[trashware] Consigli pratici su come muoversi

[Manuele Rampazzo]

Ciao,

giovannino wrote:
> Ore 12:29, martedì 26 aprile 2005 su Re: [trashware] Consigli pratici su come 
> muoversi - Manuele Rampazzo ha scritto:
>>giovannino ha scritto:
>>>Con il MajaGLUG stiamo cercando di rimettere in piedi dei vecchi pentium
>>>con circa 32M di ram, per una sala di informatica in una scuola media di
>>>Genzano
>>...
>>>Stiamo pensando anche ad una sala con macchine diskless...
>>*Secondo me* è la scelta migliore... Ovviamente, c'è la necessità
>>d'avere almeno un computer ben più grosso di quelli indicati sopra...
> Di che macchina/e si parla?

Mi sono accorto con orrore di non avere più risposto a questa e-mail :-(
chiedo venia!!! e cerco di rimediare or ora.

Molto empiricamente, in base a qualche test NON approfondito, darei come
punto di partenza per un server grafico una macchina tipo un PIII da
circa 700 MHz con (minimo minimo) 256 MB di RAM, ma moooooolto meglio
*almeno* 384 MB.
Poi ovviamente serve un disco adeguato, cioè se deve ospitare i dati di
tutta una rete è bene che sia un po' più capiente, magari visto che
contiene TUTTI i dati è meglio averne almeno due in RAID1, ecc...

Il tutto per reggere con ottimi tempi di reazione almeno tre terminali
grafici (per un totale di quattro macchine "usabili"), con GNOME,
OpenOffice.org, GIMP e quant'altro serve... Ovviamente, dato il
processore, non sarà comunque velocissimo, non è confrontabile con un
PentiumIV usato su una workstation solitaria, ma con questo
dimensionamento ce la si dovrebbe fare!

Considera che giovedì scorso abbiamo provato ad esportare il desktop di
Ubuntu da una macchina circa con quei parametri, su una rete a 10Mbit,
ed i tempi di risposta erano ottimi.

Magari il problema è trovare qualche buon PIII dismesso, ma cercando se
ne trovano (ce n'è piovuto uno *perfetto* dal cielo proprio questa
settimana, qui in quel di Padova!!!).

Ciao e scusa ancora per il ritardo nella risposta,
Manuele

-- 
"È ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il
possibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva
loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo."
Michail Bakunin (1814 - 1876)