[bglug] La Regione Lombardia si apre all'innovazione con il software libero

Andrea Rossetti rossetti@fildir.unimi.it
Dom 12 Nov 2006 10:57:13 CET


Scusatemi se intervengo tardi e da ultimo arrivato. Pero' credo che
l'atteggiamento "duro e puro" non ci porti da nessuna parte - un po'
come l'atteggiamento di quelli che un tempo mi rispondevano che "il
vero utente Linux i drivers se li scrive da solo". Il mio scopo (lo
scopo delle mie lezioni, delle mie conferenze, delle cose che scrivo
- in tutta la loro pochezza, ovviamente) e' diffondere l'idea di open
source (o meglio una diversa idea di proprieta' intellettuale) in
tutti i contesti possibili: parlare con i politici e' importante
anche se non e' facile (l'unico che dopo anni di gavetta ne parlasse
con un po' di competenza era Fiorello Cortiana che i Verdi hanno
pensato bene, di fatto, di non ri-candidare / peggio per loro, era
l'unico motivo per cui io votassi verde :D , perche' alcuni di essi
cercano semplicemente di cavalcare quella che a loro pare una
conveniente tigre acchiappa consensi. In ogni caso, ben venga il
politico che cerca di portarci dalla sua parte, perche' io credo che,
se e' una persona decente, saremo noi a portare lui dalla nostra -
noi siamo la tigre, davvero qualche sciocco pensa di poterci
cavalcare? :D

Inoltre credo, come ha gia' detto se non ricordo male Manuel, che le
PA giochino un ruolo fondamentale per lo svulippo del software OS:
pensate se, domani, per legge, tutte le pubbliche amministrazioni
lombarde dovessero, nel giro di 3 anni, adottare al loro interno di
preferenza programmi OS - credo che almeno una generazione di
programmatori potrebbe campare di quello, lasciando in eredita' alle
generazioni future dell'ottimo software aperto. Ovviamente, poiche' il
presidente della regione Lombardia non e' il mitico Arnold (lo so e'
vergognoso, ma Schwarzy, e' uno dei miei miti :) ), questa legge non
verra' mai promulgata, ma, intanto, anche in un comune arretrato come
il mio (io abito a Pavia), l'amministrazione ha adottato Open Office,
e un paio di piccole ditte locali, campano programmando free software
per gli uffici (bassa cucina informatica, naturalmente). Si tratta,
ovviamente, di una soluzione di compromesso, frutto dell'opera di un
politico locale che doveva mettersi in mostra: Open Office gira sotto
Windog, ma voi non l'avreste accettato? - qui si dice: "piutost che
gnent l'e' meil piutost" / "piuttostoto che niente e' meglio
piuttosto"

Permettemi di finire con una citazione dalla *Vita di Galileo* di
Bertold Brecht, che amo molto, e che tengo presente quando devo fare
qualcosa in qualche contesto che non apprezzo fino in fondo. Parla
Andrea (che bel nome :) ), nella finzione di Brecht l'allievo
prediletto di Galileo, che si reca a trovare l'antico maestro al
confino nella sua villa di Arcetri, dopo il processo subito da parte
della chiesa (un po' la Microsoft dell'epoca :)

Andrea :- Noi ripetevamo all'uomo della strada: "Morirà ma non
abiurerà". E voi siete tornato dicendo "Ho abiurato, ma vivrò". Noi
allora: "Vi siete insudiciate le mani". E voi: "Meglio sudice che
vuote".
[Bertold Brecht, Vita di Galileo]

Ovviamente tutto cio' IMHO, bye A.

At 22:13 +0100 9-11-2006, emuboy  ha scritto:
>Il giorno 09/nov/06, alle ore 21:43, Marcello Saponaro ha scritto:
>
>>                          IL TAVOLO REGIONALE
>>          POLITICA DEL SOFTWARE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
>>
>>     [bla bla bla] saperci rinunciare".
>>
>>
>
>
>A mio parere questa mailing list dovrebbe rimanete politicamente
>incontaminata così come il software libero,io considero un
>intervento come questo senza ne capo ne coda mera pubblicità
>politica. bastano le regole di mercato a tagliare le gambe agli
>utenti del free software...
>
>
>--
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>Mailing list: http://www.bglug.it/list/bglug
>BgLUG-biz!: http://www.bglug.it/list/bglug-biz



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