[trashware] considerazione sul trashware.

Manuele Rampazzo manu@linux.it
Mar 12 Apr 2005 17:02:39 CEST


Ciao,

Paolo Rodeghiero disse:
> 40% dopo iniziale entusiasmo, e' tornato a giocare con win. E non ci
> pensa più.
> 30% ha cancellato la partizione, dichiarando linux troppo difficile per
> lui
> 20% apprezza linux, ma si mettera' a "imparare" in tempi migliori
> 10% e' convertito :-)

Eheheheh, secondo me devi essere più convincente, anche ricorrendo qualora
servisse alla forza bruta :-)

La mia personale esperienza parla di percentuali maggiori di convertiti
:-) Bisogna essere convincenti, ovviamente bisogna rompersi *molto* e
saper calibrare bene le esigenze dei destinatari, sapendo quindi di che
cosa caspita hanno bisogno e perché.

Ultimamente, poi, la percentuale di "convertiti" mi sembra stia aumentando
ancora, con la scusa che sono a disposizione dell'utenza un tot di
distribuzioni - e di applicativi - particolarmente facili e compatibili.

> In conclusione il trashware e' ottimo se utilizzato a fini sociali e di
> "sviluppo", difficile da estendere su larga scala, almeno nei paesi
> ricchi.

Qui da noi quel che propugnamo io lo chiamerei più genericamente
"approccio critico al consumo di strumenti tecnologici" e non già
trashware, che mi sembra noi lo si associ prevalentemente appunto con quei
fini sociali di cui sopra - non solo con i PVS, ma anche per i "poveri"
qui da noi -.

L'argomento del "consumo critico" è sicuramente legato, MOLTO legato a
quel che facciamo, ma è un argomento molto più vasto e, come dicevo nella
mia e-mail, andrebbe analizzato con strumenti simili a quelli usati per
analizzare altri consumi critici (delle auto piuttosto che delle banane).

Ciao,
Manu

-- 
"È ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il
possibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva
loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo."
Michail Bakunin (1814 - 1876)



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