Anjuta (ho cominciato, e cominciano i problemi)

Francesco Potorti` pot@gnu.org
Wed, 02 May 2001 16:28:30 +0200


Roberto Rosselli Del Turco:
   Il problema sta tutto in quel "se": se l'originale e` ben fatto, e'
   chiaro che al traduttore non resta che renderlo dignitosamente nella
   propria lingua. Ma questa e', probabilmente, l'eccezione piuttosto che
   la regola.

I programmi che traduciamo sono  liberi, come la loro documentazione.  A
me non interessano traduzioni in cui i traduttori si prendono la libertà
di cambiare il registro dei  messaggi o del testo, evito tali traduzioni
come la peste  e le sconsiglio a chiunque.  Se  il traduttore si ritiene
più  competente dell'autore,  o  trova degli  errori,  li può  segnalare
all'autore,  o  può scrivere  un  programma  o  un manuale  alternativo.
Scrivere e tradurre sono due lavori diversi.

   tecnica, etc. Non mi sembra sbagliato, quindi, espandere o chiarire
   punti particolarmente ostici del testo da tradurre, a condizione che a)
   ci sia la competenza tecnica necessaria da parte del traduttore b)
   l'operazione sia effettuata solo dove sia realmente necessaria.  

Tutto   ha  eccezioni.    Ma  delle   eccezioni  parliamone   quando  le
incontriamo, analizzandole una per una.   Se si fa un discorso generale,
o di principio, non ha molto senso fondarlo sulle eccezioni.