[Scuola] Fwd: Utilizzo di programmi liberi di grafica in ambito educativo

[Damiano Verzulli]

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Il 03/12/2010 22:20, Mauro Baldrani ha scritto:

> [...] Martedì sera a Schio al nostro incontro sono venuti alcune
> persone dell'ISAI (www.isai.it), una scuola di grafica che ha sede a
> Schio e a Vicenza.


E' una scuola di "grafica" ma... piu' precisamente, si occupano di
"Architettura di Interni".

Il CAD, quindi, e' sicuramente fondamentale e... concordo con quello che
hanno gia' detto.

Aggiungo, pero', che se si vuol fare architettura d'interni "seria", al CAD
va necessariamente aggiunta una soluzione 3D ad-hoc. Suggerisco, quindi:

- - lo studio approfondito di GIMP, che se non altro permette la
realizzazione di tutte le texture di cui si potrebbe avere bisogno e,
eventualmente, il "ritocco" delle renderizzazioni fatte dal 3D;

ma, soprattutto:

- - lo studio (relativamente approfondito) di BLENDER, almeno relativamente
al disegno architetturale.
	http://blender-archi.tuxfamily.org/Main_Page

Con Blender, si riesce (dopo un lavoro "importante") a progettare... un
bagno come questo:
	http://blender-archi.tuxfamily.org/Image:Salle_de_bains.jpg
(no, non e' una foto. E' una renderizzazione)

Va poi capito quanto la progettazione d'interni debba essere "precisa",
oppure semplicemente... abbozzata. In particolare va capito se questo
approccio:
	http://yorik.uncreated.net/tutorials/architecture-blender.html
e' sufficiente o, addirittura, preferibile in quanto "scarica" il
progettista dall'analisi dei dettagli, oppure se serve un approccio piu'
"millimetrico", nel qual caso cito questo:
http://yorik.uncreated.net/tutorials/precisionmodelling-blender.html

In quest'ultimo caso, come si vede, si parte da un DXF. Magari da un DXF
che si genera da un altro SW.

Chiudo evidenziando che BLENDER non e' un giocattolino e presenta un
gradino all'ingresso piuttosto importante. Quindi... o lo si approccia
"seriamente", oppure, forse, e' meglio lasciar perdere (ma questo
suggerimente vale esattamente anche per AutoCAD, ArchiCAD, Photoshop etc.
ma... molti semplicemente se ne infischiano)..

Certo che se una struttura che si preoccupa di formare "esperti in
progettazione d'interni" non e' capace di "sfornare" persone in grado di
renderizzare in 3D nemmeno una stanza 3x3 con un tavolo, quattro sedie e
tre neon... forse c'e' qualcosa che non va.

Un caro saluto,
Damiano


> PS: non essendo iscritto alla mailing list, perché le mail mi arrivino
> dovete inviarle al mio indirizzo (non a quello della ML!), grazie.

P.S.: _NON_ e' carino chiedere aiuto "on-list" e pretendere risposte
"off-list". Anzi... e' decisamente antipatico ed andrebbe evitato.

- -- 
Damiano Verzulli
e-mail: damiano@verzulli.it
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"Technical people tend to fall into two categories: Specialists
and Generalists. The Specialist learns more and more about a
narrower and narrower field, until he eventually, in the limit,
knows everything about nothing. The Generalist learns less and
less about a wider and wider field, until eventually he knows
nothing about everything." - William Stucke - AfrISPA
  http://elists.isoc.org/mailman/private/pubsoft/2007-December/001935.html
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