[Scuola] Chiudiamo questa lista? [Era: metodi sperimentali]
piergiovanna grossi
piergiovanna.grossi@gmail.com
Fri Dec 16 01:34:28 CET 2016
Condivido il commento di Alberto sulla bizzarria della proposta di
migrazione di questa lista a un google group, bizzarria aumentata dal fatto
che la proposta piace al vicepresidente della FSFE (dico giusto
Alessandro?) e che il google group è amministrato da un rappresentante del
consiglio di ILS. Un segno dei tempi decisamente.
Non sto dicendo che sia sbagliato pensare ad altro che al software libero
(nessuno si offenda o lanci anatemi contro una ortodossia che in questo
caso proprio non esiste), dico solo che c'è modo e modo. Se il prezzo della
cioccolata viene repentinamente aumentato di 3 euro e diminuito di 2, si
può anche dire che il prezzo è sceso, ma ci si sta prendendo in giro. La
consapevolezza e conoscenza di ciò che si fa mi paiono importanti ma mi
pare anche che spesso le parole vengano usate per descrivere situazioni che
non hanno molto a che fare con i concetti che esprimono.
Mi trovo quindi perfettamente d'accordo con i dubbi espressi da Marco,
Raffaele, Damiano, Maurizio ed altri sulla stessa linea. È stato un
piacere leggervi e vi ringrazio delle belle analisi.
Tornando alla domanda di Damiano: chiudere la lista? Mi dispiace se si
prende questa decisione. Se però non c'e' motivo che esista, preferisco la
chiusura alla trasformazione nel google group, per un atto di coerenza. Le
cose cambiano e va bene Facebook, va bene gdrive, va bene ggroup, va bene
whatsup se agli insegnanti piace così ma faccio fatica a vedere la libertà
e il software libero in 600 persone che stanno su Facebook. Stanno semmai
facendo comunicazione, condivisione, socializzazione, network...e va bene
così, basta ammettere che il prezzo della cioccolata è aumentato di 1 euro
anziché ostinarsi erroneamente a pensare che sia diminuito di 2.
Chiudo dicendo che al di là della chiusura o prosecuzione di questa lista
io continuo lo stesso a usare e a fare didattica solo con sl ai miei
studenti o tesisti, a cui spiego perché lo faccio e a cui spiego perché
devono leggere le licenze e i TOS. Non mi risulta che vadano via
scontenti, anzi la curiosità è una costante. In molti mi fermano anche
dopo diverso tempo per raccontarmi che hanno proseguito con l'uso degli
strumenti che gli ho fatto conoscere o che hanno usato le mie slides per
spiegare ad altri quello che hanno imparato. Per uno strano caso il
dipartimento dove cerco con soddisfazione di essere coerente si chiama
"Culture e Civiltà".
Aspetto il verdetto sulla lista, intanto grazie Damiano per la discussione.
P.
Il 14/dic/2016 19:22 "Alberto Cammozzo" <ac+lists@zeromx.net> ha scritto:
>
> Condivido entusiasticamente l'obiezione !!!!
> Se volete chiudere la lista fate pure, ma che una lista italiana nata
> per il free software confluisca senza batter ciglio in una piattaforma
> centralizzata USA con sw proprietario mi pare quantomeno bizzarro.
> Certo è il segno dei tempi.
>
> Alberto
>
>
> On 12/14/2016 03:55 PM, armeo@mail.nexacenter.org wrote:
> >
> > cara Eleonora,
> >
> > sono ben lieto di partecipare all'attività del gruppo su software libero
> e
> >
> > più in generale "open education".
> >
> > Sono un po' perplesso, per ragioni ideologiche e di interesse
> > nazionale su un punto: era proprio necessario Google Group?
> >
> > Quel fissato di Raf
> >
> >
> > Il 14/12/2016 13:08, Eleonora Panto ha scritto:
> >> Cari tutti,
> >>
> >>
> >> mi permetto di segnalare a chi fosse interessato - ed in particolare
> >> ad A.R. MEO - che stiamo cercando (once and again) di creare un
> >> gruppo di lavoro per i contenuti didattici liberi in Italia.
> >>
> >> abbiamo presentato la proposta in occasione dell'ultimo convegno GARR
> >> a Firenze e stiamo organizzando un incontro a Febbraio a Bologna.
> >> Vi copio incollo la sintesi che ha preparato Anna Maria Tammaro, per
> >> conto del nostro micro gruppo che include Fabio Nascimbeni e Rosanna
> >> De Rosa e me.
> >>
> >> Per chi volesse contribuire alla discussione c'e' sempre un google
> >> groupp storico - OPENEDITALIANO -
> >>
> >> Per maggiori opzioni, visita questo gruppo all'indirizzo
> >> http://groups.google.it/group/openeditaliano?hl=it
> >> <http://groups.google.it/group/openeditaliano?hl=it>
> >>
> >> ============================================================
> ============================================================
> ========================
> >>
> >> Cari colleghi
> >> potreste essere interessati alla sintesi del Seminario "Open
> >> Education in Italia" che si è tenuto a Firenze lo scorso 30 novembre.
> >>
> >> *Abstract e presentazione*:
> >> http://eventi.garr.it/it/conf16/programma/conferenza#info-2
> >> <http://eventi.garr.it/it/conf16/programma/conferenza#info-2>
> >>
> >> *Sintesi della discussione:*
> >>
> >> *1. Comunità Open Education*
> >> Abbiamo condiviso che dopo anni di sperimentazione, siamo all'anno 0
> >> dell'Open Education, siamo entrati in una seconda fase che è
> >> innovativa e punta al cambiamento.
> >> Abbiamo deciso di costruire una comunità, con gli obiettivi di 1)
> >> monitorare risultati e best practice e 2) soddisfare la necessita' di
> >> lavorare in modo trans-disciplinare e transettoriale. Questa comunità
> >> Open Education potrà collaborare con altre comunità come quella GARR
> >> su elearning pre-esistente.
> >>
> >> *2. Priorità*
> >> Le (tre) priorità discusse su cui concentrare le attività comuni sono
> >> state:
> >> *
> >> *
> >> *2.1 Formazione docenti*
> >> Il problema, evidenziato dalle indagine CRUI, include l'annosa
> >> questione della riconoscibilita' del lavoro per i docenti
> >> nell'attivita' didattica - non c'e' riconoscimento per ANVUR ne'
> >> tantomeno a scuola, dove non esiste riconoscimento. Nuovi profili e
> >> figure professionali: c'è interesse ad individuare le nuove
> >> competenze richieste per l'Open Education, anche per orientare
> >> università e istituzioni formative nel costruire curriculum adeguati.
> >>
> >> *2.2 Valutazione apprendimento*
> >> Nella Buona Scuola è prevista la formazione permanente e la
> >> validazione dei crediti dei docenti delle scuole, da qui quindi si
> >> potrà partire per fare studi e analisi. Sulla scuola ci sara' un
> >> grande investimento formativo sui docenti: dovremmo trovare il modo
> >> di utilizzare quest'opportunita' sia per creare consapevolezza sia
> >> proprio per gestire un'eventuale produzione, raccolta e
> >> valorizzazione di OER e MOOC.
> >>
> >> *2.3 Accessibilita' delle risorse e multilinguismo *
> >> E' stata interessante e da continuare la valutazione su spostare il
> >> focus dal contenuto ad altri aspetti legati alle OER come il Business
> >> Plan
> >> Caso wikitolearn https://en.wikitolearn.org/Main_Page
> >> <https://en.wikitolearn.org/Main_Page> - come potremmo federare le
> >> varie esperienze ? il caso è molto interessante perche' gli unici
> >> promotori sono gli studenti, per loro e' un "bisogno" mentre forse
> >> non lo e' per gli "insegnanti" -
> >> Molto interessante il tema della catalogazione e della preservazione
> >> di contenuti didattici che non viene fatto dalle biblioteche digitali
> >> ed altri servizi.
> >>
> >> *3. Attività*
> >> Primo Meetup a Bologna (aperto a tutti) a febbraio 2017. Notizie e
> >> aggiornamenti saranno inviate agli interessati
> >>
> >> Cordiali saluti
> >> Anna Maria
> >>
> >> ============================================================
> ============================================================
> ========================
> >>
> >>
> >>
> >>
> >>
> >> Eleonora Panto'
> >> -_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_
> >> http://www.puntopanto.it
> >> skype: epanto
> >>
> >> 2016-12-14 12:25 GMT+01:00 armeo@mail.nexacenter.org
> >> <mailto:armeo@mail.nexacenter.org> <meo@polito.it
> >> <mailto:meo@polito.it>>:
> >>
> >> carissimi,
> >>
> >> mi permetto anche io di chiedere di essere
> >> iscritto alla lista.
> >>
> >> Porto un primo contributo: il portale FARE (Free Architecture for
> >> Remote Education) disponibile all'indirizzo "fare.polito.it
> >> <http://fare.polito.it>", realizzato su un server del Politecnico
> >> di Torino.
> >>
> >> FARE è innanzitutto un archivio di "learning objects" free,
> >> contenente attualmente:
> >>
> >> Oltre 250 filmati di conferenze divulgative. Molto materiale
> >> didattico e i libri di testo per la scuola secondaria di secondo
> >> grado di matematica, scienze, fisica, latino, biologia. Due libri
> >> di testo di informatica per la scuola primaria e secondaria di
> >> primo grado. Materiale didattico vario per l'insegnamento di
> >> Scienze nelle scuole di ogni ordine e grado. Altro materiale
> >> scientifico e didattico, come videogiochi.
> >>
> >> Inoltre, FARE è dotato di strumenti che consentono a un
> >> insegnante di comporre una lezione multimediale o, al limite, un
> >> intero libro di testo utilizzando parte del materiale
> >> dell'archivio o di altri archivi. Il software di FARE è tutto
> >> libero per cui potrà essere ricopiato per realizzare altre copie
> >> di FARE. Tutti gli archivi saranno intercomunicanti in modo
> >> trasparente per cui dal FARE di Palermo si potrà vedere e
> >> utilizzare il materiale del FARE di Torino.
> >>
> >> Infine, FARE è stato dotato degli strumenti per attivare in
> >> qualunque istante una videolezione o videoconferenza interattiva
> >> verso un allievo ammalato o a casa, oppure verso una sede
> >> decentrata o un laboratorio remoto. Volendo, la lezione o
> >> conferenza può essere registrata e successivamente memorizzata
> >> sull'archivio di FARE.
> >>
> >> Gli strumenti di videoconferenza possono essere utilizzati anche
> >> per la realizzazione di MOOC.
> >>
> >> Consentitemi un'operazione di marketing: FARE si è classificato
> >> al secondo posto nel concorso "Talent Italy" del MIUR.
> >>
> >> Chi volesse archiviare materiale didattico free lo mandi a me. Al
> >> limite, chi volesse costruirsi il proprio FARE o un proprio MOOC
> >> mi mandi un mail. Cercheremo di dare una mano. Infine, molte
> >> grazie a chi volesse collaborare al progetto con software o idee.
> >>
> >> Raf Meo
> >>
> >>
> >>
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