[ld-idee] LD2020

Lucio lucio@sulweb.org
Mer 22 Apr 2020 21:42:04 CEST


Il 22/04/20 20:03, Roberto Guido ha scritto:
> Nel momento in cui si tiene un evento online, perde (per definizione) la
> sua connotazione locale

Non sono d'accordo. Un evento online può avere e di solito ha una 
connotazione locale anche se è online. Tutti possono partecipare, ma 
solo alcuni parteciperanno. Io per esempio posso scegliere di ascoltare 
Alice ma non Bob, perché conosco Alice (connotazione locale) e so che è 
competente e spiega bene. Tu puoi scegliere di seguire Bob perché 
conosci Bob e sai che è simpatico. Carol invece deciderà di seguire RMS 
in inglese, perché il suo LUG non aveva i mezzi per fare lo streaming, 
quindi opta per qualcosa che probabilmente sarà interessante a priori.

> potendo essere fruito da ovunque. E se il
> linuxaro di Voghera tiene un talk in streaming, puo' essere fruito nello
> stesso identico modo dalle persone che abitano a Voghera o che abitano a
> Otranto.
> 

Questo sì, ma quanto lo facciamo durare il Linux Day se vogliamo dare 
spazio a tutti i LUG che faranno richiesta, senza sovrapporre i talk? Se 
lo facciamo durare 2 mesi, perdiamo il pubblico. Se lo facciamo durare 
un weekend, non possiamo dar voce a tutti.

E poi chi ci garantisce che i LUG piccoli (come il nostro) vogliano 
entrare in concorrenza con LUG più grandi e preparati nella call for 
papers? Perché sbattersi se poi non mi approvano il talk? O se devo 
tenerlo in un'altra data e non posso sfruttare la pubblicità nazionale 
del Linux Day, perché non entrerò nel palinsesto del LD nazionale?

> Quale dovrebbe essere il senso di tenere tanti eventi online,
> contemporanei e isolati,

Vedi sopra

> comunque suddivisi su base geografica (?!), 

Perché la base geografica è quello che definisce i LUG stessi e le 
persone che, periodo coronavirus a parte, si conoscono e si frequentano. 
Sulla base geografica si può parlare di esigenze specifiche, si può 
presentare un progetto locale, si può fare un talk in funzione di 
esigenze locali invitando magari studenti e professori, scegliendo prima 
assieme ciò di cui si parlerà, si può lasciare più spazio alle domande 
perché i relatori sono tanti e contemporanei, e avanti così.

> con
> infiniti talk duplicati, 

Le scuole dell'obbligo e non solo, in questo periodo, stanno facendo 
infiniti talk duplicati, tutti sulle stesse materie, tutti dicendo le 
stesse cose. A nessuno è passato per l'anticamera di fare un unico 
orario scolastico nazionale per le prime elementari, uno per le seconde 
e così via. Se lo avessero fatto si sarebbero risparmiati miliardi, 
tanto tempo e tante risorse. Tuttavia non avrebbe avuto senso.

> e soprattutto in competizione tra loro per lo
> stesso medesimo pubblico (ovvero: tutti coloro dotati di connessione a
> internet, indipendentemente dalla loro posizione)?

In teoria sì, ma in pratica non è lo stesso pubblico e comunque l'avere 
scelta non è mai stato un problema dalle nostre parti (community FOSS), 
anzi, è sempre stato un cavallo di battaglia.


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