Discorso diretto

Monica Badia monica.badia@sun.com
Ven 2 Lug 2004 08:38:16 CEST


Ciao a tutti,

Grazie Stefano per aver cominciato questo thread... è un argomento 
davvero molto importante.

A questo proposito vorrei proporre due spunti di riflessione:

1. Stefano parla di "regole di buona traduzione" per quanto riguarda 
l'uso del discorso diretto o indiretto.

Le regole in realtà ci sono e non ci sono. Mi spiego meglio: nella 
manualistica in generale si è trovata, più o meno unanimamente, questa 
convenzione dell'uso dell'infinito, giustificando il fatto che "non si 
deve dare del tu all'utente". Immagino per una forma di rispetto.
In ambiente software possimo parlare di manualistica? Il manuale indica 
all'utente l'uso appropriato di un dispositivo/apparecchhio, un software 
"dialoga" con l'utente in forma interattiva.
Per amor di coerenza, se i menu di un sw sono all'imperativo (cioè è 
l'utente che da del "tu" alla propria macchina e le ordina: "Apri il 
file", "Salva il documento" ecc.), dovremmo immaginarci la macchina che 
risponde all'utente magari dandogli del "lei" (se proprio vogliamo 
rispettare le regole della buona educazione e del rispetto), o 
semplicemente più casual usando il "tu". Il "voi" potrebbe essere un 
buon compromesso.

Personalmente trovo l'infinito, per quanto corretto, piuttosto sterile e 
non coerente con l'ambiente interattivo di un SW.

2. Le regole della localizzazione del software le ha inventate 
(imposte?) Microsoft. Quando si traduce un SW che gira su un sistema 
Windows, bisogna pur pensare che alcuni dialoghi interagiscono con 
Windows. Se si decide di usare lo stile diretto, si avrà un bel 
miscuglio tra lo stile asettico di Windows e quello personale, più 
diretto. Anche qui a scapito della coerenza.

Se si crea invece un sistema nuovo (come Linux, Java Desktop System...) 
allora possiamo infischiarcene di Microsoft, a patto, però, di essere 
tutti d'accordo nell'usare la stessa forma. Per tutti intendo ad 
esempio, Mozilla, Evolution, OpenOffice eccetera eccetera eccetera...

Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate, perchè l'argomento è 
veramente molto interessante.

Ciao dal freddo Nord!

Monica




SteX ha scritto:

>Ciao Stefano,
>cosa intendi per *nostra*? che io sappia nel d-i si usa l'impersonale o
>le forme all'infinito? giusto?
>
>SteX
>
>
>  
>
>>su debian-i18n fanno notare che la nostra traduzione in molti casi usa
>>il discorso diretto. Ora a me sembra che questo vada contro le regole
>>della buona traduzione. Mi sembra che nelle traduzioni si sia cercato
>>sempre di evitare che un programma dia del tu all'utente. Cosa ne
>>pensate?
>>    
>>
>
>  
>

-- 
Monica Badia
Italian Language Lead and Translator
Translation and Language Information Services
Sun Microsystems Inc.

Sachsenfeld 4
D-20097 Hamburg, Germany
Phone: +49.40.2 36 46-791
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