[Scuola] A proposito di uso non commerciale, era: Scratch e assegnazione copyright
Raffaella Traniello
raffaella.traniello@g-raffa.eu
Wed Aug 3 11:15:45 CEST 2011
Ciao Claudio!
> Naturalmente si può (ancora non sono convinto se si deve) etichettare
> diversamente chiamandolo "simpatico", "utile" o *semilibero* come fa
> http://www.gnu.org/philosophy/categories.it.html
E' curioso notare come la categoria sia stata abolita nella versione
Inglese della pagina:
http://www.gnu.org/philosophy/categories.it.html
"Proprietary software is another name for nonfree software. In the past
we subdivided nonfree software into “semifree software”, which could be
modified and redistributed noncommercially, and “ proprietary software”,
which could not be. But we have dropped that distinction and now use
“proprietary software” as synonymous with nonfree software."
Sottolineo come anche le idee dei guru siano in evoluzione e come il
concetto di "grigio" non sia poi così inammissibile se è stato ammesso
fino a poco tempo fa.
> Non metterei però Scratch in una categoria separata, magari basta una
> nota. Anche perché dovremo fare la radiografia a tutte le licenze dei
> programmi inseriti e finora considerati liberi.
Non sono del tutto d'accordo. La licenza è tutto ciò che rende un
programma libero. Se ci interessa il software libero ci devono
interessare le licenze. E alla conoscenza di queste dobbiamo educare.
Mi piace la definizione di "semilibero", anche se è in parte superata.
Forse ogni programma potrebbe essere definito come "libero" o
"semilibero" (una nota, appunto).
Ciao
Raffaella
PS:
Ho trovato uno spunto interessante sull'argomento in questo post (in
Inglese):
Hijacking the word "free" by the FSF
http://warp.povusers.org/grrr/fsfhijacking.html
Mi ha colpito particolarmente il citato accanimento sui programmi
semiliberi, trattati più duramente di quelli proprietari.
More information about the scuola
mailing list