[toscana] PAAS: Lo strano caso del comune di Prato
Lorenzo Nesi
l.nesi@empolese-valdelsa.it
Mer 25 Maggio 2005 15:44:39 CEST
Qui lo sapete da che parte pendiamo...
comunque per chiarezza il bando dice che almeno una delle postazioni deve
essere "disponibile all'installzione di una distribuzione software
appositamente predisposta in ambito RTRT e eToscana". E' vero che -se sara'
predisposta- probabilmente si trattera' di un Linux pero' la cosa e' ben
lontana da dire che bisogna per forza usare Linux su uno dei PC. La chiave
piuttosto puo' stare nei contenuti della LR.1/2004 e nelle finalita' di
promozione del software libero che i PAAS pot(dov)rebbero avere.
Un altro dato a ns sfavore e' quello riguardante il concetto di "PAAS Amico"
ovvero che aiuta i cittadini a risolvere anche i problemi che ognuno puo'
trovare nell'accesso casalingo alla rete: quindi avendo la maggior parte
della gente a casa Windows, come puo' fare un operatore PAAS che lavora
unicamente con Linux a dare loro una mano... "non solo regalando un liveCD"
dice la Regione...
Quindi non sono completamente felici dei 7 PAAS che stiamo cercando di
realizzare in gestione associata completamente con Linux: comunque ci
proponiamo come laboratorio che, stavolta sul campo, puo' dimostrare i
vantaggi di una scelta consapevole del software. I comuni sono Empoli (3),
Capraia e Limite, Montespertoli, Montaione e Gambassi Terme.
Saluti
________________
Lorenzo Nesi
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