[DDTP] Editor e lavelli (era: Caso emblematico)

Cortese Matteo Matteo.Cortese@venaria.marelli.it
Mon, 17 Sep 2001 16:47:22 +0200


> Possiamo discutere di questioni terminologiche mettendo anche 
> it@li.org in Cc:?

Allora faccio un piccolo riassunto ad uso dei frequentatori di it@li.org,
visto che il tutto è partito da me.

Il pacchetto Debian di XEmacs ha una descrizione breve che inizia con:

	"Editor and kitchen sink"

la cui traduzione letterale è

	"Editor e lavello della cucina"

Molti hanno dato la loro opinione su quale termine italiano fosse più
indicato per indicare questo preziosissimo elemento presente in ogni cucina:
"lavandino", "lavello", "acquaio", "secchiaio" sembrano tutti più o meno
sinonimi in italiano o nei suoi  vari dialetti.

Il punto però è che una traduzione letterale non ha molto senso in questo
caso: che cosa ha a che fare un lavello con un editor?

Matteo De Luigi ipotizza che l'emblematica descrizione derivi
dall'espressione proverbiale americana:

	"everything but the kitchen sink"

locuzione che si potrebbe usare come in italiano diciamo "ci manca solo che
faccia il caffè". (In effetti , considerate le innumerevoli funzioni di cui
(X)Emacs si è arricchito negli anni, ci si stupisce che non sia ancora in
grado di proparare la nera bevanda).

Una traduzione che mantenga lo spirito della descrizione originaria potrebbe
essere:

	"Editor che fa anche il caffè"

Ma è stato fatto notare che l'icona di XEmacs è un lavello.

Il sottoscritto ha proposto

	"Editor e tritatutto"

che mantiene il senso "(in-)globalizzante" dell'originale e la collocazione
tipica nel lavello della cucina. Il problema è che, a differenza degli
americani, noi di solito *non* abbiamo un tritatutto...

Fine della storia.

Suggerimenti?

	Matteo