[RoLUG] Linus e` veramente un idealista, oppure e` un commerciante?

mip rolug@lists.linux.it
Tue, 6 May 2003 19:34:17 +0200


[cut]

penso di aver capito bene allora.

> Ovvero il DRM serve ad **IMPEDIRE** che un utente acceda ad informazioni
> crittate dagli autori per usi che questi non vogliono

e su questo non vedo nulla di male

>ad esempio qualcuno
> vorrebbe che un certo documento possa essere visto su schermo ma non
> stampato o modificato (o salvato in chiaro), e per fare questo il sistema
> operativo deve impedire i flussi di dati non autorizzati.

invece su questo non sono assolutamente d'accordo(nel senso che ne convengo
con te)

> Se il sistema operativo e' libero, chiunque puo' decommentare una riga di
> sorgente o togliere una condizione "if" e mandare in malora il DRM,

infatti

>per cui supportare il DRM significherebbe andare ad usare software
>rigorosamente proprietario, ma il problema segnalto da Linus e' un altro.
> Per avviare un sistema basato su DRM (e crittografie varie) ci vogliono
> delle firme digitali valide, che solo poche grosse entita' possono
> autorizzare (indovinatene una?). Ovvero l'hardware si rifiutera' di
avviare
> un sistema operativo senza firma. Linus dice che non ha niente in
contrario
> se qualcuno *COMPILA* e *FIRMA* un kernel Linux binario, ma questo implica
> che eventuali ricompilazioni casalinghe non potranno funzionare senza la
> richiesta di una firma, insomma, in un verso o nell'altro andrebbe a
cadere
> il concetto di "software libero" cosi' come ce l'ha insegnato Stallman.

Io invece avevo capito un'altra cosa, ovvero che, vista l'impossibilità di
sapere la reale
provenienza di una versione di kernel precompilata, si proponeva
l'inserimento
di firme digitali per certificarne la provenienza, e questo, secondo me, non
può
che far bene all'utente (che ne avrebbe un enorme vantaggio). Il fatto di
hardware
che blocca il SO se non rileva una chiave corretta (impedendone così di
fatto la
ricompilazione "casalinga") mi è sfuggito, si vede che non ho letto bene.
Come con
tutte le tecnologie, se ne può fare un uso corretto e uno "limitante".
Quello di cui parlo
io è il "corretto" (aiuto agli utenti), quello di cui parli tu è debilitante
per il concetto
stesso di open-source (come tu hai asserito) e quindi sicuramente
"limitante".
Alla luce di questo, si rifiuta il tutto in blocco, perchè ho imparato,
purtroppo a mie
spese, che il mondo è spesso bianco o nero, senza sfumeture.

> Sicuramente le grosse aziende faranno di tutto per addolcire la supposta,
ma
> sempre di la' ce la infileranno... :-)

Dopo lo sfogo "filosofico", prendo l'occasione per ringraziare tutti delle
risposte datemi.
Ciao
Mip