shadow: mini-revisione degli aggiornamenti
Luca Ferretti
elle.uca@infinito.it
Mer 19 Gen 2005 15:34:08 CET
Il giorno mar, 18-01-2005 alle 12:50 +0000, Marco Colombo ha scritto:
> yo!!!
>
> Luca Ferretti ha scritto:
>
> >Il giorno lun, 17-01-2005 alle 18:26 +0000, Marco Colombo ha scritto:
> >
> >
<cut>
> >>>
> >>>
> >>"-m, --maximum MAX imposta il numero massimo di tentativi di accesso falliti"
> >>"-u, --user UTENTE mostra il record degli accessi falliti o, se sono state
> >>usate le opzioni -r, -m, o -l, imposta conteggi e limiti riguardanti solo
> >>l'utente indicato"
> >>
> >>
> >
> >Trovo che la versione di Danilo sia più corretta ed in stile con quello
> >che stiamo facendo sulle coreutilis
> >
> >
> >
> vorrei sapere cosa intendi qui: chi sta lavorando sulle coreutils?
Io, ma ultimamente ho un po' rallentato.
> trovo che in tanti casi ripetizioni del tipo "l'utente UTENTE" non siano
> molto belle. è forse questione di gusti personali, ma non credo che
> aggiunga niente rispetto a "l'UTENTE indicato"
Beh il compito del traduttore è proprio quello di evitare frasi brutte
pur attenendosi all'originale. Qui (e nelle coreutils) le parole in
maiuscolo indicano i valori da passare a riga di comando. Stiamo
parlando di programmi che hanno più anni di me e che in molti casi le
persone hanno imparato ad usare direttamente in inglese.
Ammetto che gli originali non sono il massimo, ma qui conta la
correttezza e l'aderenza all'originale + che la bella forma.
E poi che c'è di male in "l'utente specificato da LOGIN"? È corretta in
italiano e corretta come traduzione.
> >Inoltre lascerei LOGIN invece di UTENTE (e nella spiegazione userei
> >"l'utente specificato da LOGIN".
> >
> >
> >
> non sono sicuro del vantaggio di usare LOGIN piuttosto che UTENTE. in
> fondo non sono mai diversi, no?
Utente è la persona che usa il computer. Login è login: un numero a cui
è associato un identificativo mnemonico, il nome utente, o la parola che
si immette quando ci si siede di fronte all'elaboratore del CED....
Non è un frontend grafico alla MacOSX, è uno UN*X tool. _Deve_ essere
difficile per chi non capisce UN*X :-) E DEVE essere corretto.
> >>># NdT: Help needed: Servirebbe una buona traduzione per «repository»
> >>>#: src/passwd.c:815
> >>>#, c-format
> >>>msgid "%s: repository %s not supported\n"
> >>>msgstr "%s: repository %s non supportato\n"
> >>>
> >>>
> >>non so a cosa si riferisce... azzardo un "archivio" o "directory di archivio",
> >>immaginandomi un repository come un luogo in cui dei file vengono salvati per
> >>un uso futuro...
> >>
> >>
> >
> >Sebbene possa ad un primo momento sembrare strano, la traduzione più
> >corretta di repository è repertorio (cfr il dizionario per il reale
> >singificato della parola, nel senso non limitarti a "repertorio
> >musicale").
> >
> non ho nulla contro repertorio! :) probabilmente è la traduzione
> corretta nel caso si trattasse di qualcosa paragonabile a CVS. ma se si
> tratta davvero di una semplice directory in cui dei file vengono
> copiati, preferirei ancora la mia idea, mi sembra più facile da
> visualizzare.
> ciao, marco
Ma sei sicuro del contesto? Che se ne fa passwd di una directory di
archivio? Non è che ha a che fare con memorizzazione dei login non
in /etc/passwd (LDAP, ...)?
--
Luca Ferretti <elle.uca@infinito.it>
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