[trashware] Saluti da Belluno
Massimo Masson
massimo@mail.studiomasson.it
Lun 28 Giu 2004 11:09:57 CEST
Manuele Rampazzo ha scritto:
[...]
> Va beh, è organizzazione anche la scelta degli strumenti migliori
Ottimo! Mi sa che con questo possiamo definitivamente "scatenarci"!
Avrei già un paio di idee su xfce e FreeBSD(*) che...
[...]
> E già. E scegliere un ambiente "desktop" gradevole, moderno e
sufficientemente usabile mi sembra sia necessario per non vedere i
propri sforzi di recupero vanificati da un'immediata installazione di
una bella copia (pirata, magari) di winsozz... Purtroppo mi sembra che
questa esperienza sia già capitata ad altri, eh?
Già...
Aggiungo "carne al fuoco" con un'altra categoria di applicativo che
sembra stia a cuore a molti: l'equivalente di "MS Access" (che così
com'è non ho trovato, e che mi costringe a spiegazioni difficili da
semplificare su cosa sia un dbms, come ci siano diversi aspetti del
problema da affrontare: dati/query/frontend/report, e via dicendo). Qui
abbiamo iniziato una sola esperienza in tal senso (ma non è ancora
utilizzata dal destinatario, quindi manca totalmente il feedback) ed il
tentativo di soluzione ha preso come riferimento "Rekall".
Qualcuno ha avuto esperienze simili e/o ha trovato valide alternative?
Inoltre volevo sottolineare una mia personale opinione: quasi quasi, da
un certo punto di vista, preferisco pensare che sia meglio un ambiente
desktop "gradevole" ma che gira piano/male per colpa dell'hardware,
piuttosto che arrovellarmi a cercare una soluzione più performate ma più
"grezza" (tipo twm...).
Questo perchè preferirei che il "confronto mentale" fatto da chi non è
addentro al mondo Linux venisse fatto su strumenti "recenti" piuttosto
che su strumenti (magari più "performanti" ma più) obsoleti.
In pratica, per chi lo vede "la prima volta", preferirei un commento del
tipo: "bello e "familiare", peccato che il computer vada così piano",
piuttosto che un commento tipo: "Ah, questo è Linux... ma non c'è
nemmeno l'icona per far partire il [word di turno]". D'altronde anche
l'ultimo windows (sempre che sia installabile) girerebbe molto piano sui
"nostri" hw, e questo è un concetto facile da comprendere per chiunque,
che fa immediatamente inquadrare certi problemi come "hardware" e non
"software".
Tale pensiero mi pare che ben si avvicini al commento di Manu del "fare
brutta figura" di qualche messaggio fa... certo non è una considerazione
finalizzata al "mero recupero", quanto piuttosto ad una "diffusione di
strumenti liberi", quindi non so quanto correttamente si inserisca in
queste discussioni...
> Poi io ho esperienza diretta solo con l'ambito locale o poco più,
quindi non so se un ambiente "desktop" che qui può sembrare veramente
povero (un fvwm, per dirne uno) in altri luoghi più dispersi possa
essere invece sufficientemente gradevole, magari semplicemente perché lì
non è possibile fare il confronto con l'onnipresente windoze... Non lo
so, qui ho bisogno di imparare dagli altri.
Non ho ancora sufficiente esperienza in merito, ma personalmente penso
questo:
SE ci sono obiettivi precisi da raggiungere (esempio: scrivere la
lettera xyz...) e si danno istruzioni _precise_ a chi deve raggiungere
il risultato, poco conta l'aspetto estetico e molto più conta l'aspetto
funzionale. Se facciamo raggiungere il risultato c'è molta libertà sul
modo, e questo apre la strada ad eventuali twm, ma anche mutt o "peggio"
(no, tranquilli, non voglio installare Emacs al posto di Linux ;D )
Se invece gli obiettivi non sono ben definiti, ma si deve dare uno
strumento "tuttofare" per le "diverse esigenze che si possono avere"
allora anche l'aspeto di "facilità d'uso" (spesso confuso con
"precedenti abitudini", e quindi forse meglio definibile come
"familiarità d'uso", ma questo è altro problema...) assume un ruolo
fondamentale, e conseguentemente ambienti quali Gnome e Kde, e gli
applicativi in stile "xyz_office", diventano strumenti importanti, il
cui ruolo non è da non sottovalutare...
Ovvio che questo è solo un mio personalissimo pensiero...
> Mi diceva Licia che potreste pensare a produrre un documentino che
spieghi, a chi riceve le vostre macchine, cosa fare per fare le varie
azioni di cui hanno bisogno (come collegarsi ad Internet, come mandare
un messaggio di posta elettronica, come scrivere dei testi, ecc.), senza
pretendere che la gente che riceve diventi un "hacker".
E' già stato scritto un semplicissimo foglio (e già sono venute fuori 3
facciate) che viene allegato alle macchine consegnate e che dovrebbe
consentire a chi "accende" di fare il login, il logout, "leggere" un
cd... le cose base, insomma. Poi stanno nascendo le domande: che
stampante attaccare? Come? Ed il modem (problema DELICATISSIMO per noi
in questo momento...)? Per le quali stiamo cercando di organizzare le
risposte.
Pensavamo di dare informazioni _precise_ e _immediate_ per risolvere i
problemi. Non degli Howto (già ce ne sono a bizzeffe) o manuali (già ce
ne sono e la gente non ha il tempo di leggerli), ma scrivere poche righe
che parlino esattamente di quello che l'utente ha di fronte, sul monitor
(l'utente non deve diventare un sistemista *nix per stampare una lettera
e non deve perderci più di 2-3 minuti, altrimenti non lo fa).
Pensavamo di fare questa cosa in un formato riutilizzabile (DocBook?
LaTex?) in grado di generare più formati e metterlo su apposito sito di
riferimento, e stampare, ma questo progetto è ancora in fase molto
embrionale...
> Qui a Padova abbiamo pensato (almeno per quel che riguarda le
attività locali) di dare in "stock" assieme alle macchine dei "microcorsi"
L'idea è gustosissima, ma in alcune realtà (ad esempio qui...) c'è il
problema delle risorse limitate... non è banale gestire questa cosa...
Ciao e scusate se, un'altra volta, mi sono lasciato sfuggire un fiume di
parole e pensieri in libertà...
Max.
---
(*) Ho fatto delle prove con FreeBSD su hw obsoleto. Dei sistemi che ho
provato è assolutamente il più performante, oltre che molto stabile.
Tuttavia non lo abbiamo scelto per questioni: 1) "strategiche" (si fa
gran parlare di Linux e quindi siamo rimasti su Linux... anche per
evitare confusioni) 2) hardware compatibility list (più ridotta rispetto
a Linux). Chissà se sia stata una buona scelta o meno...
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