[RoLUG] "Gioco-sfida" e Pubblica Amministrazione

Fabrizio Pivari rolug@lists.linux.it
Tue, 26 Nov 2002 19:57:53 +0000


Stefano,

>Lavoro in Pubblica Amministrazione (precisamente in Provincia) e da circa 
>un anno ho anche la responsabilità del CED (e mi ci diverto molto, più che 
>con gare ed appalti, che sono il mio compito originario).

In provincia c'e' un tecnico con il pallino di Linux: benvenuto!

>Il problema di Windows, MS Office ecc. e la PA: sto tentando di sostituire 
>MS Office, di cui abbiamo tutte le versioni in ordine sparso coi 
>conseguenti guai, con StarOffice od OpenOffice, e già i colleghi mi 
>guardano storto perché porto via "Word" o "Excel".

Penso sia normale. Rompere la routine ed essere costretti a far rifunzionare 
il cervello semplicemente per capire come di fa ad impostare anche solo 
Titolo1 non e' semplice.

>Quindi, prima osservazione: i prodotti MS comportano assuefazione e, 
>incredibile a dirsi, nonostante la totale assenza Microsoft nella customer 
>care & satisfaction, fidelizzano l'utente (o utonto?) in maniera 
>impressionante.

Penso sia cosi per tutti i programmi.
Io dodici hanni fa imparai ad utilizzare vi (non ti dico con quali sforzi), 
oggi utilizzo vim ma i comandi che utilizzo da 12 anni non sono piu' di 
venti!

>Va bene il basso livello di cultura informatica, soprattutto in PA, ma 
>psicologicamente perché succede? Perché gente che di hw e sw non sa nulla 
>ascolta il "più bravo" ma guai a toccargli Office? Io ci ho pensato su, ma 
>non trovo ancora una risposta convincente.

In ENI ebbi lo stesso problema.
Non conosco risposta e oggi ovviamente si utilizza Office.
Piuttosto che buttare via Office e utilizzare OpenOffice o StarOffice e' 
piu' probabile far passare un progetto del tipo: compro dei grandi server 
con Citrix, do all'utente quasi dei terminali e faccio girare tutto sul 
server.

>Poi: dal lato utente il s.o. è ovviamente Windows (i server sono SUN, col 
>Solaris). Da Win i colleghi accettano tutto: crash, perdite di dati, 
>schermi blu... Magari brontolano, ma nulla più. Se mettessi su Linux (e in 
>PA è molto più facile che nel privato: si dà un ordine, e 250 PC cambiano 
>s.o. che piaccia o no) come credete che reagirebbero al primo intoppo, 
>ammesso che si verifichi?

Non vorrei essere al tuo posto.
Cosa ne pensi di una soluzione di passaggio: s.o. Windows con StarOffice o 
OpenOffice?
Sarebbe un bel successo intermedio.

>Io ho intenzione di avviare dei gruppi pilota, ma sarà un'impresa lunga ed 
>ardua!

Concordo.

>Morale, per tornare alla persuasione dell'imbianchino, secondo me:
>1) alla gente va dimostrato praticamente che Linux fa le stesse cose di 
>Windows nella stessa maniera (GUI, sw "tipo Office" ecc.);

Vero. Ma Linux non e' ancora Windows. Non per niente vanno molto forte 
emulatori Windows.
Al momento Linux e' soprattutto un s.o. server.
Io spero in Lindows e in sistemi analoghi (anche se vengo molto criticato 
dai puristi linux).

>2) dimostrare che le fa meglio è importante, ma viene dopo;

Concordo. Inoltre una volta fatto il passaggio si puo' anche dimostrare non 
che fa meglio, ma che fa altro.

>3) bisogna che Windows e connessi divengano realmente e solo a pagamento. 
>Finché ce li si copia gratis, pochi saranno stimolati a cambiare 
>parrocchia.

Come gia' spiegato questo rientra nella politica commerciale Microsoft.
Il License Agreement dice che devi pagarlo e se non lo paghi sei punibile 
(le legnate per le aziende iniziano ad essere veramente salate) ma penso che 
sia politica di Microsoft non impedire la copia. Fino ad oggi questa e' 
stata la loro strategia vincente.

Fabrizio

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