[toscana] Co-finanziamento... ho capito bene?

Paolo Mascellani paolo@elabor.homelinux.org
Mer 19 Gen 2005 15:16:33 CET


Caro Andrea,

> in relazione ai colloqui che abbiamo avuto (noi come PtLUG) con 
> l'amministrazione comunale Pistoiese e a quanto abbiamo letto su questo 
> documento: 
> http://www.e.toscana.it/linea3/documenti/rendicontazione_costi_PAAS.pdf
> ci pare di capire che il finanziamento della Regione è un co-finanziamento.
> 
> In sintesi: se loro ci danno 15.000 euro per ogni PAAS, noi dobbiamo 
> SPENDERNE almeno 10.500, giusto?
> 
> Questo significa che mentre potremo investire in PC, ADSL, scrivanie 
> ecc... i 15.000 euro dati dalla regione, dovremo dimostrare che noi (tra 
> comune e associazione) abbiamo investito un totale di 10.500 euro.
> 
> Ad esempio: 1000 per realizzare l'impianto di rete e configurare le 
> macchine, 1500 per il riscaldamento, la luce di tutto l'anno, 500 annui 
> di abbonamento ADSL ecc....
> Tutto questo senza avere introiti di nessun tipo.
> 
> Fatemi capire se ho capito male oppure se ho colto pienamente il senso 
> dell'accordo regione-comune-associazione.

Direi che, in base a quanto ho capito io, l'hai colto abbastanza.

Qualche precisazione:

- Buongiovanni e` stato categorico nell'escludere i costi di esercizio 
dai 15.000 euro della regione che devono servire per beni durevoli, 
pertanto l'adsl non ci puo` stare, se non per le eventuali spese 
infrastrutturali.

- i 10.500 euro del comune (non credo che chiederanno all'associazione 
di mettercene una parte, anche se, mi pare, potrebbe essere) sono invece 
spendibili come si vuole; potrebbe anche essere che una parte di essi 
venga messa a disposizione dai comuni sotto forma di "valorizzazione" 
(ad esempio, uso locali, connettivita`, corsi di formazione, ...), ma 
una parte deve essere per forza in "moneta sonante".

- "non avere introiti di nessun tipo" e` poco chiaro (l'associazione di 
cui si sta parlando e` quella che gestisce il PAAS, che generalmente non 
sara` il LUG): avere a disposizione dei locali e delle attrezzature e 
poterle utilizzare anche al di fuori dell'orario di apertura al pubblico 
e` un "introito", anche se non in moneta; inoltre, se gli operatori 
hanno bisogno di formazione, anche questa e` unintroito, senza 
considerare che essa potrebbe essere fornita da qualche altra 
associazione (il LUG, ad esempio). Infine, credo che una qualche forma 
di remunerazione per gli operatori non sia fuori luogo.

Saluti, Paolo.

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Paolo Mascellani
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