[toscana] Linee guida per l'incontro di martedi 21

[Gianni Ciolli]

Cari tutti,

condivido le linee guida, e mi scuso se per molteplici impegni
familiari e di lavoro ho potuto dedicarmici solo ora all'ultimo
minuto. Ovviamente, tutto ciò che scrivo è IMHO.

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Piuttosto che dire "preferiamo il software libero", cosa già contenuta
nella legge regionale e nel progetto e.toscana stesso, dovremmo
scrivere che condividiamo il fatto che il progetto e.toscana e la
legge regionale stessa esprimono esplicitamente la preferenza verso
l'uso di software libero. Infatti (pag. 13 del progetto):

> (...) La Regione nega il cofinanziamento ove rilevi inesistenza
> delle finalizzazioni richieste o vizi gravi di coerenza rispetto
> alle stesse e ai più generali principi e criteri guida cui si
> attengono le Amministrazioni pubbliche toscane in forza della LR
> 1/2004. (...)

e (art. 4 della legge regionale):

> i) promozione,  sostegno ed  utilizzo preferenziale  di soluzioni
>    basate su  programmi con codice sorgente aperto, in osservanza
>    del principio di neutralità tecnologica, al fine di abilitare
>    l'interoperabilità di  componenti prodotti  da una pluralità
>    di fornitori,  di  favorirne  la  possibilità  di  riuso,  di
>    ottimizzare le  risorse e di garantire la piena conoscenza del
>    processo di trattamento dei dati.

Il nostro parere può anche essere trascurato, ma non la legge
regionale o il testo del progetto e.toscana stesso.

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(2) Quando si parla di "mondo associativo", non credo che ci si
riferisca ai LUGs.  Penso invece al mondo associativo in generale,
assai più numeroso (circoli, associazioni sportive, ricreative,
etc.). 

Tra l'altro non tutti i LUG sono associazioni formalmente costituite,
con tanto di statuto e responsabili legali; pertanto è difficile che
possano prendere un impegno formale con una istituzione. (btw, fu uno
dei motivi per cui nel 2001 decidemmo di fondare l'Associazione PLUG).

Dal progetto si capisce che questi, che dovranno essere i "gestori",
avranno il compito di accendere e spegnere i computer, e tenere aperti
i PAAS in modo da assistere il cittadino che vuole cercare una certa
informazione ma non è esperto di internet, e aiutarlo ad esempio a
stampare la pagina scaricata, o a scrivere una email, o quant'altro
sia connesso con la cittadinanza informatica.

Non tutte le associazioni sapranno fare ciò; pertanto occorrerà
alfabetizzarle. A questo ci pensano le province:

> Le Province realizzano, secondo un piano di attività concordato con
> la Regione, attività di supporto sopraindicate, con particolare ma
> non esclusivo riferimento a quelle organizzative e formative da
> allocare su base provinciale.

Le province si occupano inoltre di 

> (...) realizzazione di tutti quei prodotti funzionali alle attività
> i quali non siano (o non siano economicamente) producibili a livello
> del singolo PAAS.

a me sembra che calzi a pennello allo sviluppo di un software comune a
tutti i PAAS, almeno di una certa provincia. Propongo di sottolineare
questa interpretazione, aggiungendo che secondo la L.R. tale software
dovrà essere per forza libero.

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> 3. Chiediamo che venga commissionata una ricerca/statistica sui 
> risultati e il gradimento del SL nei PAAS. Credo che potrebbe essere 
> convenientemente coinvolta l'università...
> 
> Non ho le idee molto chiare sul punto 3, ma credo che un riscontro 
> *oggettivo* su tutti i nostri discorsi sia opportuno. Avremo l'enorme 
> opportunità di intervistare un gran numero di utenti al primo impatto 
> col SL. Credo sia arrivato il momento di avere una misura piu' possibile 
> scientifica di questo impatto.

Il progetto prevede che 

> I soggetti associazionistici gestori sono impegnati a contribuire alla
> elaborazione di indicatori non solo di risultato ma anche di effetto,
> con riferimento al bacino di utenza servito. 

> I soggetti gestori sono altresì impegnati alle gestioni connesse agli
> indicatori individuati e a fornire tempestivamente i dati
> progettualmente rilevanti, individuati dalla Regione sulla base di
> condivisioni all'interno della Rete dei PAAS.

Quindi domani sottolineerei questi punti del progetto, e discuterei
apertamente tra di noi su quali potrebbero essere le maniere migliori
per misurare effetto e gradimento dei PAAS (questionari? Statistiche?
Contatori?). Se poi avranno un buon risultato, sarà una dimostrazione
numericamente importante che il software libero è adeguato a compiti
"seri".

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> 4.b Per una eventuale "gestione diretta" da parte del lug, credo che 
> ognuno dovra' discutere col proprio comune di "onori ed oneri". Ritengo 
> che non sia compito/competenza dell'incontro di domani.

Concordo. Sono questioni individuate come "locali" dal progetto.

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> 5. Proponiamo un gruppo di utenti Linux (rappresentativo di tutti i lug 
> toscani) con cui l'amministrazione regionale possa comunicare.
> 
> Per adesso io mi sono buttato a capofitto perche' il primo messaggio è 
> arrivato al GOLEM e altri vengono alla riunione perche' sono in ferie o 
> perche' i corsi universitari sono sospesi. Dovremmo un pochino pensare 
> la "rappresentanza".

Concordo. Propongo che per ora ci sia uno per ciascun LUG, più Assoli
(e FSF?).

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> 2. Chiediamo di stampare un opuscolo che spieghi a tutti gli utenti dei 
> PAAS cos'è' il Software Libero e perche' è bello usarlo.
> 
> 2.b Ci potremmo offrire volontari per redigere il testo di questo 
> opuscolo...

È importante fissare tra di noi una riunione - fisica o virtuale via
chat - in cui tutti i LUG toscani si ritrovano e si spartiscono i
compiti, stabilendo una deadline per la preparazione dell'opuscolo.


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Ciao, a domani
GC