to cipher [Era: Nautilus 2 .1 -- l'attesa è
finita]
Lapo Calamandrei
tp@lists.linux.it
Mon Jan 13 12:54:02 2003
Il lun, 2003-01-13 alle 12:44, Lapo Calamandrei ha scritto:
> Il dom, 2003-01-12 alle 01:07, Francesco Potorti` ha scritto:
> > Alessandro Foresi:
> > >>Cifrare si riferisce a messaggi mentre criptare a segnali.
> >
> > Ho ripensato all'argomento, e sono giunto a questa ricostruzione. Prima
> > che inventassero i sistemi di cifratura alla portata di tutti sul PC (e
> > quindi dei giornalisti e degli appassionati di informatica), in Italia i
> > dizionari e la lingua conoscevano solo:
> >
> > cifrare
> > decifrare
> > decrittare (decifrare senza la chiave)
> > crittografia
> >
> > che è quanto dice il nostro glossario. Poi arrivò l'informatica, gli
> > informatici seduti in pizzeria cominciarono a shiftare di un posto
> > quando arrivava un amico, a scannare le fotografie e a criptare i loro
> > folder. Noi, tetragoni, decidemmo che le nostre traduzioni avrebbero
> > seguito lo stile di chi scrive in italiano, per cui usavamo (e usiamo)
> > scorrere, scandire, cifrare e cartella.
> >
> > All'incirca in quello stesso periodo arrivò il satellite nelle case di
> > molti, i giornali cominciarono a scriverne, e gli informatici di cui
> > sopra riuscirono a far credere ai giornalisti (che furono ben contenti
> > di crederlo, perché ogni nuovo gergo ha un suo fascino da iniziati) che
> > una trasmissione televisiva criptata è cosa ben diversa da un messaggio
> > cifrato. Oggi praticamente tutti parlano di trasmissioni televisive
> > criptate.
> >
> > Rispetto al tempo in cui decidemmo le voci di glossario, questo è
> > l'unico cambiamento significativo nella lingua e nei dizionari. Per
> > cui, sarebbe possibile aggiungere una voce di glossario
> >
> > encrypted --> criptata / crittata [di trasmissione televisiva]
> >
> > Io sono contrario a questa eventualità, ma non la trovo irragionevole.
> >
> > Alessandro Foresi:
> > >>To encrypt è criptare e to cipher cifrare.
> > >>To decrypt decriptare e decipher decifrare.
> >
> > L'introduzione di cipher in questo discorso credo che sia una
> > giustificazione a posteriori dell'uso in italiano di due termini. In
> > realtà l'origine dei due termini in italiano è secondo me quella che ho
> > ricostruito sopra. In inglese tecnico, per quanto leggo, si usa
> > praticamente sempre encrypt/decrypt, e di rado cipher/decipher. Come
> > indizio a favore di questa mia affermazione, Google riporta 150k
> > occorrenze della prima accoppiata di termini, e 10k della seconda.
> >
> > Luca Ferretti:
> > >Comunque credo che nessuna della tre voci sia errata, riferndosi
> > >all'azione generica, anche se ignoro come e quando "criptare" sia
> > >diventato anche "crittare"
> >
> > È una normale variazione della lingua.
>
> Il termine "cipher" viene usato abbastanza, non come verbo ma come nome
> cmq (cifrario), di solito parlando di encryption il cipher è l'aloritmo
> utilizzato per criptare, per esempio i moduli per la cifratura (giusto?
> :-)) del kernel crypto si chiamano cipher_*. "To cipher" credo di non
> averlo mai visto però.
>
> Ciao
> Lapo
>
> --
> Lapo Calamandrei <lapo.calamandrei@virgilio.it>
>
>
Ho controllato, to cipher non viene utilizzato perchè significa cifrare
in inglese e decifrare in americano, un po' troppo ambiguo forse? :-)
Lapo
--
Lapo Calamandrei <lapo.calamandrei@virgilio.it>