dubbi traduzione 2
Francesco Potorti`
tp@lists.linux.it
Wed Feb 19 10:24:01 2003
>"indirizzo", "localizzatore", "puntatore", "posizionatore", "indicatore",
>che, per quanto brutte, sono tutte esistenti e maschili.
Sì.
>Non mi sovviene invece nessun motivo per cui debba essere femminile.
Vista l'ampia diffusione che io osservo un motivo ci deve essere, ma non
so quale.
L'unico che mi viene in mente, come dicevo, è che "l'URL", "un URL" sono
cacofonici, così come "lo URL" e "uno URL", mentre "la URL" e "una URL"
lo sono molto meno.
>Per esempio, dalla guida il linea di Windows XP:
>---
>URL (Uniform Resource Locator)
>Indirizzo che identifica in modo univoco una posizione in Internet. L'URL di
>un sito Web è preceduto da http://, come nell'indirizzo URL fittizio
>http://www.example.microsoft.com/. Un indirizzo URL può includere
>informazioni più dettagliate, ad esempio il nome di una pagina con contenuti
>ipertestuali, in genere identificata dall'estensione del nome di file html o
>htm.
Bellissimo: riescono a nominare le URL tre volte senza dargli un genere
:-) Implicitamente il traduttore sembra preferire il maschile, ma non è
esplicitato mai.
>La connessione a una stampante mediante il relativo URL consente di
>connettersi alle stampanti su Internet purché si disponga
>dell'autorizzazione per utilizzarle
>---
>Con Connessione Web desktop remoto la distribuzione di una connessione
>Terminal Server è facile quanto l'invio di un URL.
>---
>Digitare il nome di condivisione di una stampante, ad esempio
>\\Server\Stampante (gli URL non sono consentiti).
>---
>Le informazioni contenute nel presente documento, inclusi gli URL o altri
>riferimenti a siti Web, sono soggette a modifiche senza preavviso.
>---
Qui invece sì.
Dimenticavo: anche "gli URL" è più cacofonico di "le URL".
>No, a sbattere la testa con le scoperte dell'acqua calda...
Che l'acqua sia calda o no è quasi sempre opinabile. Hai mai seguito
delle lezioni o letto dei libri in cui gli insegnati o gli autori
continuavano a dire o scrivere che "ovviamente succede questo"? Io
spesso, e l'ho sempre ritenuta una sciocchezza.
>Anche qui dipende: se le "saggezze" non coincidono, ma chi porta una
>informazione ne porta anche adeguate motivazioni, fonti o argomentazioni
>tecniche,
Riporto l'argomentazione nella sua interezza.
Stabilire il genere di un sostantivo inglese importato in italiano non è
un'ovvietà. Spesso i sostantivi inglesi assumono il genere della parola
italiana che ne è la traduzione letterale o assonante. Altre volte
assumono il genere della parola italiana che viene usata in alternativa
al termine inglese. Queste due sono i casi più frequenti. Un caso
frequente quando nessuno di questi due casi è applicabile è l'uso del
maschile. Ma nessuno di questi criteri è assoluto.
Nel caso di URL esistono delle parole di significato vicino a locator
che sono maschili, ma solo perché in italiano si usa il maschile per
indicare mancanza di genere, di quelle che citi più sopra solo
"indirizzo" non ha una forma femminile. Questo è un punto a favore
dell'uso del maschile, ma non certo un criterio decisivo.
A favore dell'uso femminile c'è un uso diffuso che io e tanti altri
osservano, e la cui ragione sta probabilmente nell'eufonia. In effetti,
ogni volta che si riparla di questo argomento le ragioni pro e contro
sono sempre le stesse.
Siccome l'uso è una ragione molto più forte di ogni ragionamento sul
perché URL debba essere maschile o femminile, il fatto che molti la
usino al femminile va tenuto in serio conto. E tuttavia non è neanche
queto decisivo, visto che molti la usano al maschile.
>abbiamo anche una vita reale fuori da questa lista) se in un gruppo che io
>ritengo faccia un lavoro serio vedo invenzioni pittoresche e immotivate.
Il fatto che una ragione sia senza ragione, o un motivo immotivato è
pure questa opinione opinabile.
>A me invece sembra che questa oscillazione non ci sia. Naturalmente parlo
>della mia esperienza, ma se girando dietro l'angolo si trova subito una
>conferma non credo che facendo chilometri le cose cambino granché.
Dietro i miei angoli molti dicono una URL.
>Da quel che mi ha raccontato la mia ragazza, che ha appena dato l'esame di
>linguistica, a livello eufonico di solito si tende a pronunciare nel modo
>più economico possibile. Dire "una URL" introduce uno iato che porta a tre
>le sillabe, quindi "un URL" se maschile o "un'URL" se femminile sarebbero le
>forme che, in base a questa regola dettata dall'uso comune, sarebbero "più
>belle". Non mi sembra quindi un'argomentazione convincente.
Non so che dire, non me ne intendo di linguistica. Posso solo osservare
l'uso.
Proviamo a fare un altro sondaggio qui in lista, così vediamo com'è
l'uso almeno fra noi? Ci vuole un volontario che raccolga i voti, e poi
vediamo se uno dei due usi ha una forte maggioranza. Chi fa il
volontario?