[toscana] [OT] Il vernacolo fiorentino come il riso Basmati!
Hal
hal@linux.it
Lun 6 Dic 2010 13:00:36 CET
Il giorno lun, 06/12/2010 alle 06.32 +0100, Paolo Costantini ha scritto:
> Io l'ho capita diversamente: non puoi utilizzare le definizioni del
> dizionario per scrivere un DIZIONARIO e venderlo, dicendo che lo hai
> scritto tu.
Vero. Ho un po' calcato la mano e ho scritto anche cose imprecise (che
però mi permettevano di rendere bene l'idea).
Se avessero *pubblicato* un dizionario, capisco che quell'opera, proprio
*quella*, e non il dialetto fiorentino, fosse protetta. Poiché è un
progetto in divenire, non "congelato" in una pubblicazione, cosa
significa "copyright" su un progetto -forse- mai pubblicato? "Diritto di
copia" su quale "copia"? E se invece vogliamo usare il termine improprio
"Diritto d'autore", chi è l'autore del dialetto fiorentino?
> Io l'ho capita diversamente: non puoi utilizzare le definizioni del
> dizionario per scrivere un DIZIONARIO e venderlo, dicendo che lo hai
> scritto tu.
Per questo basterebbe una licenza CC by-nc-sa
http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/deed.it
Che sarebbe più "Giusta" anche nei confronti dei fiorentini intervistati
sul significato dei lemmi.
Se volessimo essere "più realisti del re" potremmo anche pensare a una
distribuzione del tipo Licenza BSD, che permette di fare l'opposto di
quello che dicevi te, cioè stampare il dizinario come "mio" e venderlo.
Che male c'è? È fatto con soldi PUBBLICI, provenienti dalle tasse
-anche- degli editori, perché vietare loro di stamparlo e venderlo (in
pieno spirito licenza BSD) ?
Basta che possa farlo chiunque.
Insomma: tutto sarebbe più "Giusto" del copyright, anche il pubblico
dominio.
Non sto dicendo che quello che hanno fatto non sia "comune", sto dicendo
che è profondamente ingiusto e ci permetterebbe di portare agli onori
della cronaca un tema a noi caro. :-P
Ciao
Alberto
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