[toscana] SMARTCARD READER SUI PAAS

Leandro Noferini lnoferin@cybervalley.org
Gio 10 Feb 2005 11:06:14 CET


Il giorno gio, 10-02-2005 alle 09:37 +0100, Paolo Mascellani ha scritto:

> 	c'e` chi dice:
> 
> > Infatti stiamo capendo un po' tutti che questi lettori di smart-card
> > sarebbero abbastanza imortanti per i PAAS.
> 
> E chi, invece:
> 
> > E quindi consiglio l'atteggiamento comune a Faenza dove quando piove
> > lasciano piovere. Fuor di metafora, se il problema non è risolvibile
> > perché stare a preoccuparsene? Sarà responsabilità politica di chi ha
> > chiesto un tale prerequisito aver espulso praticamente il resto del
> > mondo (informatico) che non è maggioranza.
> 
> Secondo me, e` giusto essere realistici, ma non fatalisti.

Da parte mia nessun fatalismo, sia ben chiaro. Quello che volevo far
notare io è che non siamo né in grado né le persone giuste per poter
risolvere il problema della gestione della CIE con Linux e quindi se ci
verranno imposte (cosa che vedo quanto mai difficile) non potremmo fare
altro che ritirarsi di buon ordine.

> Una prima considerazione: ma quante persone credete che si presenteranno 
> ai PAAS muniti di CIE o smartcard (emessa da chi?) pretendendo di 
> accedere ai servizi di eToscana? E la seconda (parente della prima) 
> quante sono le persone che oggi sfruttano questa possibilita` (io, ad 
> esempio, ho la CIE, ma non l'ho mai usata in modo diverso da quella 
> tradizionale e, tanto per fare un esempio, non ne ricordo il PIN). 
> D'altra parte, io, di lettori di smart card in giro non ne ho mai visti.
> 
> In questa situazione, secondo me, all'unico "provocatore" che arrivera` 
> al PAAS con la sua bella CIE nuova fiammante, si potrebbe semplicemente 
> rispondere: "stiamo cercando di risolvere i problemi tecnici; se la 
> Regione ed il Governo ci danno supporto lo faremo in tempi brevi". In 
> questo modo, almeno, la "responsabilita` politica" verra` effettivamente 
> sollecitata.
> 
> Se poi ci saranno orde di detentori di CIE all'assalto dei PAAS, allora 
> ecco che veramente avremo la possibilita` di porre il problema in sede 
> istituzionale.

Esatto, concordo.

> Cambiando discorso, ma non troppo:
> 
> > Innanzitutto, al di là si quanto scritto sul sito della regione, il
> > comune di Firenze si è dichiarato inizialmente inteso a fare usare solo
> > software libero per i paas di propria competenza. Questo forte
> > intendimento si è però scontrato con il deciso "ehhhh?" delle
> > associazioni che si erano già fatte avanti facendolo tristemente
> > naufragare (*).
> > 
> > In ogni caso sto tenendo contatti con una di queste associazioni per far
> > sì che almeno _uno_ di questi paas venga gestito usando esclusivamente
> > software libero in collaborazione con il lug fiorentino.
> 
> Credo proprio che la proposta di avere PAAS con software libero 
> necessiti di un'associazione sensibile al tema (cosa che non puo` certo 
> essere data per scontata) e/o uno stretto legame con un LUG o qualcosa 
> del genere. Altrimenti serve solo a farsi del male.

Di conseguenza io starei ben attento a spingere pubblicamente perché
l'amministrazione scelga esclusivamente sl: se l'idea parte da lì (come
è successo a Firenze) ben venga ma non ci metterei il nome del lug di
mezzo; se invece l'amministrazione lascia libera scelta (condizione
preferibile a mio modo di vedere) eviterei di pubblicare lai sulla cosa.


-- 
Ciao
leandro
Gli esperti hanno rotto: sanno tutto di niente.
In un mondo così vasto ho necessità di sapere niente di tutto.
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