver
> #mail_spool_directory = /var/spool/mail/
>
> riuscite a darmi quale dritta?
Sinceramente non ho capito dov'è il problema?
--
Ciao
leandro
Un esteso e "normale" uso della crittografia è il sistema più forte
per rivendicare il diritto alla privacy nelle comunicazioni
telematiche: come tutti i diritti e come i muscoli se non viene
esercitato costantemente si atrofizza e va perso.
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