[toscana] Compartecipazione del Comune

Paolo Mascellani paolo@elabor.homelinux.org
Ven 28 Gen 2005 09:09:59 CET


Caro Andrea,

>> Suppongo che questo voglia dire che il comune, comunque, non tira 
>> fuori un soldo, ma e` disposto a metterci dei locali.
> 
> si ma nel nostro caso i locali preferiamo metterceli noi. Abbiamo già 
> preso accordi in tal senso e ti assicuro che non avremo problemi a 
> rendicontare le stesse spese che avrebbe rendicontato il comune: 
> connessione, riscaldamento, personale che tiene aperto il PAAS, lavori 
> di manutenzione ecc...

Lo capisco bene e proprio per questo che mi sarei aspettato da parte dei 
comuni un po' piu` di sensibilita` ed almeno qualche soldo, se non tutti 
i 10.500.

>> Mi pare che non ci sia alcuna direttiva. Il comune puo` decidere di 
>> metterci 0, 1.000, o anche 20.000 euro (e lo stesso puo` fare 
>> l'associazione); la regione ci mettera` i suoi 15.000 in base a quanto 
>> ci mettono comune e associazione assieme: se ci mettono 10.500 euro o 
>> piu`, ne mettera` 15.000, altrimenti scalera` in proporzione.
> 
> ok, mi pare giusto, comunque ti ripeto: non abbiamo problemi a 
> rendicontare 10.500 euro di spesa. Se ti fai due conti vedi che ci si 
> arriva facilmente.

Stesso commento.

>> Ritengo che sia abbastanza tegamesco, da parte dei comuni, non 
>> metterci nulla e poi magari dire che hanno favorito l'accesso alla 
>> rete ed il software libero, ma questo e` un altra faccenda.
> 
> Non credo che lo facciano... comunque per altre associazioni metteranno 
> a disposizione la sede, quindi qualcosa di concreto lo faranno.

Metere a disposizione locali inutilizzati non e` che sia un grande 
sforzo. Anzi, e` un dovere civico.

>> Purtroppo, pare che anche il comune di Pisa sia indirizzato allo 
>> stesso modo.
> 
> ma infatti, non c'è una lira, pardon, un euro nelle casse comunali. Mi 
> chiedo come la Regione abbia fatto a trovare così tanti soldi, beati 
> loro che gli avanzavano :)

Non gli avanzavano: hanno deciso di investire su questo invece che su 
altro. A maggior ragione mi chiedo che senso abbia investire risorse su 
cofinanziamenti che poi non sono cofinanziati da nessuno. Se tanto mi 
da` tanto, si ritroverranno alla fine dell'anno a dover truccare i conti 
o ad avere, questa volta si`, un bel po' di residui (il che e` come 
dire, in un momento di scarsita` di risorse, che non se ne utilizza una 
parte).

>> Capita purtroppo abbastanza spesso che in un comune non ci sia un 
>> assessorato competente per l'informatizzazione e/o per l'innovazione, 
>> in grado di riassumere tutte le deleghe su queste cose, e che quindi 
>> le deleghe vengano distribuite su piu` assessorati. Evidentemente, nel 
>> vostro caso, questa cosa, "dato il suo alto valore sociale", se la 
>> puppa l'assessore alle politiche sociali.
> 
> E' questo il punto che non quadrava :)
> L'assessorato apposito ce lo abbiamo! Assessore alle "Reti 
> informatiche", e sempre il solito è anche assessore di:  Bilancio, 
> Provveditorato, Affari Generali, Statistica, Servizi Demografici
> con il quale tra l'altro siamo in buonissimi rapporti e che è 
> intervenuto anche al LinuxDay con un proprio talk.

Attento a tutta la frase: "... in grado di riassumere tutte le deleghe 
su queste cose". Evidentemente, nel momento in cui si mettono insieme 
bilancio, provveditorato, affari generali, statistica, servizi 
demografici, e reti informatiche (e magari ancora qualche cosa d'altro) 
e` logico che poi, da ciascuna di queste cose "avanzi" qualcosa. Un 
assessorato veramente forte sull'informatica non deve essere dato a chi 
ha gia tante cose e cosi` importanti da fare.

Ma mi accorgo che sto finendo "off-topic".

Ciao, Paolo.

-- 
Paolo Mascellani
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