[toscana] Progetto FOSS Comune di Arezzo

Graziano Giuliani giuliani@lamma.rete.toscana.it
Gio 21 Set 2006 13:08:11 CEST


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NB: L'indirizzo e-mail del destinatario e' un indirizzo privato
dell'Assessore Nocentini ricevuto da un componente del Forum Open Source 
della Regione Toscana. La mail e' inviata in BCC a questo indirizzo.

All'assessore all'innovazione del Comune di Arezzo,
Ing Ilario Nocentini.

Caro Ilario,

Alla riunione in regione Toscana del 14 settembre per l'apertura del forum 
permenente su Open Source (hai ricevuto la relazione e puoi vedere i 
commneti dei LUG sulla ML toscana) abbiamo letto ed acuisito il documento 
ufficiale da te scritto come assessore del Comune di Arezzo sul progetto 
di adozione del SL da parte dell'amministrazione che rappresenti.

Ne abbiamo parlato alla riunione di martedi (i commenti dei LUG della 
Toscana tutta li puoi leggere sulla ML toscana), ma qui ti relaziono solo 
su quelli del LUG di Arezzo.

In sostanza ci pare che cosi' messo il progetto richieda un notevole 
sforzo, sia economico che in termini di organizzazione, e che sia 
fortemente a rischio di finire per rappresentare uno di quei casi negativi 
che la pubblicistica M$ tanto apprezza.
Messa cosi' infatti gia' la fase 1 (MSO -> OO) rischia di precipitare nel 
caos organizzativo, mentre la fase 2 non ci sembra, richiedendo il solo 
uso del linguaggio java, avere molto a che fare con il SL.
Per la fase 3 invece 2 anni di transizione sembrano una utopia, dovendosi 
prima creare almeno le competenze interne o un mercato esterno di aziende 
che possano offrire assistenza.
Ovviamente parliamo da esterni alla macchina del comune, ma tra tutti 
abbiamo esperienze di altre amministrazioni in cui la transizione non e' 
certo favorita, anzi spesso osteggiata magari ricorrendo alla semplice 
mancanza di collaborazione, buona volonta', elasticita', magari da parte 
proprio dei responsabili interni delle strutture informatiche che invece 
avrebbero le competenze e la preparazione necessaria per comprendere, 
utilizzare e trarre profitto dal SL.

Secondo noi il programma dovrebbe puntare invece ad ottenere risultati 
"politici" con il minimo sforzo da parte dell'amministrazione, che portino 
a risparmi ma anche che siano di facile realizzazione.

Ecco alcuni suggerimenti che ti diamo su obiettivi che secondo noi possono 
essere al tempo stesso facili, "politici" e realizzabili.

1) Tutti gli uffici del comune di Arezzo accettano documenti ANCHE nel 
formato OASIS, senza costringere i cittadini a dotarsi di MSO o a 
trasformarsi in delinquenti nell'uso di software rubato. Sara' compito del 
CED interno fornire servizio di conversione da-a MSO a OO. In questo modo 
internamente cambia poco (o anche nulla), ma al cittadino viene offerta 
liberta' di scelta. I documenti verso l'esterno saranno forniti in 
entrambi i formati, e anche in questo caso la conversione deve essere 
automatizzata prima della pubblicazione. Su tutte le pagine del comune 
dove sono disponibili documenti o form in download, si mette ben visibile 
il link al sito di download di OO.

2) Il comune richiede espressamente negli appalti per la fornitura software 
che i prodotti realizzati da ditte esterne su specifiche tecniche fornite 
dal comune stesso siano rilasciati con una licenza riconosciuta OSI o 
addirittura GPL. Il software prodotto internamente da dipendenti 
comunali viene rilasciato sotto licenza GPL. Tutti i codici sorgente dei 
software realizzati dal comune o per il comune confluiscono in una 
repository raggiungibile dal sito web del comune ed aperta a tutti per il 
download dei software e lo sviluppo degli stessi. Tutti i cittadini 
possono apportare migliorie al software utilizzato qualora abbiano le 
competenze necessarie.

3) I servizi al pubblico offerti in via telematica dal comune di Arezzo 
attraverso il WEB devono essere migrati quanto prima e per quanto 
possibile su piattaforme server con sistema operativo completamente Open 
Source e strumenti di pubblicazione, aggiornamento e sviluppo FOSS.

4) Il LUGAR si impegna a realizzare un corso di alfabettizzazione sul 
software libero previo semplice rimborso spese per i docenti nei luoghi e 
nei tempi indicati dalla amministrazione comunale, ad intervenire alle 
manifestazioni organizzate dalla amministrazione comunale ovunque 
possibile, compatibilmente con gli scopi delle stesse, con stand 
informativi sul software libero e il suo modello di sviluppo.

Questi progetti NON sono a costo zero, prevedono formazione di competenze 
e alfabetizzazione informatica. Sono sostenibili inizialmente 
utilizzando i risparmi sull'aggiornamento e manutenzione delle 
piattaforme server, nel medio periodo utilizzando i risparmi e le sinergie 
che nascono dalla disponibilita' del codice sorgente (apertura dello 
sviluppo anche a tutte le altre amministrazioni pubbliche, aggiunta di 
nuove caratteristiche pagata solo sul lavoro effettivo e non sul 
"repackaging" di soluzioni non innovative, realizzazione di prodotti 
innovativi semplicemente "appiccicando" i vari pezzi e costruendo le 
necessarie interfaccie, riuso e riciclo del lavoro senza reinventare la 
ruota ogni volta), nel lungo periodo dai risparmi che nascono dalla lenta 
sostituzione del software proprietario presso una amministrazione oramai 
assuefatta ai concetti di sviluppo e sostenibilita' del SL.

La forza del SL sta sopratutto nel modello di sviluppo condiviso e nella 
disponibilita' per tutti del codice sorgente, per cui su quello bisogna 
battere.

Speriamo di non aver fatto cosa sgradita ad inviarti questi nostri 
pensieri in liberta' e suggerimenti, ma sentivamo il bisogno di rispondere 
alla tua apertura di credito verso il mondo del SL se possibile 
rilanciando negli obiettivi e nei contenuti la tua proposta verso quello 
che per noi puo' essere un traguardo raggiungibile dalla amministrazione 
del comune nel quale noi abitiamo.

Graziano a nome dei componenti del GNU/Linux User Group di Arezzo.

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