[RFR] po4a://developers-reference/it.po (parte 1)

Beatrice Torracca beatricet@libero.it
Lun 23 Giu 2014 20:39:21 CEST


Ciao,

On Monday 23 June 2014, at 19:45 +0200, Pierangelo Mancusi wrote:
> Il giorno 23 giugno 2014 18:15, Beatrice Torracca <beatricet@libero.it> ha
> scritto:

> > Ti dirò nei manuali/cartelli in laboratorio (non informatico) abbiamo
> > "Buone prassi" e "Buone pratiche" e personalmente mi sembrano entrambe
> > soluzioni migliori di "Best practices". Buone prassi si usa anche in
> > ambito produttivo (almeno quello alimentare che un po' conosco).
> >
> >
> 
> in ambito informatico si usa l'espressione non tradotta, però mi affido
> alla vostra esperienza :)

in forma scritta? perché quando si parla, specie fra addetti ai lavori, si
dice di tutto e di più. Ma dovendo scrivere una relazione ufficiale si
cambia registro del tutto. Poi non mi stupirei per nulla si usasse "Best
practices" (che a mio parere è un orrore, soprattutto per il fatto di
essere traducibilissimo e non avere nulla di inerentemente tecnico... ma
i gusti sono gusti :) ).

> il termine upstream nel testo è utilizzato per indicare più di un
> significato (a volte lo si può tradurre solo con un concetto):
> 
> 1) codice sorgente originale
> 2) sviluppatore originale
> 3) maintainer ogirinale
> 4) repository originale
> 
> perciò
> s/upstream home page/home page del software originale
> 
> ...sto impazzendo nell'uniformare il tutto :)

ok.
e immagino comunque che all'aggettivo "upstream" si affianchi di volta in
volta il nome specifico "developer/maintainer/repository" (o magari è
sottoiteso) possono quindi diventare tutti "sviluppatore/repository originale"
o ...a monte o quello che hai scelto.

> La questione che non mi torna, però, è inerente la frase
> 
>  > "* Fix vsync FU w/ ancient CRTs.\n"
> 
> essa rappresenta l'esempio una stringa che deve essere scritta in inglese
> in un file che accompagna il pacchetto debian e sono una sintassi ben
> precisa:
> 
> *acme-cannon (3.1415) unstable; urgency=low\n*
> *\n*
> * * Frobbed with options (closes: Bug#98339)\n*
> * * Added safety to prevent operator dismemberment, closes: bug#98765,\n*
> *  bug#98713, #98714.\n*
> * * Added man page. Closes: #98725.\n*
> 
> dopo il metacarattere segue un commento che deve essere in inglese
> (convenzione debian);
> inoltre "closes" è una keyword che consente ad altri software di
> automatizzare la chiusura di bug nel BTS.

questo non lo tradurrei; "Closes" poi meno che meno, secondo
me. (la frase che avevi scelto d'esempio aveva il difetto di non avere
il Closes e non era chiaro dove finisse). Un'altra opzione è tradurre
(non il Closes, a mio parere) e poi fare una note del traduttore che
dice che va scritto in inglese... ma a quel punto tanto vale lasciarlo
invariato probabilmente.

C'è da dire che se si vuole essere sviluppatore/manutentore Debian si
deve essere pronti a scrivere file changelog in inglese.

Ciao,

beatrice


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