[RoLUG] Gioco-Sfida

Diego De Stefani rolug@lists.linux.it
Tue, 26 Nov 2002 19:39:15 +0100


Alle 16:38, martedì 26 novembre 2002, Fabrizio Pivari ha scritto:
> E' vero che sul mio 386 o 486 posso installare linux, ma sicuramente
> non le ultime distribuzioni grafiche che tanto assomigliano a Windows
> e che all'imbianchino potrebbero interessare.

considera però che oggi anche pc a 400 Mhz sono considerati "vecchi", 
con una macchina del genere e un pochino di ram secondo me si riesce a 
gestire decentemente un kde o gnome... al limite c' è sempre IceWM che 
è facile da usare

> E' anche vero che in parecchie piccole imprese esistono ancora
> applicativi dos! E anche dos non ha problemi a girare su 386 3 486.
> Non pensate che stia scherzando. Una delle maggiori software house di
> Rovigo fa un gestionale dos che ha ancora la bellezza di 300 clienti!

però... allora forse aveva ragione bill gates quando diceva "nobody 
will need more than 640K of RAM"

> Non completamente vero. I pionieri di Win come noi pionieri di Linux
> lo imparano cosi.
> Win ora si puo imparare dal proprio figlio o tramite qualsiasi corso
> di Win base organizzato anche dal salumiere dietro l'angolo. Ad
> esempio vicino casa mia (50 metri) c'e' l'ARCI. Leggendo Via Vai solo
> a Rovigo vi saranno 20 strutture che pensano di potertelo insegnare,
> piu' i vari corsi per disoccupati, scolastici, ...

quest' anno, per la prima volta, ho visto che qui a rovigo avevano 
organizzato un corso di linux...

> Questo e' un punto molto molto importante a cui il LUG potrebbe dare
> un valido contributo per cambiare qualcosa!

senza dubbio. parlavamo sabato sera della possibilità di diventare 
associazione e quindi farci dare una sede nella quale, tra le altre 
cose, organizzare dei corsi.

> L'imbianchino non e' un utente home. E', nel suo genere, un
> professional. Un utente che vorrebbe che il suo pc e le sue
> applicazioni non avessero mai problemi.
> Ammettiamo che il PC gli serva per gestire la contabilita' in quel PC
> ci sono i dati della sua azienda. In caso di problemi preferirebbe
> avere un assistenza esperta.

penso che l' open source possa dare il meglio di sè proprio nell' 
assistenza (magari oggi ci sono pochi esempi ma mi pare la situazione 
si stia un po' muovendo)

> Io responsabile di azienda ho speso inizialmente tot milioni per
> farle formazione di Windows e Office (o meglio ancora lo sapeva
> gia'). Cosa mi costera' spiegarle Linux e OpenOffice?
> Chi mi dara' assistenza e a che costi?

la migrazione da office a openoffice non mi pare per nulla dispendiosa, 
nè in termini di tempo nè di costi... ripeto che secondo me è più 
questione di abitudune che di altro. questi costi sono secondo me 
ammortizzabili in breve tempo, e queste soluzioni risultano più 
economiche nel lungo periodo.

> Saro' compatibile al 100% con soluzioni Windows e Office? Ovvero mi
> arriva un importante contratto (word o excel) sono sempre sicuro di
> poterlo vedere con tutte le macro al 100%?

ok, ma cmq .doc e .xls non sono gli unici formati esistenti. Il 
problema della compatibilità non è impossibile da risolvere. basta 
mantenere un' unica copia di win/office per il periodo di transizione e 
chiedere ai propri clienti di usare altri formati. le macro fatico 
ancora a capire a cosa servono oltre a rappresentare una grande 
opportunità per i virus-writer ;-))

> Non voglio un applicazione gestionale qualsiasi. Voglio la mia
> applicazione gestionale.
> Questo e' sicuramente il punto piu' complesso.

detto così è decisamente complesso. E' cmq ipotizzabile che una 
crescita di linux spinga alcune software house a svegliarsi.

> Concordo ma:
> scuole: se intendi universita' concordo pienamente. Penso che il LUG
> debba trovare il modo di collaborare con l'universita' di Rovigo.

giusto, visto che qua a rovigo, a quanto ho capito, esiste l' unica 
facoltà di ingegneria in cui non c' è linux

> Superiori: l'unico modo e' trovare responsabili dei computer scolasti
> illuminati che vogliano provare la strada linux. Vedo piu' difficile
> convincere i presidi.

alcuni illuminati esistono, se non sbaglio stefano mi diceva che all' 
itis di rovigo ora hanno un lab solo linux. Gli altri seguono le 
tendenze per apparire alla moda.

> aziende e PA: linux puo' sicuramente entrare in aziende e PA (qualora
> vi sia un responsabile ced illuminato o un azienda di supporto
> esterno che lo spinga) con ruoli di server.
> In questo caso piu' che fare lotta a Microsoft andrebbe ad erodere il
> mercato dei vecchi unix.

vero... anche se ho l' impressione che i vecchi unix stiano tirando le 
cuoia. Forse ci si sta rendendo conto che la frammentazione di unix ha 
fatto più male che bene, e la tendenza mi sembra quella di riunirsi 
sotto un' unica bandiera.


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