R: [bglug] La Regione Lombardia si apre all'innovazione conilsoftware libero

[il_manuel]

Ermanno ha scritto:
> Alle 23:14, giovedì 9 novembre 2006, Marcello Saponaro ha scritto:
> 
>> Mi adeguo ma anche questa è una scelta politica...
>> Mi stupisco sempre, e me ne dispiaccio, di questa idiosincrasia
>> verso la propaganda e, persino, verso ciò che sa di politica...
>> tutto è politica: il software che usiamo per scrivere, quello che
>> mangiamo etc...

scusatemi, ma davvero non capisco dove stia il problema nel messaggio di
Marcello: c'era forse pubblicità a questo a quel PARTITO POLITICO? c'era
forse un'invettiva su questo o quel GOVERNO? c'era forse qualche
esplicito riferimento a questa o quella DOTTRINA POLITICA?
Assolutamente no. Nulla di tutto questo.
e allora, torno a ripetere, dove sta il problema?
mi dispiace per i toni da professore, ma quando mi sento dire che la
comunita' del free software e' "come un villaggio sulle montagne che non
ha mai avuto contatti con il mondo", non so se ridere o piangere: ma voi
vi vedete veramente come una comunita' di bantu' dell'informatica che
lotta per rimanere lontana dal mondo?
scusate, eh, ma il vostro hardware dove viene prodotto?
il doppino telefonico su cui corrono i vostri dati cresce sugli alberi?
siete nati con il pinguino in testa? mi congratulo con voi, ma non ho
avuto la stessa fortuna!
io "purtroppo" sono uno di quelli che a un certo punto della sua vita ha
operato UNA SCELTA (con motivazioni assolutamente politiche,
naturalmente), sia in ambito privato che professionale; la scelta di
ABBANDONARE il più possibile il software commerciale, non perche'
scadente, ma perche' NON FREE, e di utilizzare SOFTWARE LIBERO per
rispondere a esigenze mie e di persone con cui ho rapporti professionali.
HO DECISO di rilasciare il codice da me scritto sotto una licenza che
garantisse il piu' possibile la liberta' di utilizzo e modifica da parte
di chiunque, e l'ho fatto perche' credo nella libera condivisione di
beni e di idee e non perche' *linux fa geek*.
Ora, a mio modestissimo parere, il mercato delle pubbliche
amministrazioni dovrebbe essere il primo terreno su cui SFIDARE (si', e'
una sfida, per chi non se ne fosse ancora accorto...) le corporation del
sotware: e' per forza di cose il livello strategico su cui bisognerebbe
 investire (e qui parlo come componente della poliedrica e multiversa
comunita' FREE), perche' riguarda il rapporto fra
cittadini-istituzioni-cittadini, un rapporto che a me piacerebbe vedere
MEDIATO da componenti sw libere e non dipendenti dalle scelte di mercato
di questo o quel brand, che finiscono inevitabilmente per produrre roba
con un ciclo di vita limitato (e dunque non piu' utilizzabile nel
tempo), con assenza di standard di interscambio dati (o con una
standardizzazione "verso l'alto"), con deboli possibilita' di
riusabilita' interna.
Tutto cio' si traduce principalmente (ma e' solo un esempio) con un
bell' AUMENTO DELLE SPESE, e quando poi ci sono le finanziarie che
devono fare i tagli, non ditemi che qualche piccolo pensierino non ve lo
fate pure voi sull'opportunita' di intervenire NELLA COSA PUBBLICA PER
MIGLIORARLA (e farla pure costare di meno, of course...).
Questo e' sicuramente un discorso POLITICO, ma non COLORATO
POLITICAMENTE (infatti io non sono iscritto in nessun partito) e non
capisco davvero perche' non possa essere dibattuto su questa lista...
o forse devo pensare che solo QUALCUNO non possa affrontare tali temi?