[Scuola] Dossier Scuola: sezione 1 in fase di revisione...

Luca Ferroni fero@pdp.linux.it
Mon Sep 13 18:48:26 CEST 2010


Anche se non abbiamo ancora replicato alle informazioni in essa contenute,
riteniamo lo spunto particolarmente interessante e ci pensiamo tutti i 
giorni :)

Abbiamo chiesto un parere anche a Renzo Davoli dalle cui presentazioni è 
ispirato il paragrafo Hardware e Software del Dossier.

Grazie mille per il contributo.
Sarebbe fantastico se qualcuno della lista si rendesse disponibile per 
lo sprint finale.

Credo che nel prossimo periodo verranno aggiunte moltissime esperienze,
e avremo bisogno di forza "coordinata" con noi per revisionare i contenuti.

Grazie
Luca


On 08/28/2010 06:07 PM, Marco Ciampa wrote:
> On Thu, Aug 26, 2010 at 07:16:03PM +0200, Luca Ferroni wrote:
>    
>> Buongiorno a tutti,
>>
>> siamo arrivati ad una buona versione della sezione 1, che potremmo considerare quasi definitiva,
>> in cui spieghiamo le motivazioni per cui la scuola dovrebbe utilizzare il Software Libero.
>>
>> Ora iniziamo a chiedere feedback da professori e dirigenti. Da chi si puo' mettere dall'altra parte e dire
>> "questo alla scuola serve" oppure no e perche'.
>>
>> Naturalmente conoscete già il software libero, ma conoscete molto bene anche
>> la situazione scolastica. Quindi diciamo che siete il tramite naturale verso il target :)
>>
>> Cosa ci aspettiamo da voi ?
>>
>> Che leggiate questa breve sezione e ci inviate un commento,
>> o vi iscriviate direttamente al wiki (alcuni di voi sono già iscritti) e apportiate le modifiche che ritenete opportune.
>>
>> Poi se non ci piacciono torniamo indietro non c'è alcun problema :)
>>
>> Buona lettura.
>> Il Dossier lo trovate su www.dossierscuola.it
>> Il link diretto alla sezione 1 è www.dossierscuola.it/Sezione1
>>
>> Se volete darci altri commenti sono ben graditi, in primis sulla pagina iniziale.
>>
>> Mi raccomando rispondete a dossierscuola@pdp.linux.it per contattare tutto il gruppo di lavoro
>>
>> Grazie di tutto
>> Luca
>>      
> Innanzitutto mi presento: sono Marco Ciampa
>
> Lavoro nella scuola come assistente di lab. di informatica e da molto
> tempo spingo per l'adozione del SL soprattutto nella scuola.
>
> Scusate se scrivo solo ora. Causa ferie sono stato poco a casa e non ho potuto rispondere prima.
>
> Riporto il testo (a mio giudizio) da modificare:
>
> 1)
>
>    
>>     *  Hardware e software seguono regole di mercato diverse
>>
>> L'hardware è la parte del computer che possiamo toccare, ciò che è
>> composto da atomi. Il software, invece, è una serie di istruzioni
>> eseguite dal computer, nate dall'idea di un programmatore. Il software
>> quindi è conoscenza. Per chiarire il concetto possiamo riferirci ad un
>> libro: la carta, l'inchiostro e la copertina sono hardware, mentre i
>> concetti espressi sono software.
>>
>>      
> No. I concetti espressi sono concetti, idee, algoritmi. Il software
> _non_ è un'idea o un concetto, ma una descrizione o un'implementazione
> dell'idea o del concetto. Così come i "Promessi sposi" non è l'idea
> delle avventure di una coppia di credenti, altrimenti molti romanzi
> arrivati dopo sarebbero semplici "plagi" dello stesso concetto. Ecco
> perché, tra l'altro, il copyright funziona benissimo a proteggere il
> software e invece i brevetti malissimo. Il software non è un concetto.
> Meglio non indurre la gente a fare una pericolosa confusione.
>
> Per modificare di conseguenza la frase, sarebbe meglio scriverla così:
>
> "... mentre le frasi, i capitoli, le espressioni scritte sono il software."
>
> o in maniera simile. Spero di aver reso il concetto (e quindi, di
> conseguenza, _non_ ho scritto un software ;-)
>
> Il resto del testo può andare benissimo dato che l'implementazione
> della conoscenza è assimilabile alla conoscenza stessa o, forse meglio,
> alla cultura. Si può dire che il software sia cultura digitale e in, in
> quanto tale, non può essere limitata e dovrebbe essere anzi più
> diffusa possibile e accessibile a tutti, ma qui mi sto allargando e
> divagando troppo...comunque il pensiero IMHO potrebbe essere
> espanso...vedete un po' voi...
>
> 2)
>
> "
>
> *  La scuola non deve trasmettere puro nozionismo, ma soprattutto
> lo spirito del libero arbitrio e l'attitudine ad aiutare gli altri.
>
> Fin dalle scuole elementari, la maestra insegna ai propri alunni:
> "Bambini, se portate in classe un sacchetto di caramelle non dovete
> tenerle per voi, ma dovete condividerle con i vostri amici!. Questo
> insegnamento sin dai primi anni di età predispone all'aiuto nei
> confronti del prossimo, e noi riteniamo che questo valore sia importante
> se vogliamo che la nostra società si evolva in qualcosa di migliore.
> Allo stesso modo un insegnante deve dire: "Studenti, se portate in
> classe un software, non lo dovete tenere per voi, ma dovete condividerlo
> con gli altri alunni!". Questo concetto non c'entra nulla con il
> comunismo, la comunione dei beni o l'abolizione della proprietà
> privata, come spesso si crede. Il software infatti non va paragonato ad
> un oggetto, come una macchina, ma a qualcosa di "spirituale". Il
> software infatti non è la scatola di plastica che contiene il CD con la
> sua copertina colorata. Quello è il supporto materiale con cui viene
> trasportata la conoscenza. (cit. prof Davoli :) ). La scuola quindi deve
> portare solo Software Libero in classe, e permettere così che gli
> studenti possano portarlo a casa liberamente per fare i compiti od
> esercitarsi.
>
> "
>
> Non mi piace il discorso
>
>    
>> Il software infatti non va paragonato ad
>> un oggetto, come una macchina, ma a qualcosa di "spirituale".
>>      
> non c'è niente di "spirituale" nel software, piuttosto "culturale", non
> incasiniamoci con concetti attigui alla religione...è meglio!
>
> cambierei in
>
>    
>> Il software infatti non va paragonato ad un oggetto, come una macchina,
>> ma a qualcosa di "culturale", come le frasi scritte in un libro, non la
>> carta o l'inchiostro di cui è composto.
>>      
> E comunque questo concetto era già stato spiegato più sopra....
>
> Evitiamo, per quanto autorevoli, le citazioni nel testo, per evitare di
> renderlo troppo pesante.
>
>   ....
>
> Qui aprirei una parentesi e spezzerei il discorso in due. La parte sopra
> la terrei intatta (a parte le note di cui sopra) ma cambiando il titolo in:
>
>   *  La scuola deve soprattutto trasmettere lo spirito civico, il
>      libero arbitrio e l'attitudine ad aiutare gli altri.
>
> Mentre aggiungerei un capitoletto simile al seguente:
>
> # La scuola non deve trasmettere puro nozionismo, ma soprattutto
>   cultura informatica.
>
> La scuola non deve addestrare all'uso dei programmi più diffusi ma deve
> spiegare i concetti che ci stanno dietro. E questo per molti motivi. Uno
> è che quando si esce da scuola, alla fine del ciclo scolastico,
> tipicamente i programmi "più diffusi" sono già vecchi e c'è
> dell'altro, a cui gli studenti non sono preparati, avendo fatto
> "addestramento" su programmi ormai obsoleti. Il secondo motivo è che i
> programmi proprietari sono "chiusi" cioè non si possono studiare.
> Infatti il codice di cui sono fatti (binario) non è comprensibile che
> dai computer per cui può solo essere utilizzato così com'è, senza
> poterlo studiare né modificare. Il Software Libero è detto anche Open
> Source(*), cioé a "sorgente aperto". Ciò significa che la scuola,
> studenti e docenti, può studiarlo, modificarlo e persino
> personalizzarlo a piacimento, senza violare alcuna legge. Perciò, in
> modo molto efficace, è possibile "capire" come funziona un computer e
> non solo imparare ad usarlo, imparando i concetti che ne stanno alla
> base e che sono molto meno legati a mode o consuetudini passeggere.  Una
> conseguenza di ciò è che gli studenti che studiano sul SL sono in
> genere più preparati di quelli solamente addestrati all'uso del
> computer e sono in grado di fronteggiare meglio le sfide tecnologiche
> del futuro agendo da persone più colte e preparate e non meri
> utilizzatori o consumatori dell'ultimo gadget tecnologico.
>
> Naturalmente questo è un'abbozzo. Modificate e migliorate come volete.
>
> È tutto (per ora... :-)
>
>    


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