[toscana] Considerazioni sui Linux Day (was Re: Aperte le registrazioni per il Software Freedom Day 2010)
Alexjan Carraturo
axjslack@gmail.com
Gio 22 Lug 2010 01:59:29 CEST
Il 22 luglio 2010 00.19, Gianni Ciolli <gciolli@prato.linux.it> ha scritto:
> On Wed, Jul 21, 2010 at 09:07:35AM +0200, Alexjan Carraturo wrote:
>> Ricordo, a coloro che non avessero confidenza con questo tipo di
>> evento che l'SFD non è un Linux Day, e non ne vuole neanche prendere
>> il posto.
>
> Per assecondare le intenzioni degli organizzatori dell'SFD, ritengo
> utile mettere in evidenza alcuni aspetti che potrebbero collidere con
> il prossimo Linux Day,
>
>> L'argomento è il software libero in generale, compreso quello per
>> piattaforme non Linux (vd "The open CD"). L'evento ha natura
>> prettamente divulgativa, con particolare attenzione al mondo della
>> scuola e dell'università, non richiede quindi un particolare
>> coefficiente tecnico.
>
> Il Linux Day, pur avendo la parola "Linux" nel nome, si occupa in
> anche di software libero in generale [1], ed è senza dubbio la
> principale manifestazione a livello italiano su questo tema, anche
> come numero di città coinvolte (iniziando con 40 città nel 2001 e
> giungendo a 100 e più città dal 2004 in poi).
>
Non credo proprio che nelle intenzioni che ci sono dietro siano le
stesse. Linux Day è un evento che vuole riunire l'italia sotto le
linee guida di ILS (non dico che sia un male, ma sono diverse da
quelle del SFD)
> In altre nazioni può essere che ci sia una diversa realtà locale, e
> quindi che la causa del software libero possa essere aiutata
> organizzando manifestazioni come il SFD; in Italia invece si
> otterrebbe paradossalmente l'effetto contrario, creando una copia
> ridotta di qualcosa di esistente e già funzionante.
>
Se il suo lug non vuole partecipare, liberissimo, ma non vedo perchè
facendo un SFD e non un LD dovrebbe soffrirne in qualche modo la
diffusione del Software Libero.
> Infatti, i volontari di ogni città dovrebbero sottrarre parte del
> proprio tempo e delle proprie energie all'organizzazione del Linux Day
> (23 ottobre), facilitata da anni di esperienza - sia organizzativa che
> in termini di regole (linee guida) utili e sensate - e aiutata dalla
> presenza di un gruppo attivo di volontari.
>
Mi può spiegare, a suo avviso dove ritiene che le linee guida del SFD
non siano sensate? E perchè i volontari del SFD dovrebbero valere meno
di quelli del LD (considerando che in taluni casi sono le stesse
persone).
> Tutto questo per spendere tempo ed energie in una ulteriore
> manifestazione (poche settimane prima del Linux Day) le cui tematiche
> sembrano essere già comprese dalle linee guida dei Linux Day. Sponsor
> locali, patrocini di istituzioni, relatori, etc. potrebbero essere non
> più disponibili due volte in cinque settimane.
>
Non mi sembra sia scritto per legge che in italia, se un gruppo si
occupa di software libero debba fare esclusivamente il Linux Day.
> Essendo il Linux Day una realtà già efficiente e assai capillare, io
> penserei che chiunque abbia a cuore il software libero e i temi
> correlati dovrebbe per prima cosa contribuire a organizzare il Linux
> Day in una delle 123 città italiane che ne hanno organizzato uno
> l'anno scorso. Molti gruppi locali hanno già cominciato
> l'organizzazione da mesi, al di là dei 20 che hanno già annunciato il
> luogo dell'evento con ben 94 giorni di anticipo.
>
> Tra l'altro il Linux Day è un evento di proprietà di tutta la comunità
> del software libero; gli attivisti partecipano in qualità di relatori
> e decidono che taglio avrà ciascun Linux Day, anche in base alle
> specifiche qualità di ciascun gruppo locale. Le linee guida di ILS,
> oramai "oliate" da anni di esperienza, permettono di dare un carattere
> nazionale uniforme senza svilire l'iniziativa locale. Il Linux Day è
> un esempio eccellente in questo senso.
>
Ma guardi, all'ultima lugconf, non sembravano poi così ben "oliati"
questi meccanismi. Io sentivo molti dei presenti che si lamentavano di
numerosi aspetti, e se non crede a me, può chiedere ai rappresentanti
ILS ivi presenti.
> Il SFD mi sembra invece più affine al formato del singolo convegno,
> avendo un comitato organizzatore già definito, degli sponsor di
> dimensioni ragguardevoli, ma non una base territoriale (almeno fino al
> 2009). L'ultima parola sulle decisioni pare che sia della "board" di
> una società no-profit statunitense il cui sito web non dà informazioni
> in merito (ad esempio: i membri della board sono eletti dagli
> sponsor?). A differenza del caso del Linux Day, l'assenza di regole e
> linee guida rende difficile capire se i team locali debbano limitarsi
> a fare semplice manovalanza applicando le direttive emanate della
> board.
>
Arrivati a questo punto mi viene da chiederle: ma lei ha capito niente
di cosa è la SFI? Ha letto, anche approssimativamente i documenti
pubblicati sul sito?
Ha almeno provato ad aprire la pagina con una emblematica scritta
"About SFI" http://softwarefreedomday.org/content/who-sfi . Se lo
avesse fatto, avrebbe scoperto che gli elementi della Board sono
eletti periodicamente dall'assemblea dei teamleader (ovvero coloro che
organizzano gli eventi locali). Poi, legga il sito è capirà che ci
sono delle linee guida, anche se non sono stringenti, dando ampia
capacità di manovra ai team. La diffido da fare illazioni di tal fatta
ulteriormente in futuro.
E per maggiore trasparenza, sappia che i "minutes" dei meeting vengono
pubblicati (altra cosa che saprebbe se avesse provato almeno a leggere
il sito).
> Probabilmente le organizzazioni "top-down" tipo SFI sono più adatte
> all'organizzazione di un singolo convegno, il quale si può aggiungere
> alle varie conferenze nazionali su argomenti correlati al software
> libero (come ad esempio PGDay, o PyCon, limitandomi a citare quelli
> cui ho partecipato negli ultimi mesi); questo caso permetterebbe a mio
> parere un contributo più chiaro ed efficace alla causa comune del
> software libero.
>
Probabilmente lei scrive un mucchio di cose che eufemisticamente
definirei "poco corrette".
Ribadisco, se lei vuole fare il suo Linux Day, se non è in grado di
fare un passo oltre la visione che ILS ha di un evento di promozione
del software libero, faccia pure. Non ho mai detto a nessuno di non
fare il Linux Day, e questo atteggiamento di "out out" da lei
applicato e quanto meno scorretto. Non ha senso mettere in
competizione due cose che non si assomigliano neanche, se non nellla
tipologia di persone che potrebbero realizzarlo in pratica.
Le faccio notare che il Software Freedom Day manda un messaggio
"mondiale", e nel 2009 ha avuto oltre 900 team in tutti i continenti
del mondo, mandando l'immagine di una comunità unita secondo certi
valori, e cercando di far comunicare tra loro paesi diversi (tra cui
molti del terzo mondo). Un messaggio di libertà che arriva anche in
quei paesi in cui la libertà di espressione è un lusso che non ci si
può permettere. E' l'impegno di uomini e donne di nazionalità, etnie,
lingue, religioni e status economici diversi, pronti a confrontarsi
sotto un unica grande bandiera. Grandi fondazioni come FSF e FSFE
danno il loro supporto, pur non essendo un evento in perfetto accordo
con le proprie linee guida, per mandare un messaggio mondiale.
E lei compara tutto questo al Linux Day? E lo dico, ribadendo che non
ho niente contro il Linux Day, ma sto cercando di farle capire che
sono cose diverse, che è pregato di non svilire tutto nel medesimo
calderone.
Il suo messaggio sarebbe: "dato che c'è già il Linux Day in italia,
freghiamocene del resto del mondo e guardiamo solo al nostro pratino"
? E questo che ha cercato di comunciare? Autoreferenzialità; è ancora
di questo che ha bisogno la comunità, caro ex-presidente del lug di
prato?
Sono convinto che con questo modo di ragionare "manteniamo quello che
funziona bene", dal 92 ad oggi, nessuno avrebbe cominciato ad
utilizzare i sistemi GNU/Linux.
E soprattutto, prima di parlare, abbia la cortesia di documentarsi e
di non lanciare stupide accuse di "dirigenze pilotate dagli sponsor".
Se sapesse quanto lavoro c'è per riuscire ad avere molto poco da
quelli che sembrano sponsor così altisonanti, forse non direbbe simili
sciocchezza. Se sapesse quanto fatica ci vuole per i VOLONTARI della
board di SFI a realizzare un lavoro di simile portata, non parlerebbe
certo così. Poco fa ha paragonato l'impegno di realizzare un evento
per una citta di provincia come Prato, ad organizzare un evento
mondiale? Si rende anche minimamente conto dell'infinità di differenze
che ci sono.
Non le piacciamo, mi sta bene, ma la diffamazione è grave.
Non dico che siamo perfetti, non sto neanche dicendo che siamo
migliori di ILS, o che SFD sia meglio del LD. Le sto chiedendo di non
fare paragoni che non stanno ne in cielo ne in terra, e di non fare
desunzioni strampalate se non sa le cose.
Cordiali Saluti
Alexjan Carraturo
Che per sua informazione sta preparando sia un SFD che un LD, oltre
che a collaborare con SFI.
--
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Alexjan Carraturo
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