[RoLUG] Gioco-Sfida

Fabrizio Pivari rolug@lists.linux.it
Tue, 26 Nov 2002 20:17:59 +0000


Diego,

> > Non completamente vero. I pionieri di Win come noi pionieri di Linux
> > lo imparano cosi.
> > Win ora si puo imparare dal proprio figlio o tramite qualsiasi corso
> > di Win base organizzato anche dal salumiere dietro l'angolo. Ad
> > esempio vicino casa mia (50 metri) c'e' l'ARCI. Leggendo Via Vai solo
> > a Rovigo vi saranno 20 strutture che pensano di potertelo insegnare,
> > piu' i vari corsi per disoccupati, scolastici, ...
>
>quest' anno, per la prima volta, ho visto che qui a rovigo avevano
>organizzato un corso di linux...

Segnale molto positivo. Mandami l'indirizzo che provo a telefonare per 
sapere se hanno avuto iscrizioni. La cosa mi incuriosisce.

> > Questo e' un punto molto molto importante a cui il LUG potrebbe dare
> > un valido contributo per cambiare qualcosa!
>
>senza dubbio. parlavamo sabato sera della possibilità di diventare
>associazione e quindi farci dare una sede nella quale, tra le altre
>cose, organizzare dei corsi.

Grande idea!

>penso che l' open source possa dare il meglio di sè proprio nell'
>assistenza

Sono d'accordo.

>(magari oggi ci sono pochi esempi ma mi pare la situazione
>si stia un po' muovendo)

Speriamo. Io ancora tutto questo movimento non lo vedo.

>la migrazione da office a openoffice non mi pare per nulla dispendiosa,
>nè in termini di tempo nè di costi... ripeto che secondo me è più
>questione di abitudune che di altro. questi costi sono secondo me
>ammortizzabili in breve tempo, e queste soluzioni risultano più
>economiche nel lungo periodo.

E' vero qualcuno inizia a pensarla in questo modo.
Ma se lo scopo e' solo buttare via Office e' semplice lo butto via. Ma che 
bisogno ho di buttare via Windows!

>ok, ma cmq .doc e .xls non sono gli unici formati esistenti.

E' vero ma per 5 anni non vedo vere alternative se non il PDF in alcune 
situazioni.

>Il
>problema della compatibilità non è impossibile da risolvere. basta
>mantenere un' unica copia di win/office per il periodo di transizione e
>chiedere ai propri clienti di usare altri formati.

Tecnicamente sensato. Aziendalmente imroponibile.

>le macro fatico
>ancora a capire a cosa servono oltre a rappresentare una grande
>opportunità per i virus-writer ;-))

Dovresti vedere certi fogli di Excel che giravano in ENI!
Era uno dei problemi piu' grossi, visto che poi erano utilizzati da piu' 
utenti come se si trattasse di db.

>detto così è decisamente complesso. E' cmq ipotizzabile che una
>crescita di linux spinga alcune software house a svegliarsi.

L'altra soluzione sono gli emulatori.
In effetti ce ne sono di tutti i tipi compreso ottimi prodotti commerciali.
Ma quando si fa ricorso agli emulatori significa che la piattaforma di 
riferimento e' indispensabile.
Brutto segno :)

>giusto, visto che qua a rovigo, a quanto ho capito, esiste l' unica
>facoltà di ingegneria in cui non c' è linux

Come associazione si potrebbe avere piu' leva.

>alcuni illuminati esistono, se non sbaglio stefano mi diceva che all'
>itis di rovigo ora hanno un lab solo linux. Gli altri seguono le
>tendenze per apparire alla moda.

Come associazione bisognerebbe subito coinvolgere gli illuminati e dargli 
forza e appoggio.

>vero... anche se ho l' impressione che i vecchi unix stiano tirando le
>cuoia. Forse ci si sta rendendo conto che la frammentazione di unix ha
>fatto più male che bene, e la tendenza mi sembra quella di riunirsi
>sotto un' unica bandiera.

Speriamo. Potrebbe essere la solita finta commerciale per poi ricreare 
divisioni.
Mi spiego IBM potrebbe dismettere AIX e utilizzare Linux Red Hat come 
standard per poi con il tempo fare quelle piccole modifiche che in effetti 
ricreerebbere AIX, cavalcando pero' l'onda dello standard.

Fabrizio


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